Nei due giorni precedenti ho parlato di voli....chiamiamoli spirituali. Oggi voglio parlare di un volo che soddisfa la parte più vera di me: il volo dell'impossibile, il volo del calcolo matematico, il volo della scienza, il volo dei sette minuti di terrore della NASA, il volo in definitiva di Curiosity, il rover-laboratorio, che stamani alle 7,31 ha toccato il suolo di Marte in cerca di tracce di vita.
"Guarda
più lontanoguarda più in alto
guarda più avanti
e vedrai una via...
ma sappi anche voltarti indietro
per guardare il cammino
percorso da altri che ti hanno preceduto...
Essi sono in marcia con noi sulla strada" BP.
Mi sono ritrovata per caso questo aforisma di Baden- Powell mentre cominciavo a scrivere quello di cui volevo parlare oggi (il computer per me è un mistero e io lo sto usando impropriamente per cui anche se non so come ho fatto, accetto volentieri questi aiuti del mio HAL), e niente mi è sembrato più appropriato da far precedere a ciò che volevo dire.
Sono da sempre una sostenitrice della vita extra terrestre e mi piace pensare che in questo universo così grande, così misterioso e affascinante ci siano altre forme di vita e di pensiero.Mi piace anche pensare che al suo interno ci sia un chip che descrive il volo degli uccelli e la macchina volante inventata da Leonardo, e questo non per campanilismo, ma proprio perché Leonardo è stato 'uomo di multiforme ingegno' come gli uomini che ora ci hanno permesso di provare il brivido di questo bellissimo volo. A tutti questi uomini di ieri, di oggi, di domani ..........grazie!
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