sabato 30 novembre 2013

Parola di IUC!

Non più TRISE.........oggi è IUC.
In effetti la parola Trise era un pò troppo papalina, ci faceva voglia di dire  "In nome di Trise, Tari, Tasi.....!" e pensare che fosse veramente una cosa seria, fatta in nome dell'amore del prossimo, per il bene comune, quasi in odore di santità!! Insomma induceva all'equivoco e le persone che l'avevano coniata, essendo persone di induubbia serietà, non potevano accettare che ci fosse questo "qui pro quo", che alla fine, superato l'iniziale momento di raccoglimento ci aveva fatto dire: "Ma come! in nome di Trise va a finire che ci portano via anche le mutande?"
E quindi  Trise è stata sostituita con IUC. E ora siamo tutti contenti, perché IUC sembra tante cose! E la cosa più bella è che sembra, tutte cose allegre! Sembra quasi un nome americano, e si sa che i nomi americani ci hanno sempre intrigato. Quasi quasi potrebbe essere il nome di un figlio. "Come si chiama il tuo bambino?" "Si chiama Luca, ma tutti lo chiamiamo Iuc! suona meglio!" Sicuramente può essere il nome del nostro più fedele amico, il cane. Una volta il nostro amico a quattro zampe si chiamava Fido. Oggi questo nome può essere tranquillamente sostituito con Iuc, che ha la stessa valenza di fedeltà. Infatti non ci abbandonerà mai, sarà sempre al nostro fianco, a chiedere con lo stesso sguardo supplichevole un osso. E noi, come sempre glielo daremo, solo che sarà un osso nostro, e pure senza polpa, perché quella ci è stata portata via già tutta.
Potremo dire con la stessa espressione felice di chi dice "Ah! finalmente oggi faccio un po di Jogging nei viali ombrosi del  parco"..... "Ah! finalmente oggi faccio un pò di Iuc nei contorti viottoli delle tasse!"
Questi sono solo pochi esempi e sono sicura che tutti ma proprio tutti ne troveranno di migliori per parlare della bellezza di Iuc e per esprimere la soddisfazione  di saperla qui tra noi, con noi, per noi, a portarci con allegria, verso il futuro glorioso da leader, che l'Italia avrà in Europa.........mica tra tanto sapete! basta aspettare l'inizio dell'anno nuovo! Parola di IUC.
E se la chiamassimo la SUPERPIPPO?  Per essere fini ed eleganti naturalmente!Mai e poi mai ci permeteremmo di dire la Superpippa....ma scherziamo davvero? Però.........

venerdì 29 novembre 2013

Pensiero

Ma chi sono io?
Chi è la prsona che vedo
riflessa nel vetro della finestra,
nell'acqua trasparente 
di una fonte?
Cosa vedono i miei occhi
quando guardano il mondo
che nasce, che vive, che muore
ogni giorno?
Cosa sono per me gli altri cuori
che battono il ritmo
di ogni nuova giornata
che nasce?
Forse nel silenzio della sera
troverò una risposta
all'inquieto vagare
del mio pensiero che cerca
l'origine della sua scintilla
nell'eterno che mi circonda.


Domanda: "Ma perché non sei come le altre donne, che quando si svegliano pensano a cose più normali, più terra terra....e più efficaci? 
Tu no! Tu devi sempre vagare per il mondo dei sogni, sempre andare a cercare chi sei, e perché sei, e come sei, e quanto sei.............per poi magari prendertici in giro e ridere da te... di te. Ma non potresti risparmiartela tutta questa perdita di tempo?"
Risposta:"No! non posso...e smetti di rompere"

giovedì 28 novembre 2013

Il vuoto estremo

Raggiungi il vuoto estremo e conserva una rigorosa tranquillità.
Raggiungendo un vuoto estremo e conservando una rigorosa tranquillità, mentre i diecimila esseri tutti insieme si dibattono attivamente, io contemplo il loro ritorno (nel nulla).
Infatti gli esseri fioriscono e (poi) ognuno torna alla propria radice. Tornare alla propria radice si chiama la tranquillità; ciò vuol dire deporre il proprio compito. Deporre il proprio compito è una legge costante. Colui che conosce questa legge costante si chiama illuminato. Colui che non conosce questa legge costante agisce da stolto e attira su di sè la disgrazia. Colui che conosce questa legge costante è tollerante; essendo tollerante è senza pregiudizi, è comprensivo; essendo comprensivo, è grande; essendo grande, è (identico a) la Via; essendo (identico a) la Via, dura a lungo; sino alla fine della sua vita non è in pericolo.

Tao te ching - Il libro della Via e della Virtù


Belle, belle parole davvero! Bella cosa raggiungere il vuoto estremo e conservare una rigorosa tranquillità........ma io mi chiedo: "Questo qui mangiava mai? Sapeva che vuol dire doversi guadagnare il pane quotidiano, o aveva la certezza che mentre meditava sulla Virtù, qualcuno gli avrebbe comunque portato un piatto di pastasciutta? Lo so, lo so che per lui sarà stato un piatto di riso, ma a me, per capirmi meglio e farmi capire mi ci vuole la pastasciutta.

Uffa! Lo so che parla per metafora......ma l'altra domanda che mi viene subito è questa: "Ma era sicuro di essere vivo? perché a me stare lì al di sopra di tutto e di tutti,non mi sembra mica vita. Figuriamoci! A me per sentirmi viva e desiderosa di tutto ciò che mi può dare la vita mi basta anche una farfalla che per un attimo interrompe il suo volo gentile si posa sulla mia mano! La vita per me è colore, profumo, musica.......è anche rumore e frastuono ....e poi silenzio e pace.  Se non conosco l'uno, non so apprezzare l'altro.La vita non è vuoto, la vita è sentimento, è dolore è gioia, è errore  e bravura, è superare i limiti, cercare orizzonti nuovi, trovare dentro se stessi sempre nuovi stimoli per imparare nuove cose........ecco! già mentre dico queste cose sento scorrrere la vita dentro di me e la mia Via deve essere fatta ed è fatta di tutto questo...................mah! Di una cosa sono certa, Non sarò mai un'asceta, mai una contemplativa, mai una santa! Che ci posso fare? A me da noia anche quando sento il vuoto allo stomaco,  ...........figuriamoci se si tratta di vuoto estremo!!
la tranquillità verrà anche per me, per forza, per necessità, per legge naturale, ma non mi va neanche un pò di comininciare a raggiungere il vuoto estremo perché tanto è un fatto provato che tutti comunque dovremo raggiungere lo stato di tranquillità sia che siamo pieni, sia che siamo vuoti o anche sottovuoto.
Io voglio vivere! senza dare noia a nessuno, seguendo leggi etiche e morali.......e sicuramente non sarò mai un'illuminata,e posso anzi sono tollerante e i miei pregiudizi cadono l'uno dopo l'altro, con l'esperienza e il ragionamento........ ma il vuoto estremo per me può attendere.......per non parlare della Virtù!  


mercoledì 27 novembre 2013

Domani

"Se è vero che domani è un altro giorno, oggi è quel domani che avevo detto ieri ed è la prova che anche del domani non ci si può fidare per niente"
da Piccoli Pensieri di Kind Butterfly


Già! Domani! Domani! Domani! E' da una vita che mi sento dire domani! E' da una vita o poco meno....il tempo di imparare a parlare, che mi dico domani!
Ma che è sto domani se non la più grossa fregatura, la più grande bufala dell'esistenza?
E il bello è che lo vado a dire anche agli altri e mentre lo dico ci credo anche, e mi sento anche molto Scarlett O'Hara!
Ma che domani e domani. La vita è qui, oggi, in questo momento,(notare come sono partita bene, alta, convinta, e che flop di atterraggio)  proprio in questo preciso momento in cui il mio gatto ha fatto i suoi bisogni,....... e in questo momento fa proprio schifo. E allora prende forna quella fine disquisizione filosofica: "Perché non  lo prendo oggi per la collottola e gli ci sbatto il muso, invece di aspettare domani? Già! Perché? Perché siamo buonisti e programmati a reprimere gli istinti, ecco perché!
Ma che avesse davvero ragione il buon Lorenzo? Quando paternalisticamente ci diceva "Chi vuol esser lieto sia...di doman non v'è certezza?" Al diavolo anche lui! Evidentemente aveva le possibilità di essere lieto giorno per giorno!
Insomma ho capito. Oggi non me ne va bene una.

martedì 26 novembre 2013

La tua montagna

Ti capitano a volte  giorni in cui non smetti mai di pensare e tutto quello che fai ,lo fai solo per forza dell'abitudine? E' da ieri che la mia testa sembra un frullatore, dove i miei pensieri  girano e girano senza peraltro a riuscire  a  trasformarsi in un  buon frullato,. 

Un buon frullato di idee è un mix che si beve poi volentieri quando siamo un pò scarichi e ci sentiamo anche in grado di offrire a chi in quel momento ha bisogno di una sferzata di energia.  Questo frullato non va...non va proprio.
Allora vediamo che cosa sto sbagliando ! Quali sono gli ingredienti che ho usato fino ad ora? Comprensione, previsione, consiglio, responsabilità.........tutti ingredienti che ci vogliono. Ci ho messo anche un pò di zucchero e occorre anche quello, ma non basta,  il frullato della mia testa è insipiente, non darebbe energia neanche  a chi sta morendo di sete.
Ci vuole qualcosa di più effervescente e qualcosa di più energetico e che cosa c'è di più  effervescente dell' avventura e di più energetico dell'entusiasmo?
Questi, si questi......proprio questi sono gli ingredienti che mancavano nel mio frullatore.......li aggiungo subito e sono sicura che questo nuovo mix sarà una bomba.
La tua montagna
E' sì, perché ci scordiamo troppo presto e troppo in fretta di questi due ingredienti basilari nella vita, per cedere il posto ad altri, sicuramente importanti, ma che non devono mai trionfare sulla avventura e sull'entusiasmo, perché sono questi ultimi che formano il coraggio che sconfigge la paura della sfida che giorno dopo giorno la vita ci mette davanti. .Avere questi due ingredienti nella propria vita vuol dire rimanere giovani e vedere in ogni sfida un'opportunità.
Il mio frullato è pronto sia per me che per chi ne vorrà bere un buon bicchiere, specialmente per chi di tanto in tanto si mette ai piedi della sua 'montagna' per raggiungerne una volta di più la  cima, partendo da vie sempre diverse  perché non è  da dove che conta, ma il come si parte, e di lassù poter spaziare con lo sguardo sul domani, sui giorni che verranno, sulle fatiche future. Quali saranno non lo sa, ma finché non si dimenticherà dei due ingredienti principali  di quel mix che è la vita, avrà sempre il coraggio di affrontare  tutte le salite  della sua montagna.

lunedì 25 novembre 2013

La vita è meravigliosa

Ciascuno passa la domenica come può. Io ho trascorso la mia guardando un vecchio film interpretato da James Stewart: La vita è meravigliosa.
Ma è proprio vero che non finirò mai di stupirmi dei risvolti che prendono le mie giornate. Un tranquillo e noioso pomeriggio domenicale trascorso a guardare un vecchio film si è trasformato in un momento di profonda riflessione sulla vita.
Questo film è meraviglioso e può essere la storia di tutti, proprio di tutti anche di chi crede di poter essere totalmente l'artefice del proprio destino. Così non è e succede sempre che capiti qualcosa che cambia le carte in tavola.....a chi più a chi meno, ma nessuno può considerarsi il padrone completo della propria vita e l'artefice incontrastato del proprio destino.
Eppure la vita, che molte volte segue strade diverse da quelle che avremmo voluto percorrere, a volte può portare a traguardi  insperati, inattesi e comunque belli......perché la vita è meravigliosa e guardandosi indietro, pur con la consapevolezza di aver vissutoin maniera diversa da come avevamo progettato, molte volte ci accorgiamo che non vorremmo cambiare di una virgola il nostro vissuto, che se fosse andato nella maniera da noi pianificata, ci avrebbe privato di quelle cose che invece ora arricchiscono il nostro passato e ci proiettano verso il futuro che non avevamo immaginato ma che comunque è nostro e non è solo un effimero sogno. Per fare un piccolo esempio posso solo dire che mio pade tanti anni fa aveva progettato di andare via da questo paese per trasferirsi in alta Italia. Se così fosse stato, se non ci fosse stato lo zampino dell'imprevisto, a dirottare il suo pensiero,  non ci sarebbero oggi i miei figli e neanche i miei nipotini, o meglio forse ci sarebbero altri figli e altri nipoti, oppure magari io sarei diventata ricca e famosa, ma non sarei stata quella persona che sono oggi e che comunque si piace così come è. E la vita è meravigliosa anche con quattro soldi e il pensiero del domani che verrà, per il semplice fatto che  è la mia vita.

domenica 24 novembre 2013

Malinconia




Ritrovare oggi i miei sogni
che si sono fermati in questa stanza!
Non sono mai andati oltre
e si sono posati negli azzurri del mare
e nei verdi dei boschi
di quadri dipinti con altri sogni
o sono scivolati sui vetri della finestra
in attesa che qualcuno li facesse volare.
Hanno vagato sul viso di una dolce madonna
o sui volti di tanti bambini, ormai grandi.
Si sono immersi nel cielo
di un uccellino azzurro che non sa cantare.
Sogni, sempre sogni, nient'altro che sogni,
che come bimbi mai nati
hanno messo le ali e son diventati angeli.
Restano con me, presenze leggere,
coperti dai veli del tempo che passa,
e adornano le pareti di questa stanza
di invisibili desideri mai vissuti.

Ovvia! Un pò di malinconia concedetemela, tanto oggi è domenica, posso sostare un pò di più a crogiolarmici dentro. Poi il carrozzone si rimette in moto! Venghino signori venghinoooo..... Altro giro altra corsa
 Il carrozzone va avanti da sé,
con le regine, i suoi fanti, i suoi re........


Bella la vita che se ne va...........lalalalalalalalalalalalà

credo che sia molto, mooolto, ma molto  meglio che me ne vada a lavorare.......




sabato 23 novembre 2013

Colori a olio

Finalmente, terminati i miei piccoli candelieri fatti con le lattine della birra , dopo aver tirato il doveroso sospiro di sollievo eessermi detta "Brava! Anche quest'anno ce l'hai fatta a fare qualcosa di simpatico e di poco costoso, per far fare bella figura a un amico che deve fare tanti piccoli doni per Natale"........che tanto se non me lo dico da me, non me lo dice proprio nessuno,.........insomma terminato questo lavoro, mi ritrovo a rigirarmi tra le mani i miei nuovi tubetti di colore a olio, regalatimi qualche giorno fa, mentre il pensiero vola via sulle ali della fantasia! Fa anche rima non vi sembra? Che farò ora? Userò la spatola o i pennelli? Ma senti che profumo che fanno i miei nuovi colori! Più fragrante di qualsiasi essenza di profumeria, saranno nuovamente il mio maquillage, e spero fortemente di potermi imbrattare fino alla punta del naso e trai capelli, perché solo allora starò dipingendo davvero, lontana da tutti, persa nel mio mondo fatato, dove ogni pennellata è musica e ogni musica, sinfonia che mi porta verso luoghi misteriosi e mai visti se non nella mia mente, mi fa conoscere personaggi che estono soltanto dentro di me, mi fa immaginare i paesaggi che poi si formano  tra le mie mani che corrono veloci sulla tela, dove ogni cosa ha un colore diverso dalla realtà....o è la realtà che ha colori diversi dal mio paesaggio? Come quella casa tra le colline che ho dipinto un anno fa......io la conosco benissimo.ma non esiste, ma potrei descriverla fin nei minimi particolari, anche se nel mio quadro si è materializzata solo con due o tre spatolate. Posso sentire il profumo dei campi che le sono intorno, arrivo persino a pensare che se vado a busare alla sua porta, ne uscirà una donnina che tiene tra le mani un pane appena sfornato, la cui fragranza si spande tutta intorno a me. "Buon giorno Lisetta!" le dirò passandole accanto per proseguire la mia passeggiata tra i campi. Che ci sarà dietro quell'orizzonte che ho dipinto? Altri campi? Una città? O forse il mare nascerà tra onde spumose davanti ai miei occhi , come qualcosa di magico e finalmente raggiungibile? Me lo chiedo ogni mattina, quando gli passo davanti e tuffo il mio sguardo in quei colori che sanno di primavera ma anche di lukas studio - colori ad olio autunno, che parlano di estate ma anche di inverno, mutevoli come i miei stati d'animo, vivi nei miei occhi e nella mia mente....ma soprattutto nel mio cuore. Belli i miei colori, così nuovi, intonsi, perfetti. Mi dispiacerà aprire i tubetti, lo so, e cercherò anche di essere parsimoniosa, attenta, precisa, ......nei primi cinque minuti,.......poi tutto verrà da sé e io per un lungo attimo fuori dal tempo conoscerò la felicità.

venerdì 22 novembre 2013

Il bandolo della matassa

Stamani perbacco son pensieri profondi! Due pensieri, che frullano nella mia mente come due correnti d'aria, si sono scontrati e hanno messo in movimento un vortice che rischia di tramutarsi in un tornado.
Sono nati così, uno di conseguenza dell'altro, come un arcobalendo dopo un temporale.
Stamani per prima cosa ho letto questo aforisma:


Il cielo lasciatelo ai passeri. Noi restiamo con i piedi per terra.
Vasco Rossi

Mi è piaciuto. Inutile negarlo. Ma contrasta in maniera totale con altre parole che sono sempre state di vitale importanza nella mia vita

Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre........
Gesù di Nazareth
 
 
Allora? Sono la negazione l'uno dell'altro? Possibile che questi due pensieri siano totalmente in antitesi? E se è possibile come faccio a trovarli entrambi così interessanti ? Vuol dire che non sono coerente? Che mi lascio trasportare dalle sensazioni del momento, che non ho un mio pensiero stabile e profondo? 

I venti aumentano di intensità, si avvolgono su se stessi e tra di loro, raccolgono parole lontane, insegnamenti, messaggi nuovi, frammenti di vita, esperienze passate, sogni futuri e tutto gira in un carosello che sembra senza senso.
Poi improvvisamente in questo caos scombinato arriva, incredibile a dirsi,....... un proverbio molto popolare che viene dalla saggezza dei nostri vecchi: Aiutati, che Dio ti aiuta.
E il vento nella mia testa si ferma e tutti i pensieri cadono l'uno sull'altro, per farmi trovare il bandolo della matassa, che questo proverbio mi dice che c'è, è qui, dentro di me ed è molto più visibile e semplice di quanto io pensi e che riassumo in due parole. 
L'uomo creato libero da Dio, è l'artefice del proprio destino e per costruire la propria vita ha bisogno di stabilità e di contare sulle proprie forze, ma sa anche che nel momento del bisogno potrà sempre contare sull'aiuto di chi l'ha creato, rivolgendosi a lui con la fiducia del figlio verso il babbo.
 
Ora che ho trovato il bandolo, bisogna che dipani la matassa, ma un'occhiata all'orologio mi dice che non ho tempo e anche se non voglio un'immagine mi si forma davanti agli occhi.
Dio, nella sua infinita pazienza con noialtri uomini, regge  la matassa, dando modo a Vasco Rossi, di liberare le parti intrecciate e fare il gomitolo, naturalmente con i piedi ben piantati per terra. E con questa immagine negli occhi vado a lavorare serena, non senza prima aver salutato. "Buon lavoro ragazzi!" sapendo che l'eterno scontro e dialogo dell'uomo con Dio continua anche oggi attraverso quel filo che si dipana veso di noi e che noi continuiamo ad aggomitolare.
 
 
 

giovedì 21 novembre 2013

Amici senza volto

Stamani appena mi sono alzata ho avuto subito da fare e non ho potuto scrivere niente. Eppure questa omissione mi ha dato noia per tutto il giorno, non perché ciò che scrivo cambi la vita di chi mi legge anche di una sola virgola, ma proprio perché sono io  che sento la necessità di un contatto con la gente, e possibilmente non solo con la gente che conosco e che vedo tutti i giorni, perché così tutto è troppo facile, troppo prevedibile. E' troppo facile dire buongiorno a Debby, la barista dalla quale vado a fare colazione, troppo scontata la sua risposta al mio
amici senza volto ma a nord e a sud dell'equatore
buongiorno; è troppo facile entrare nella mia libreria preferita e scambiare due chiacchiere con i proprietari e troppo ovvio e prevedibile, come è prevedibile la mia giornata. E speriamo che sia sempre così, perché l'uomo ha bisogno di ripetitività per sentirsi sicuro, e io non sono diversa dagli altri. Ma la mia fantasia sì! La mia fantasia ha bisogno di alimentarsi continuamente con qualcosa di nuovo, di estraneo, di immaginario, e allora quando scrivo, penso e quando penso vedo le persone che mi leggeranno e cerco di immaginare se sono uomini o donne e cosa fanno, se sono giovani o anziani, se abitano in posti belli come quello dove abito io e se anche loro stanno cercando di evadere dalla routine di tutti i giorni, proprio come capita a me. E mentre penso, immagino questi nuovi amici senza volto e senza voce e mi chiedo quali saranno i loro pensieri, le loro aspettative, le loro gioie.............le speranze per il domani. Bah! Sono strana lo so, ma sono così e ormai penso che non mi cambierà più nessuno. E voglio salutare questi amici sconosciuti augurando conteporaneamente buon giorno, buon pomeriggio e buona notte. A domani.

mercoledì 20 novembre 2013

Bon Ton!

Il nostro ultimo acquisto randagio, è una dimostrazione vivente dell'adattamento e della mutazione della specie. Parlo di Semola, il piccolo micio semiparalizzato che un giorno fu portato in ambulatorio di mia figlia con la richiesta di soppressione nel caso non ci fossero stati miglioramenti nell'arco di una settimana e che mia figlia invece, intenerita da quegli occhi pieni di vita e di voglia di vivere, passata non solo una settimana, ma anche più di quindici giorni portò a casa e curò così bene, che non solo si è ripreso egregiamente, ma è diventato una scheggia e l'amore incondizionato di mia madre.
Semola mi stupisce in ogni occcasione, ma la cosa che mi è piaciuta di più di lui è che mangia tutto, ma proprio tutto, andando dietro in questo a Remì, l'altro gattino arrivato circa due mesi prima di lui. Oserei quasi dire che i nostri due ultimi gatti sono un segno dei tempi. Essendo questo un tempo di crisi, i nostri piccoli si sono adattati naturalmente a mangiare tutto ciò che veniva loro rifilato e sono diventati amanti di ogni tipo di verdura, di pasta e fagioli, di pastasciutta condita con tutte le salse ....e di dolci! La nutella li fa letteralmente andare in brodo di giuggiole. Naturalmente mia figlia brontola e parla di dieta equilibrata, di salute, di qualità della vita, e alle mie repliche che in fin dei conti non fanno nient'altro che seguire la 'dieta mediterranea', scuote la testa e dopo un sospiro si mettte a ridere allungando a Semola un pezzetto di pane senza niente che lui divora allegramente! Prova a dare queste cose a Ugo, che invece è stato svezzato a croccantini, nel periodo del benesere e che guarda tutto il resto con aria schifata!
Le somiglianze tra Semola e Remì, finiscono qui. Mentre Remì è diventato un gatto indipendente, che mangia e poi se ne va e non lo rivediamo per tutto il giorno, se non quando lui decide di voler venire a farsi una dormitina sul morbido, Semola è sempre intorno casa, entra e esce in continuazione, riportando dentro anche i suoi bisogni che fa esclusivamete nella lettiera, la qual cosa mi ha fatto letteralmente andare in bestia fino a cinque minuti fa, quando un pensiero illuminante mi ha attraversato il cervello. "Semola pensa di essere un uomo e si comporta proprio come facciamo noi!" Chi di noi infatti quando si alza la mattina va a fare la pipì per la strada? Non c'è che dire!La buona educazione l'ha imparata proprio bene........ma una volta tanto credo che sarà bene insegnargli un pò di sana, gattesca maleducazione.......solo che bon so come fare! Al diavolo il 'bon ton'!

martedì 19 novembre 2013

Torre trasparente



E ritrovo me stessa, nella torre trasparente
del silenzio, dove vado a rifugiare
i miei momenti interiori.
E' una torre tranquilla, lontana
dai rumori del mondo...e della folla.
Un attimo per me, per ritrovare riposo
all'incalzare del viver quotidiano.
Dal suo punto più alto vedo scorrere
il panorama della mia vita che è
come valle dove scende un fiume.
Che non si ferma mai!
E va, e va, verso la sua fine, ma alle sue acque
si abbeverano creature e le sue sponde
son ricche di fiori e di licheni.
E l'acqua corre, senza sapere, senza vedere,
senza capire il perché del suo veloce andare...
Così la vita mia!
Solo nella mia torre che è fatta di silenzio
sento di far parte di un disegno
talmente grande...che non so vedere,
senza capire il perché del suo veloce andare...
Così la vita mia!
Solo nella mia torre che è fatta di silenzio
sento di fare parte di un disegno
talmente grande...che non so vedere.
L'accetto e mi rifugio nel silenzio
della mia torre trasparente,
che come porta ha il cuore.
Silenzio, pace, poi finalmente amore.





Sssssss!!!! Non posso parlare, perché sono nella mia torre del silenzio e proprio da questo silenzio mi lascio cullare per cercare di ritrovare la parte migliore di me. Chissà dove sarà finita! Mi manca tanto l'innocente fiducia  che avevo da bambina e della quale ricordo il calore e l'armonia. Speriamo che nel silenzio possa fare , almeno timidamente, capolino da qualche parte!




lunedì 18 novembre 2013

Le chiavi del Regno

Ieri ho dato una sbirciatina per la quattrocentosettantanovesima volta o giù di lì al libro 'Le chiavi del regno' di Cronin, dal quale è poi stato tratto il bellissimo film 'Le chiavi del paradiso' interpretato da Gregory Peck. Ogni tanto lo faccio per il bisogno di ricaricarmi perché questo libro lo potrei anche chiamare 'Le chiavi della mia vita'...........o di come vorrei fosse la mia vita, piena della dedizione del medico che pur non credendo si immola per gli altri; della bontà del prete, che vede in ciascuno che ha di fronte 'un uomo come lui'; dell'orgoglio domato della suora che finalmente capisce quanto sia più grande l'umiltà invece della vanagloria.
Purtoppo è sempre stato dato un significato stucchevole al termine 'umiltà'. Per me umiltà ha il solo significato di non ritenersi migliori o più importanti degli altri.
Mi piacciono i personaggi di questo libro, mi piacerebbe essere insieme a persone come loro, perché sono proprio persone così che costruiscono il paradiso.


Non pensate che il paradiso sia nel cielo.....è nel cavo della vostra mano.....è dovunque, e non importa dove.
A. Cronin

domenica 17 novembre 2013

E fu mattina e fu sera

Non ho mai capito perché quando si parla della creazione si dice 'e fu sera e fu mattina. Primo giorno'. Non l'ho mai capito però mi piace. Forse perché dio è uno di quelli ai quali piace lavorare di più la notte? me lo posso immaginare come un fornaio che impasta il pane per il mattino successivo....ecco lui impasatava allo stesso modo il mondo. Ma mica è di dio che volevo parlare! Volevo solo dire che per me invece la creazione del mio giorno ieri è cominciata dalla primissima mattina e non è più finita fino ai ierisera verso mezzanotte e non ho avuto neanche il tempo di scrivere sul blog. Un giorno completo insomma,.......... a cucinare. .........senza un attimo di sosta per casa, per lavoro, per la cena di ierisera che i vecchi scout fanno ogni annno da ormai tanti tempo.
ieri mattina la mia famiglia di gatti si è svegliata con molto interesse , invece che con il solito aroma del caffè appena fatto, con il profumo del baccalà alla livornese, piatto che ho preparato molto volentieri e con altrettanto sacrificio per un amico che sarebbe arrivato proprio all'ora di pranzo per partecipare alla nostra annuale cena....... .ma cosa non si fa per gli amici? Specialmente per un amico che scrive poesie e che si chiama Rocco? Il fatto che sia ghiotto di un cibo prosaico come il baccalà, non fa di lui un poeta minore! Anzi! Guardando come si gustava il suo di baccalà, con delle belle fette di polenta, mi fa dire che prima o poi ci scapperà proprio  'ode al baccalà', .......ma perché oggi divago? 
E poi di corsa al lavoro e uscita dal lavoro, di corsa a casa, e terminato il pranzo, di corsa a fare la spesa insieme agli altri per allestire una cena passabile per cinquanta persone.......e odore di ragù e di funghi e di salsicce e fagioli   e naturalmente di polenta......ieri è veramente stato il giorno della polenta, il trionfo della polenta, la rivalsa della polenta. Anche il dolce sembrava polenta e invece era un budino. Ma poi, come da tradizione il nostro doce finale è stato sempre una fetta di pane con la nutella. Non c'è niente di migliore!
A questo punto la parte  squisitamente intellettuale che alberga in me poteva riprendere il sopravvento su quella culinaria, per cui ho chiamato tutti a rapporto e i miei ragazzi, non più proprio ragazzi, ma ormai uomini fatti anche di oltre quarant'anni, sono diventati  i consumati attori della 'Compagnia dei Brinzelloni'  per mettere in scena 'l'opera magna' che avevo scritto per l'occasione, dal nobile titolo 'Il signor Coscialunga'.
Per venti minuti, tutto è stato perfetto e fuori dal tempo, fuori dalla pazza folla, fuori dalle preoccupazioni e dagli affanni, fuori dalla mia età che parla già di vecchiaia che avanza, e i personaggi che io, proprio io avevo scritto (ma come può essere che una signora di sessantaquattro anni scriva certe cosacce!?) nascevano sui volti dei miei ragazzi. Il dott. Segamiole con l'infermiera Bonazza e tutti gli altri con nomi altrettanto equivoci, si muovevano sulla scena dell'equivoco, dove senza che sia corsa una parola meno che lecita, tutto è stato immaginato. Che bel momento! Risate, solo risate e allegria vera, non quella che tante volte si improvvisa con la bocca ma non arriva agli occhi....figuriamoci al cuore! Non solo per me.....perché vedevo sul viso di tutti, quella ritrovata spensieratezza propria della gioventù, che si perde strada facendo e si può ripescare ogni anno alla nostra fantastica cena scout.
E fu così che è arrivata anche la sera e poi anche la notte e si è conclusa la mia giornata  che invece io devo scrivere 'e fu mattina e fu sera. Giorno speciale'.......e mentre mi mettevo il pigiama sentivo ancora le parole dell'infermiera Bonazza che rivolgendosi al dott. Segamiole dice: "Dottore c'è un paziente che lamenta uno strano dolore. Dice che gli si è gonfiata  una tasca dei pantaloni!"
"Una tasca? Ma...infermiera, si tratta della tasca davanti o di dietro? Sa.....è molto importante sapere il posto giusto, perché se è davanti è un conto, lei capirà.......che in tal caso son .......'zzi amari! Se è di dietro, il problema è totalmente diverso e bisogna accerttarsi per prima cosa se c'è stato uso di vaselina o no!"..............
Ahahahah! ....Buona notte dott. Segamiole, al prossimo anno.......


venerdì 15 novembre 2013

Oggi sciopero!

"Ogni mattina in Africa una gazzella si sveglia. Sa che dovrà correre più veloce del leone o sarà uccisa. Ogni mattina in Africa un leone si sveglia. Sa che dovrà correre più veloce della gazzella o morirà di fame. Quando sorge il sole, non importa che tu sia un leone o una gazzella, ciò che conta è che tu incominci a correre."
 

Queste parole, scritte da un autore ignoto,  stamani mi sono rimaste proprio impresse e quanta amarezza, quanta forza ci ho trovato!
La lotta per la vita ..............e l'amara consapevolezza di sentirmi comunque sempre più gazzella che leone. .......sempre braccata!

Ma stamani mi sono anche svegliata mentre facevo un sogno.Ero davanti a un grande palazzo, vestita con abiti del primo novecento e  avevo un cartello in mano, uno di quelli di legno, inchiodati su un palo, che tenevo ben dritto davanti a me, mentre camminavo in silenzio davanti a questo palazzo. Sul cartello c'era scritto 'sciopero'.
 
Non so perché scioperassi, ma forse nel mio sogno già sapevo che stamani avrei letto l'aforisma che ho appena trascritto, e in qualche modo volessi far capire che alla fine mi sarei anche un pochino stancata di svegliarmi tutte le mattine nell'Africa della mia vita sapendo di dover correre ogni santo giorno.........e cominciavo la mia protesta silenziosa.

Ma siamo sicuri che anche l'uomo dovesse partecipare a questo carosello? Ma non ci è sempre stato detto che l'uomo è il signore della terra?
E allora che corri a fare uomo?Fermati un pò.....fatti anche tu un bel cartello e scrivici sopra 'sciopero', comincia a usare il cervello non solo per muovere le gambe e arraffare quanto più puoi nella tua frenetica corsa..............vivi insomma e forse chissà..........anche la gazzella e il leone, vedendo il signore della terra che ha imparato a vivere, capiranno che anche per loro è giunto il momento di non parlare più di sopravvivenza ma di vita.........

E comunque oggi 'sciopero'!!! 

giovedì 14 novembre 2013

Dalle stelle alle stalle

Però non s'era detto che se uno ride in santa pace per due o tre ore, come mi è scappato di dire nel post precedente, poi la debba ripagare il giorno dopo con una giornata di infelicità totale........................
dalle stelle.........
Non è giusto, ma è così!
 Mai, dico mai, dire ai quattro venti quando hai un attimo di felicità, anche di quella semplice, senza fronzoli, anche di quella che sta in un cantone della porta con la mano tesa a chiedere l'elemosina anche lei di un briciolo di felicità! Ripeto ......mai! E avrei dovuto saperlo, perché gli dei non sapendo che cos'è la felicità, non permettono agli uomini di averla.
alle stalle.........
Quindi da ora in poi io, se mai mi dovesse ricapitare, di passare due o tre ore in stato di grazia, mi guarderò bene dallo strombazzarlo. Da ora in poi chiamerò la felicità con un nome in codice e siccome sono proprio caduta dalle stelle alle stalle, per me di qui in avanti la felicità si chiamerà 'merda', per cui quando dirò che il mio cielo è pieno di quelle gentili cose tonde che le mucche producono in abbondanza, vorrà dire che sono veramente molto felice! Altro che stelle carissimi Giove, Marte, Mercurio, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone....e anche te Venere dei miei stivali! Ho lasciato fuori nessuno?