mercoledì 28 gennaio 2015

Lassù qualcuno mi ama

Me lo sono ripetuta dieci, no, cento volte, stamani, ritornando a casa a piedi, dopo aver passato mezz'ora in un ufficio, dove sembrava che tutto mi fosse contro. Poi, non so come, il vento è cambiato e improvvisamente è andato tutto a posto e io mi sono ritrovata fuori, nell'aria, nel sole, nel freddo di questa giornata.....e mai freddo è stato accolto più volentieri da me. Il vento che mi sferzava le gote mi faceva sentire nuovamente viva, menre l'adrenalina che avevo accumulato in quella mezz'ora di incredulità burocratica, se ne andava sui miei passi veloci e io cominciavo a rendermi conto che qualcuno lassù,mi aveva tenuto una mano in testa, mi aveva voluto bene, mi aveva amato.
Io sono sempre stata credente, a modo mio s'intende, ma convinta, e oggi ho avuto la certezza di non essere stata sola in quell'ufficio, perché ne sono sicura, non sono stata io a tirare fuori le carte giuste al momento opportuno, ma una mano che mi ha guidato. Il sesto senso è strano, ma non tira brutti scherzi, almeno il mio con me non l'ha mai fatto e io mi sono sempre fidata del mio sesto senso o del mio istinto, e non vedo perché non avrei dovuto farlo stavolta mentre mi diceva che avevo avuto un santo protettore. Ed è così che mentre camminavo e guardavo il sole, il cielo, gli alberi, l'erba e tutto quello che c'era intorno a me ho sentito che dovevo ringraziare con gratitudine quella mano che era stata appoggiata sulla mia testa.
La giornata ormai è passata, io mi sento come se mi fosse passato sopra un rullo compressore, per la tensione che ho vissuto, ma la sensazione bella, calda, confortante rimane......ed è bello sentirla così vicina a me.

Per non dimenticare

Ricordare per tramandare e fare in modo che la realtà non sia distorta come si sta già cercando di fare da molto tempo. Ricordare e testimoniare perché è un diritto e un dovere di ogni uomo, ricordare e testimoniare non solo per l'olocausto degli Ebrei, ma per quello di ogni popolo, perché la Storia per chiamarsi tale ha bisogno della Verità e non delle ideologie che nascono, tramontano, muoiono, vengono sostituite da un 'credo' sempre diverso. L'Uomo rimane nella Storia e deve portare con sé il proprio passato, perché non ci può essere Futuro se si rinnega ciò che è stato vissuto, ed è per questo che anche chi non c'era allora ha il dovere di tramandare ciò che ha imparato dagli altri, specialmente se gli altri sono i propri genitori e se questi genitori hanno fatto se pure inconsapevolmente la Storia.



Qualcuno è cresciuto con le favole, io sono cresciuta con la favola della seconda guerra mondiale e con le vicissitudini della prigionia del mio babbo in un campo di concentramento in Germania.
Io pendevo dalle sue labbra e ascoltavo gli episodi che mi raccontava e che a me, bambina, lontana da pochi anni dalle vicende di una guerra che non avevo visto, sembravano cose incredibili. Mi parlava degli stenti, del freddo, degli amici morti, delle baracche, della fame e della dissenteria, del lavoro massacrante nelle ferrovie, del pane che via via, qualche civile tedesco impietosito dalle loro condizioni fisiche, cercava di passare sottobanco e correndo anche gravi pericoli. Mi parlava del terribile lavoro alle latrine che erano l'anticamera della morte, perché qualcuno che non reggeva al fetore e sveniva o si rifiutava di continuare, correva il rischio di essere fucilato. Mi parlava della fuga e della nuova cattura di alcuni suoi compagni di baracca, che uccisi davanti ai loro occhi, caddero nel fango, davanti a loro, impotenti a fare qualsiasi cosa, se non piangere dentro se stessi, mi parlava del suo trasferimento a Dachau, dove, non sa per quale strana sorte, fu tenuto solo per pochi mesi, mi parlava infine della liberazione dopo tre anni di stenti in cui lo stare male era diventato un'abitudine di vita e dove la sopravvivenza aveva preso il posto della vita stessa.
Me ne parlava tranquillamente, senza odio, senza senso di rivalsa, ma voleva che sapessi e che non dimenticassi.
E io non solo non ho dimenticato, ma ho tramandato ai miei figli ciò che mio padre mi ha detto nei tanti anni in cui arricchendola sempre di nuovi particolari, mi ha passato la sua storia. 
Ho ancora il libretto di prigionia, una sorta di carta di identità dalla copertina rosa, sulla quale campeggia la svastica. Per me, questo piccolo libretto è una reliquia che conservo gelosamente, un tesoro da consegnare ai miei figli, una memoria che non deve morire.
Oggi in uno dei tanti programmi della televisione, ho sentito parlare un sopravvissuto italiano, prigioniero a Dachau e nelle sue parole pacate e a tratti ancora piene di commozione, ho ritrovato le stesse parole che il mio babbo diceva a me e mi sono commossa con lui.

Mio padre non era ebreo, ma era un uomo, un uomo che è riuscito a tornare.... un uomo fra i tanti che non sono tornati più. Mio padre ha avuto un futuro, ma quanti di quelli che erano con lui non l'hanno avuto?

Fino a quando ci saranno persone delle quali altre persone potranno dire "se questo è un uomo!"..... non ci sarà futuro.

domenica 25 gennaio 2015

Il candidato virale

Magalli, il candidato virale che non si ritira

 

L'ho letto proprio stamani sulle notizie di Google.

Certo, lì per lì ho sorriso.......Magalli Presidente della Repubblica,via non scherziamo!

Ma poi mi è passata del tutto la voglia di sghignazzare, perché i tanti voti che ha avuto Magalli sul Web gli sono arrivati soprattutto da giovani finalmente scontenti dei doppi giochi, della politica sporca, del pressapochismo, della disonestà che in questo momento si taglia a fette ........insomma un voto dimostrativo che manifesta dissenso e protesta!

Che poi se anche la cosa dovesse andare avanti,.... perché no? In fin dei conti ogni cittadino italiano mi sbaglio o potrebbe diventare Presidente della Repubblica? E poi a me Magalli piace....


lunedì 19 gennaio 2015

Pensiero

«...Verrà un giorno che l'uomo si sveglierà dall'oblio e finalmente comprenderà chi è veramente ...............»
Giordano Bruno




Chissà perché Giordano Bruno mi piace così tanto! 
E' uno di quegli uomini che nascono in anticipo sui tempi e che può essere compreso solo postumo.
Un gigante che è bruciato nel rogo dell'umana stupidità....là a campo de' Fiori, mentre dalle faville del suo fuoco nasceva il libero pensiero.......

Bello il Pensiero! Che nasce, si libera dalle catene, da ogni catena, e vola dove nessuno può più ucciderlo. La sua scaturigine potrà essere anche bruciata, ma lui vivrà!

sabato 17 gennaio 2015

Scout oltre.....

Bene! Se avevo bisogno di una conferma, ora ce l'ho avuta. 
Sono scout oltre ogni ragionevole impedimento.
 Infatti, nonostante il rifiuto istintivo che ancora sento ad andare in un luogo che per me è stato per tanti anni e ora non lo è più, non solo il posto del mio lavoro, ma anche dei miei affetti e delle tante sfide che ho fatto con me stessa, ierisera ho deciso che niente e nessuno mi avebbe impedito di andare alla riunione di co.ca con i miei ragazzi.
Il carattere battagliero, che con piacere ho riscoperto dentro di me, mi è venuto in soccorso e così mi sono ritrovata come ogni volta, a parlare, ad ascoltare, a proporre, mentre una parte di me cercava di analizzare i sentimenti che provavo in quel momento. E con piacere ho scoperto che niente di negativo si è agitato dentro il mio cuore, ma cosa ben più importante neanche nel padrone del mio attico, cioè il mio cervello. Diciamo che da bravi coinquilini si sono dati una mano e hanno tenuto la situazione sotto controllo così bene, che quando alla fine sono tornata a casa, non ho potuto fare a meno di congratularmi con loro. 
Poi si vedrà! C'è un tempo per ogni cosa. Ieri è stato il tempo di vedere se me la sentivo di essere ancora scout in maniera attiva, perché scout nell'anima lo sono sempre stata e sempre lo sarò.

venerdì 16 gennaio 2015

Eureka!!!!

Eureka!
Stamani, tornando sui miei passi sulla via di Canneto, debitamente foraggiata da un bombolone extrapieno di crema, che chi me l'ha dato mi ha detto che mi avrebbe fatto da colazione, pranzo e cena, ........ho avuto l'illuminazione! Forse me l'ha portata il vento, che oggi soffia piuttosto forte, fatto sta che ho trovato come risanare velocemente il debito  pubblico che attanaglia il nostro paese. 
Possibile che in un'Italia dove tutto è tassato, nessuno abbia mai pensato di tassare gli stronzi?
Ce ne sono così tanti in giro e taluni così grossi, che in quattro balletti non solo si risanerebbe tutta la situazione, ma si andrebbe anche in attivo, e per ultimo, ma non meno importante, l'aria diventerebbe più respirabile!

martedì 13 gennaio 2015

Il dort.....

Alla fine decise che forse era meglio andarsene, scomparire in punta di piedi, senza lasciare messaggi, un pò come fa il giorno che cede posto alla notte che avanza. 
Questo pensiero, mi riporta in mente la poesia che conclude "I Miserabili" di Victor Hugo. Cavolo! Io avevo poco più di quindici anni quando ho letto quel libro, ma quelle parole sono rimaste impresse nella mia anima, come se sapessi che un giorno sarebbero state parole scritte anche per me, che oggi mi sento un pò personaggio di quel libro.

“Il dort. Quoique le sort fut pour lui bien étrange,
Il vivait. Il mourut quand il n’eut plus son ange.
La choise simplement d’elle-même arriva.
Comme la nuit se fait lorsque le jour s’en va".

 

Chi dorme, nel mio caso, non è riferibile a una persona, ma a qualcosa di molto più profondo, che si chiama amicizia, che è molto di più delle persone fisiche, è qualcosa di impalpabile ma di estremamente tangibile che corre nel pensiero, nel filo del telefono, in una parola gentile, in due righe di una mail,  nell'ascolto di chi in particolari momenti della propria vita ha più bisogno di questa presenza gentile che si chiama Amicizia.

Ma la vita funziona così, e nella corsa frenetica che tutti facciamo per sopravvivere, non c'è più né tempo né voglia per fremarsi, ormai lo so per esperienza,e mentre l'Amicizia dorme e si dilegua nel lungo crepuscolo che precede la notte, non posso fare a meno di dirmi con un piccolo sorriso di compiacimento verso me stessa, che per me non è mai stato così e mai lo sarà. Ma io sono io, e non so se mi dico questo, orgogliosa di esserlo, o mi sto dando inconsciamente dell'imbecille. Boh! Non credo che riuscirò mai a darmi una risposta ma so che non potrò mai essere diversa da quella che sono. L'importante è continuare a credere che dopo ogni notte il sole nascerà ancora.  

domenica 11 gennaio 2015

Epitaffio

"SE CREDI DI POTER VIVERE DI RICORDI, MUORI."
da Piccoli Pensieri di kind Butterfly


...........e meno male che me ne sono accorta, invece di continuare a entrare nel vortice dei bei ricordi, che mi pareva mi facesse tanto bene!
 Col cavolo! E siccome me ne sono resa conto, voglio fare questo regalo a tutti coloro che pensano di passare le loro giornate nutrendosi del succo di "ciò che è stato".
Bene signori! Quel che è stato è stato.....è passato, quel che sarà, deve ancora arrivare, ma quel che è, si chiama oggi e in ogni oggi può capitare di tutto e al diavolo i ricordi, anche quelli belli, perché invece quelli brutti al diavolo ce li ho già mandati da un pezzo!
Non che non si debbano avere i ricordi, perché anche quelli servono nella vita, o almeno dovrebbero servire per fare scelte future, dettate anche da ciò che ci hanno lasciato i ricordi di quelle passate, ma è bene tenerli imbrigliati, chiuderli in una cassetta di sicurezza e usarli con parsimonia, come le medicine, ......non vivere di loro e per loro, cercando di tenere sempre presente che ciò che per te è stato importante e ha dato vita al ricordo, per coloro che hanno vissuto con te le stesse esperienze, possono avere avuto significati diversi e del tutto marginali.
E' questo di cui mi sono resa conto proprio stamani, novella san paolo, folgorata non sulla via di Damasco, molto più affascinante senz'altro, ma su quella più rurale della via del cimitero vecchio, e fortunatamente non folgorata da una crisi epilettica, come pare sia invece stato per lui, e comunque non da una visione mistica, ma da un barlume di sano egoismo, finalmente affiorato al mio cervello.
E allora una volta tanto con i piedi in terra, mi sono detta che le nuove situazioni, determinano sempre uno spartiacque e che comunque gli amici veri, saranno sempre amici, che i miei affetti imprescindibili da qualsiasi situazione, saranno sempre tali, che io non potrò fare nient'altro se non guardare in faccia la mia nuova realtà che ancora non so definire bene, nel senso non so se oggi appartengo a quello che ora viene definito 'il mondo di mezzo', oppure se sono arrivata  a quello che invece qualcuno comincia  già a chiamare 'il mondo di sotto'. 
Qualunque sia questo mondo , è il mio mondo, la mia realtà, la mia vita che come ho già detto mi è apparsa bella come sempre, tutta in salita,e sempre come scoperta. Oggi ho scoperto che non si può e non si deve vivere di ricordi.

martedì 6 gennaio 2015

Ripartire

Il mio ennesimo viaggio in mongolfiera è terminato e sono ripartita portando con me un nuovo senso della mia vita, che è arrivato così, come il tassello di un puzzle, dopo aver fatto riaffiorare tutti gli altri che credevo fossero distrutti e invece covavano sotto lo spesso strato di cenere che si è accumulato durante l'arco della mia vita. E che sorpresa acorgermi che è sempre stato lo stesso e che in definitiva ha sempre avuto solo un nome: amore. Amore per le persone,per gli animali, per la natura, per le cose, per la vita.......Questo nuovo senso della mia vita, anche se è molto stropicciato, strapazzato e calpestato, è un tesoro prezioso che ho messo dentro il mio zaino, prima di incamminarmi nuovamente verso il mio futuro, stavolta cavalcando la scopa della befana, perché anch'io sono una befana dispensatrice di doni e mentre passavo sopra i tetti per lasciare i miei regali dentro i comignoli fumanti, non ho potuto fare a meno di guardare il cielo nero trapunto di stelle e dirmi con Baden Powell:le stelle sono là, molto al di sopra dei comignoli delle case.

sabato 3 gennaio 2015

Un senso della vita

Premetto. Non sono mai stata a Stonehenge, se non con la fantasia, portando con me le immagini che ho carpito ai giornali e ai documentari....ma ora sono qui, seduta con la schiena appoggiata a una dei possenti menhir che  danno vita al grande cromlech che sfida il tempo.
La prima cosa che mi colpisce è il profumo dell'aria così densa di aromi asprigni e selvatici e di muschio. Il sole è tramontato e sta sorgendo la luna e tutto acquista una nuova dimensione e un fascino irresistibile. E il tempo comincia a parlarmi, al di là della mia volontà e di me stessa, mi viene incontro e mi riporta  a fatti e voci ormai dimenticate, a piccoli episodi. ........forse sarà il freddo della notte che arriva col suo manto a coprire la terra....non so! Bali e Brik si sono accucciati vicino a me, quasi come fossero consapevoli dell'importanza dell'ora....chissà, forse anche loro ricordano.............
Mi viene incontro sorridente e leggera, la giovane donna con i capelli al vento, avvolta in una lunga camicia da notte. Apre la finestra nella gelida notte invernale e con una mano saluta l'uomo che sta partendo.......lo fa ogni volta, sia che sia l'alba, sia che sia notte fonda, sia col caldo che col freddo,.....un piccolo gesto di affetto e di partecipazione a una vita che dovrebbe essere a due...e poi quel mattino, quando lui, mentre già si allontanava, la guarda, affacciata alla finestra e le dice di smetterla con quei gesti infantili, perché lo infastidiscono. La giovane donna rimane con la mano alzata in segno di saluto, mentre il gelo scende dentro lei, e non è il gelo dell'aria fredda che entra dalla finestra. E' un gelo diverso che porta ghiacce lame affilate. Non dice niente, torna al suo letto ancora caldo del tepore della notte, e da quel momento non saluterà più. Ecco! Forse è stato quello il prinìncipio della fine? Me lo dico stupita,...ammetto di non averci mai pensato prima di ora, mentre mi riscuoto da quel sogno ad occhi aperti e saluto mentalmente con l'antico affetto il giovane uomo che se ne sta andando verso il suo futuro fatto di avventura....... per accorgermi che è già completamente notte. Era quello il senso della mia vita? E chi lo sa! Ma qualcosa mi dice di sì! Quanti nuovi sensi ho dato da allora alla mia vita? Ancora non lo so, dovranno tornare da soli, come è stato con questo. I miei cani sono vicini a me e il loro alito caldo si condensa in piccole nuvole che salgono verso il cielo dove già brillano le stelle. Nessuno dei miei amici è venuto, almeno non ancora, per cui non mi rimane altro da fare che aprirmi una scatoletta e un pacchettino di krechers......e buon appetito......ehi! Un momento! Invece qualcuno sta già arrivando ed è carico di polenta, stoccafisso e del buon vino! Speriamo che l'altro porti una bella scorta di quei formaggi così buoni, ma così buoni! Comunque stasera si mangia!

venerdì 2 gennaio 2015

Stonehenge

Ne sentivo proprio la necessità! Di cheee? Ma di salire nuovamente nella grande mongolfiera e andarmene a zonzo con la fantasia. Stavolta però non ho puntato il dito a caso, stavolta sapevo che volevo andare proprio a Stonehenge e che nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea.
Ma perché Stonehenge? Perché proprio un cerchio di pietra, sperduto nella landa scozzese....o inglese...... in pieno inverno?Ma è semplice! Perché alla pietra sono affidate le conoscenze e le esperienze della vita dell'uomo, in modo che possano essere tramandate per millenni e quindi, sembrerà strano, ma anche le emozioni dell'uomo, perché è vero che Stonehenge è un calcolatore del tempo, è vero che è un lettore di tanti avvenimenti astronomici passati, ma è anche vero che gli uomini che l'hanno costruito, cercavano qualcosa, un centro di gravità nella loro vita, verso il quale riversare le loro speranze, i loro desideri, le loro richieste. 
E' anche vero che avrei potuto dirigermi verso la Grande Piramide, che quella sì che è un calendario dei tempi, di tutti i tempi, ma mi sarei distratta troppo e avrei perso l'occasione di fare quello che invece sono venuta a fare a Stonehenge, nel freddo dell'inverno, nella landa solitaria,che è come sono un pò io in questo momento, anche se sembrerà strano, ma è vero e lo confermo una volta di più trovandomi d'accordo con Camus, che in me, nel pieno dell'inverno ho trovato un'invincibile estate. Strana la vita vero?
E così ho sentito che questo luogo mi avrebbe aiutato a trovare un nuovo senso alla mia vita. Strano di nuovo vero? ma è così.
 Comunque quando sono arrivata era veramente freddo. Ora mi sto acclimatando e lo sento già di meno. Certo vorrei che i miei compagni di viaggio fossero qui con me,ma per ora c'è solo Bali, perché lui è sempre con me, e ha già mandato un messaggio a Brik, che dovrebbe raggiungerci tra poco. Chissà quanto si divertiranno a scorrazzare qui intorno. Manderò anch'io un messaggio a chi ha voglia di avventura e di credere che la vita non sono solo scartoffie, doveri, soldi, .O meglio..... doveri sì, senza mai dimenticarsi che il primo dovere lo dobbiamo a noi stessi. Nel caso che in piena libertà, (anche perché se hanno di meglio da fare è bene che coninuino a fare quello che stanno facendo) decidessero di raggiungermi è bene che sappiano che ho già montato una tenda termica, di quelle che si usano al Polo, per cui non patiranno freddo. Per mangiare, sarebbe il caso che arrivassero provvisti di cose buone......io con me ho solo scatolette!!


giovedì 1 gennaio 2015

2015

Oggi è quel domani che ieri abbiamo aspettato impazienti, da soli o con tanta gente.
 I nostri desideri,le nostre aspettative, le nostre speranze sono state un muto canto corale e propiziatorio per quel domani,che oggi abbiamo cominciato a vivere.
Auguri ,agli uomini, agli animali e alle piante, che sono con noi nel cammino della vita, auguri al nostro mondo, che ci è stato dato bello e che ci viene chiesto di lasciare migliore.

Buon Anno 2015