sabato 29 ottobre 2022

A testa in giù

 Una delle più famose opere di Mondrian, “New York City 1” del 1941, per 75 anni è stata appesa ed esposta al contrario. E nessuno se n’era mai accorto. 

Se è per quello non me ne sono mai accorta neanch'io e non so se è perché l'ho sempre conosciuta così, o perché non ci ho capito niente, o perché........beh!ciascuno trovi il suo perché!

Tutti abbiamo continuato a guardarla e ad ammirarla rendendoci conto che stavamo guardando una realtà astratta ma senza capire che era capovolta. E magari anche questo ha un senso, forse è stato un anticipo sui tempi che siamo arrivati a vivere in una realtà concreta capovolta. 

Non è stata un'idea dell'autore, perché l'opera è stata capovolta dopo la sua morte e sinceramente mi viene da sorridere pensando ai tanti esperti che in questi lunghi anni  l'hanno studiata, analizzata, maneggiata con rispetto, con cura, con amore, con venerazione, e poi hanno finito per appenderla a testa in giù.


Tutto ciò per me è affascinante e preferisco ammantare questo capolavoro con una patina di mistero piuttosto che cercare di trovare una spiegazione logica, che in ogni caso sarebbe alquanto deludente. 

Del resto anche nella poesia attribuita a Neruda che recita "lentamente muore chi non capovolge il tavolo....." c'è un invito ad andare sempre oltre tutto ciò che diamo per scontato e che banalizza la vita. Magari chi l'ha appeso la prima volta capovolto, aveva letto quella poesia?

Mi è tornato in mente il mio professore Ed. Fisica, uomo illuminato,che a ogni fatto della vita dava sempre la stessa spiegazione "Lo deve fare". Una volta, in seguito a una mia rimostranza, mi fece mettere in verticale appoggiata al muro con la testa in basso e i piedi in alto. "Guarda il mondo da un'altra prospettiva" mi disse e io con entusiasmo gli risposi "Come è bello!" "Lo deve fare!" fu la sua conclusione.


Ho fotografato un mio dipinto capovolto, che come quello di Mondrian non è firmato. Io continuo a vederci sempre quello che ci voglio vedere, a volte tante cose, a volte un bel niente, a seconda di come mi va la giornata,ma dirò che il risultato non mi dispiace affatto. Gli altri ci vedranno quello che credono.

Gli intenditori d'arte tanto non lo vedranno mai, per cui.......

venerdì 28 ottobre 2022

Poi capita

 Poi capita che un giorno ti svegli e il mondo ti sembra diverso.

Ma come si può cominciare a dire  quello che ci passa per la mente in questa maniera? Si può, si può, anzi è proprio la maniera giusta per far capire che c'era un prima e poi  improvvisamente c'è un dopo

Una cosa è certa, ed è che la vita non finirà mai di stupirmi. Si passano giorni, mesi, anni, a pensare a cose , situazioni, traguardi, e poi ci si accorge in un solo attimo che alla fine, anche se li abbiamo avuti, li abbiamo raggiunti, non è che ce ne importa più di tanto, o almeno non tanto quanto credevamo fino all'attimo prima.

Stanotte ho sognato un fiore, non so che fiore fosse, ma so che aveva dei petali bellissimi e non finiva mai di aprirne di nuovi e  mentre dormivo  ho capito che quel fiore era la vita e che ogni petalo significava un periodo vissuto e colorato con i colori che io avevo voluto usare e anche con quelli non voluti da me, ma che altri vi avevano dipinto. Alcuni petali erano più sgargianti, altri molto sobri, ma tutti insieme rappresentavano  momenti vissuti, cose realizzate, cose non realizzate, situazioni belle e situazioni difficili, traguardi raggiunti e traguardi mai raggiunti.

Ma il fiore cresceva e i nuovi petali ormai sovrastavano quelli più vecchi, mentre altri si aprivano appena ai nuovi giorni, quelli ancora in fieri ma già abbozzati, quelli che ancora devono essere pensati e poi scritti con colori che ancora sono sconosciuti. E quelli sono i petali che attirano di più in quel fiore. Quei petali ieri non c'erano e oggi sono qui e sono nati per me. Sono petali nuovi che si appoggiano su quelli nati prima. E' il futuro che cresce sempre con nuove speranze e nuovi desideri  sulle esperienze del passato.

Non è che mi capita ogni notte di fare un sogno così e questo è stato proprio di mio gradimento, ma mi hafatto prendere una decisione. Non coglierò mai più un fiore. Mica voglio impedirgli di far sbocciare tutti i petali che ha a disposizione......

domenica 16 ottobre 2022

Un giorno, cercando funghi

 Può capitare che una storia cominci con una passeggiata e termini con un'emozione? Io dico di sì, prove alla mano, perché anche se non sono io quella che ha fatto la passeggiata,  sono io che ho provato un'emozione fortissima.

 



E questa,anche se è tutto vero, sembra una favola, perché fatemi capire come si fa ad andare per funghi e tornare con un motorino. e per di più col motorino che era stato del suo nonno, più di cinquant'anni prima?


 

 

Eppure è andata così e il tutto fa parte di un incontro del tutto casuale tra due persone che si trovano nel bosco in cerca di funghi, cominciano a parlare e a un certo punto della conversazione il motorino si disegna nei ricordi dell'uno e dell'altro e poi si materializza in un capannone poco distante, appoggiato a una parete, quasi in attesa che qualcuno si ricordi di lui.


 Demm - Wikipedia

 

Quando l'ho saputo, la sera sul tardi, ho provato un'emozione così forte e così bella, che non riesco neanche a descrivere. E' stato come se un pezzo della mia vita passata tornasse nel presente, arrivando da oltre cinquant'anni di lontananza con un bagaglio di immagini di mio padre che quando partiva si girava per salutare mia madre che gli restituiva il saluto, di me, giovane donna in sella di quel motorino...... di ricordi, di immagini, di sensazioni una più bella dell'altra. Mi  sembrava,.... ecco sì, mi sembrava proprio, che dentro di me scorresse acqua fresca e piena di sole e di luce e così non mi sono stupita per niente quando l'ho sentita scorrere sul mio viso. Perché una cosa la so con sicurezza. Io non piangevo, stavo solo vivendo nuovamente la gioia di una pagina bella della mia vita.

So che il motorino non resterà ancora per molto in quel capannone.

 



martedì 11 ottobre 2022

Tempo di Nobel

Premio Nobel per la letteratura: definizione, descrizione ...

In questi giorni sono stati assegnati diversi Nobel a vario titolo, ed è una cosa bella sapere che l'uomo continua a prodigarsi per la Pace, per l'ampliamento della Conoscenza e attraverso la Ricerca, per il bene e il futuro dei propri simili.

E' bello sapere che, nonostante la brutalità dei tanti momenti che ha vissuto l'umanità intera, ci sono sempre donne e uomini che non cessano di credere nel futuro e si impegnano al meglio di se stessi per farlo diventare una realtà migliore, specialmente migliore di quella che stiamo vivendo oggi.

E siccome, parlando di queste menti eccelse, si parla di intelligenza, senza togliere niente alla loro genialità, credo che l'uomo comune, quello che pensa alla casa e alla famiglia attraverso un lavoro silenzioso, che però costituisce lo zoccolo duro e la spina dorsale di qualsiasi società, abbia un ruolo importante in questa storia. E' nella casa e nella famiglia che nascono, imparano a camminare e si sviluppano tutte le conoscenze che successivamente verranno ampliate da chi diventerà  il vincitore di un Nobel.

I padri e le madri, sono coloro che si destreggiano anche inconsapevolmente tra le varie discipline che poi porteranno i figli, per i loro meriti e con l'aiuto di insegnanti illuminati, a importanti traguardi.

E ci sbagliamo di molto se si pensa che questo possano farlo solo genitori istruiti. Niente di tutto questo. 

La Matematica e l' Economia si cominciano a insegnare quando si fa due più due per mettere insieme il pranzo con la cena, quando si divide il gruzzoletto per arrivare in fondo al mese,  quando si insegna l'arte del risparmio e l'oculatezza della spesa.A questo punto entrano in gioco le Banche e l'argomento diventa poco simpatico.Invece l'insegnamento di quei giochi fatti di somme e di sottrazioni, che smettono di essere aridi se fatti insieme a genitori che si divertono tornando bambini,è molto più simpatico e insegna anche di più. E si impara  anche con più divertimento spostando semplicemente dei mobili per dare alla propria casa un aspetto che appaghi lo sguardo e rassereni lo spirito. Magari nessuno sa che in quel momento è entrata in gioco la Sezione Aurea o Numero Aureo che tutta la Natura ha in se stessa. Così anche l'uomo che non è matematico ma segue un istinto matematico che lo porta a un numero che neanche conosce, ma uguale per tutti. A questi supergeni non verrà conferito il Nobel ma la Medaglia Fields.

La letteratura si insegna scrivendo nel libro di ogni giorno pagine di vita quotidiana semplice e piena di quei piccoli insegnamenti di altruismo, di affetto, di condivisione,di felicità, di fatica,di realtà anche ingiusta che si stampa sui volti, fino a diventare  pagine di altruismo,di incoraggiamento, di realismo. Non verranno mai stampate quelle pagine, ma insegneranno ad altri a scriverle.

I primi strumenti di Medicina verranno appresi insieme agli sciroppi per la tosse, alle aspirine per il mal di testa, e le tisane per i mal di pancia. Ma questi servirebbero a ben poca cosa se non fossero accompagnati anche dalle notti insonni vicino al letto di chi è malato e che ha bisogno di non essere lasciato solo e di avere il conforto dato dall'empatia di una carezza e di una parola di incoraggiamento, e se non spronassero chi assiste a cercare e trovare il rimedio per dare sollievo.E i genitori cosa non fanno per far guarire un figlio anche da una semplie influenza? Cercano anche i rimedi più improbabili, ma mettono in moto la mente e così facendo, la stimolano anche nei loro ragazzi.

E quante  cose  avvicinano anche solo nel gioco, alla Fisica e alla Chimica.  Piccole cose come le carte che avvolgevano una volta i mandarini, che se arrotolate e incendiate dal basso, prendevano il volo, o la costruzione di un rudimentale caledoiscopio. o l'improvvisazione di una fionda fatta con un bastoncino biforcuto e una camera d'aria della bicicletta.E il sale  messo nella pentola quando l'acqua bolle perché provoca un piccolo maremoto?Come fa un piccolo a saperlo se non c'è il babbo o la mamma a spiegarglielo? E l'efetto delle Mentos con la Coca Cola? Un vulcano i piena regola r peericoloso, che ha bisogno della spiegazione di un genitore attento.

I Quanti? Ma cosa sono questi Quanti?E chi li capisce? Magari in famiglia ci si convive ogni giorno e si insegnano anche, senza sapere di farlo, ma con la voglia di sapere e di instillare nei figli la curiositò, che è l'anima della ricerca.....poi il tempo provvederà e altri genitori sapranno dire cose che oggi ancora non sanno......

e avanti avanti, sempre con l'aiuto di babbo e mamma, fino al giorno magico in cui come Forrest Gump, ci si libera dei lacci alle gambe e si corre da soli, ma non soli.

E sarà un caso, o forse solo una mia idea, ma mi sembra che i ringraziamenti dei premi Nobel, molte volte vadano anche a i loro genitori, che si sono contentati di  insegnare la vita .


domenica 2 ottobre 2022

O fattorino dal ciuffo nero........

 Il ritorno dell'infernale Mark Twain con 5 lettere eretiche (e inedite).  Aspettando che la Rai lo riscopra - Bookciakmagazine

 Ma quanto sono strani i sogni!

Ierinotte quando sono andata a letto, non ho fatto in tempo ad appoggiare la testa sul cuscino che mi sono adormentata e .......ho sognato. Non ricordo neanche che, so soltanto che a un certo punto mi sono trovata in un campo tutto verde, ma proprio verde, perché io sogno sempre a colori, almeno credo, e sentivo in lontananza una canzoncina, che via via che entravo dentro il campo, diventava più forte e più nitida. 

"O fattorino dal ciuffo nero, fora il biglietto al, fora il biglietto al, al passeggero. Foralo presto con diligenza fin dal momento de....fin dal momento de....della partenza. Foralo subito con diligenza fin dal momento della partenza. O fattorino.....".

 Enciclopedia del Doppiaggio - RINA MORELLI e PAOLO STOPPA nei ruoli di Mark  Twain e signora in "Questa sera parla Mark Twain" (Rai, 1965) (by Domenico  Petrella) | Facebook

Da quel momento in poi quell'arietta  mi ha perseguitato per tutta la notte e quando stamani mi sono svegliata mi sono accorta che continuavo a canticchiarla dentro di me. Non mi pareva di aver avuto familiarità con quel motivetto, fino a quando un 'immagine del mio babbo che la fischiettava, mi è apparsa nitida. Era un'immagine allegra che ha messo allegria anche a me.

A quel punto però la mia curiosità aveva cominciato a galoppare, per cui sono andata a cercare quella canzoncina su you tube e con sorpresa ho trovato che apparteneva a una serie TV intitolata "Stasera parla Mark Twain"

Immediatamente la bobina della mia vita si è arrotolata all'indietro fino al 1965, anno in cui, è stata trasmessa la prima puntata dello sceneggiato (allora si chiamava così).

Mi sono rivista in una cucina, intorno a un tavolo col piano di marmo, mentre aspettavo con impazienza insieme con i miei genitori che avesse inizio la prima delle sette puntate che sarebero state trasmesse settimanalmente. Dopo questo salto nel passato ho controllato che su You tube ci fosse tutta la storia e con piacere ho scoperto che era lì che aspettava solo me,  proprio tutta e tutta da riscoprire. All'epoca in cui io l'ho vista avevo quindici anni e non ricordavo neanche una parola o un'immagine. In altri termini non ricordavo neanche che fosse esistita.

"Ne guarderò un po' alla volta, mi sono detta, anche perché ogni puntata dura più o meno un'ora, per cui sette ore davanti allo schermo di un computer mi sembrano un pò tante e poi magari  è una cosetta fatta più di cinquant'anni fa, quasi sessanta... e per di più in bianco e nero e magari anche noiosa".

E invece! Mi sono trovata davanti un fantastico Paolo Stoppa e una splendida Rina Morelli che mi hanno preso per mano, senza che me ne accorgessi, per portarmi nella vita di Mark Twain e della sua famiglia. E mi sono accorta di starci proprio bene, fino al punto di dimenticarmi del pranzo (ma ho rimediato al volo in dieci minuti di pausa con l'aiuto di un uovo e una lattina di fagioli)e al diavolo anche i piatti da lavare...... 

Sono state ore veramente belle, come belli erano i programmi che una volta trasmettevano alla televisione. Ora c'è tanto di più e tanto di niente.

O fattorino dal ciuffo nero ........i sogni sono proprio strani!