giovedì 2 agosto 2012

Ulisse


La colpa è di questa ondata di caldo che hanno chiamato Ulisse. Non riusciamo neanche a detestarla proprio per il nome che ha........Non c'è niente da fare Ulisse è sempre Ulisse!




Non parlerò di Ulisse, signore di Itaca, eroe dell’Iliade e dell’Odissea. Sarebbe inutile, ripetitivo, anche perché ci sono tanti che ne sanno dire molto più di me.
Non parlerò nemmeno dell’Ulisse di Joyce, perché anche se l’ho letto, mi è rimasto talmente pesante, che ne ho assorbito solo una parte.
Vorrei parlare però di Ulisse, rapportandolo a me stessa e agli altri. Questa necessità mi è nata, lo confesso sinceramente, quando sono andata a fare alcune ricerche su questo personaggio, così ammirato da tutti; da me per prima.
E infatti se torno indietro col pensiero, devo dire che a me Ulisse è sempre piaciuto tanto. Mi piaceva la sua scaltrezza, la sua voglia di vivere, il suo senso di avventura, le sue conquiste…..insomma il suo modo di essere.
Leggendo invece in maniera più approfondita il personaggio e le considerazioni che alcuni hanno fatto, ho cominciato a vedere le negatività di questo presunto eroe e più che altro ho cominciato a domandarmi perché abbiamo fatto un mito, di un bugiardo, di un intrallazzatore, di un delatore, di un assassino, di un millantatore, di un fedifrago, di un padre incurante. Perché lo abbiamo messo nel cerchio degli eroi, prediligendolo su tutti? Il guaio è, che anche dopo aver letto tante cose negative sul suo conto……. continua a piacermi ancora come prima!!!
Ricordo che a me piaceva tanto Aiace il Telamonio, ma era più noioso, più serio, più responsabile, più retto, perciò meno interessante. Ai miei tempi di ragazzina l’ho venduto per trenta denari per andare dietro all’altro.
Anche il Bene è più giusto, ma ammettiamolo via, molto meno interessante del Male.
Ma allora anch’io sono Ulisse? Ma certo! Ciascuno di noi è Ulisse, forse anche Giuda era Ulisse, questa lotta tra il bene e il male, nella quale il vincitore il più delle volte è quest’ultimo.
Questa ricerca mi fa finalmente anche capire perché i personaggi negativi anche oggi riscuotono molto più interesse di quelli positivi. Basta guardare ciò che ci propongono giornalmente i Media. La nostra coscienza ci dice che sono eroi da evitare, da distruggere (basterebbe abbassare l'indice di ascolto e di visione e questi si dileguerebbero nell’arco di pochissimo tempo) e invece facciamo di questi personaggi negativi altrettante star alle quali tutto è concesso e tutto perdonato, almeno fino a quando non ne vengono trovati altri più innovativi.
Ulisse emana fascino, trasuda fascino da tutti i pori, e con lui tutti gli Ulisse della storia e dei nostri giorni. Noi stessi riusciamo a sentirci affascinanti, quando facciamo qualcosa contro corrente, contro il vivere normale, abitudinario, civile, anche se per le nostre scelte ci possono andare di mezzo altri. Infatti ogni Ulisse ha sempre qualcuno su cui poter contare, dal quale poter tornare, nel quale poter cadere sempre in piedi, e ciò sempre grazie a quel suo magnetismo che gli fa perdonare ogni misfatto e lo rende sempre eroe moderno. Mi torna in mente una pubblicità, non ricordo più di quale prodotto, intitolata Ulisse e l’Ombra. Forse inconsapevolmente quel piccolo cartone ha reso bene ciò che ogni Ulisse fa alla sua ombra, cioè a chi gli sta vicino e lo ammira.: la calpesta incurante di lei, sordo alle sue proteste, purché possa realizzare ciò che lui sogna, ciò che lui vive come avventura personale.
Ogni Ulisse conosce il suo fascino e sa che non resterà mai solo, perché piace troppo a ciascuno di noi, che pur conoscendo i suoi limiti, i suoi peccati, il suo egoismo, non riusciamo a fare a meno di essere attratti da lui, di sognare di essere come lui e credo che anche nell’improbabile caso in cui l’ombra riuscisse a emanciparsi da lui diventerebbe a sua volta Ulisse.

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