Me ne sono accorta quasi per caso!
Ma poi ho capito che tutto ciò che dipingo, riflette inconsapevolmente i miei stati d'animo.....e i miei cambiamenti. Mi ero accorta da tempo che le tonalità dei colori che uso in questo momento sono molto diverse da quelle che adoperavo una decina di anni fa, e quelle a loro volta erano già molto diverse da quelle che usavo prima, ma questo nuovo cambiamento non mi piace e mi riesce difficile accettarlo.
Quando dipingo sono un'istintiva, non seguo nessuno schema e tutto ciò che è il risultato finale nasce dentro di me, dalle visioni interiori che sono il frutto di uno stato d'animo momentaneo. Forse è per questo motivo che più che altro dipingo a spatola. La spatola mi permette infatti di fissare in breve tempo un'immagine che dentro di me ha la velocità del lampo.
Ma non mi era mai capitato fino ad ora di alienare un elemento importante di quasi tutti i miei dipinti: l'albero.
L'albero la dice lunga in psicologia e la dice lunga nella mia vita, specialmente il cipresso, con la sua forma affusolata che pare vada alla ricerca del cielo e della libertà che c'è oltre i suoi veli! Ma anche gli alberi privi di foglie, in attesa del risveglio, mi hanno sempre affascinato e intristito allo stesso tempo, specialmente quelli solitari in mezzo ai campi o sui poggi, perché anche in loro ho trovato una metafora della mia vita. Insomma l'albero è un punto fermo della mia esistenza, l'amico onirico al quale mi sono sempre potuta aggrappare nelle tempeste della mia vita.
Ecco! Ora ho dvuto costatare con stupore che nei miei nuovi quadri non c'è più traccia di alberi e mi sento smarrita. Non mi piacciono questi nuovi quadri, è come se non fossero miei ............................Rivoglio i miei alberi!!!!
Non ci sono più alberi
Nei nuovi quadri della mia vita
Non ci sono più alberi soli
Né alberi secchi o storti
Presenze comunque solide
Dei miei difficili giorni
Non c’è più niente tra me e il
vento
Che spazza via le immagini
Del film di cui sono stata la
protagonista
Davanti a me nuovi orizzonti
Si spalancano con le braccia aperte
Orizzonti sconosciuti e affascinanti
Mi chiamano a nuove cose
Che non so spiegare non so capire
Le accetto con la dolce malinconia
Di chi sa che sono nuovi orizzonti
Dei sogni che son dentro di me
Che non vogliono capire
Che il tempo di sognare è finito
La mia vita ora scorre solo nel ruolo
Di una semplice comparsa
In una trama che non è più la sua
storia.
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