sabato 18 agosto 2012

C'era una volta il serpente piumato

Pensare significa oltrepassare. (E. Bloch)




L'ho detto vero che quando mi incontro con l'altra metà di me sono scintille?! Specialmente quando allentato ogni freno inibitore ce ne diciamo di tutti i colori e una delle due, ma non mi chiedete quale, gode a riportare certe cose sentite, anzi sussurrate da qualcuno nel massimo segreto, abilmente carpito e poi al momento giusto ....zac......rivelato. "Sai, sei proprio un serpe insopportabile!"
E allora è bene fermarsi, mettersi a pensare e fare nostra la frase di Bloch, e poco dopo torna un sorriso carico di autoironia e con quello la voglia di scrivere e di dire:
"Evvia, rivalutiamo un po' anche i serpenti, le vipere, le serpi insopportabili.
In fin dei conti ci sono anche loro sulla faccia della terra".




Vi voglio raccontare la storia di un serpente piumato, un piccolo serpente piumato, non quello degli Atzechi e dei Maya, ben più importante, ma un parente un po' alla lontana, uno che però amava questi fantastici popoli e i loro miti, senza sapere il perché.

Kuki, era il nome del piccolo serpente, che non sapeva di essere tale. Vivendo nel mondo degli uomini, aveva sempre pensato di essere uno di loro, ( proprio come il mio cane che, cresciuto con i gatti ha sempre pensato di essere un gatto anche lui).....anche se ci si sentiva un po' stretto e infatti ogni volta che poteva se ne andava nel suo mondo onirico, anzi, ci volava proprio.

Poi un giorno il postino gli consegnò una strana lettera. Era indirizzata al Serpente Piumato Kuki, via del...............
"Buon giorno – disse il postino, un tipo abbastanza strano, che non era proprio un vero postino, si vedeva, perché aveva solo quella lettera – finalmente ti ho trovato. Non sai quanto ho dovuto girare per arrivare fino a te!"
"Davvero? – rispose Kuki stupito – mi sembra strano. Qui tutti mi conoscono......."
"Che ti devo dire! - riprese l'altro per niente turbato – non sai quante volte questa lettera è tornata indietro......e mi rispedivano a consegnarla!!"
"E come mai?" Kuki era veramente stupito
"Bah! Io mi sono fatto quest'idea.....Ci arrivava la comunicazione di portarla, perché per consegnare delle lettere importanti come queste ci vogliono motivi importanti, bisogna che almeno qualcuno ne parli e ne faccia una questione....... poi però o per una cosa o per un'altra questa missiva non ti è mai giunta ed è sempre tornata al mittente"
"Ma a me è la prima volta che arriva e se mi fosse arrivata prima me lo ricorderei perché anche la busta è abbastanza strana, quindi io non posso averla rifiutata....non mi sembra che ci sia niente da pagare vero?"
"Assolutamente niente da pagare amico. Questa è tutta roba gratis....mica siamo come voi, che fate pagare anche l'aria che si respira.......Sai che penso? Semplicemente non ti arrivava perché la cosa non era stata ufficializzata. Ripeto noi siamo seri e finché una cosa non è ufficializzata le lettere tornano indietro.......allora che fai firmi?"
"Certo che firmo! " e Kuki vece uno svolazzo sulla ricevuta che il postino gli porgeva , impaziente di ripartire. E ripartì così in fretta che Kuki quando alzò gli occhi dalla ricevuta non si accorse nemmeno che non c'era più.

Si rigirò quella strana missiva tra le mani, desideroso di leggerla e al tempo stesso titubante. Qualcosa gli diceva che leggere quella lettera voleva dire aprire tanti punti interrogativi. Per un attimo gli passò in testa l'idea di cestinarla, ma non fece neanche in tempo ad attraversarla tutta perché un cecchino appostato sul tetto proprio per uccidere le idee balzane la fece fuori...
"Col cavolo- si disse – figuriamoci se non guardo cosa c'è scritto, specialmente se è tutto gratis....".
Alla fine di questo ragionamento Kuki si sedette, aprì la busta e tirò fuori due fogli. Cominciò a leggere:

Carissimo Kuki,
finalmente riusciamo a trovati per comunicarti che stiamo facendo il censimento di tutti i serpenti, divisi anche nelle categorie di appartenenza.
Troverai la tua scheda personale e il tuo numero di matricola in allegato, per cui se di qui in avanti tu dovessi avere bisogno di qualche documento basta solo che venga comunicato detto numero e nel breve spazio di poche ore avrai tutto quello che ti serve.
Felici di averti trovato ti porgiamo i nostri più cari saluti
INPS (Istituto Nazionale Per Serpenti)
Kuki rimase a bocca aperta per circa tre minuti, no forse per tre minuti e venti....ventuno secondi per l'esattezza, poi lentamente cominciò a scorrere l'allegato, scritto su fine carta verde.

Kuki, nato a ........ il ..........., residente a ................... appartenente alla categoria dei 'Serpi insopportabili', discende dalla Casta dei Serpenti Piumati,della progenie del nobile Queatzcoatl, conosciuto più familiarmente come KuKulKan.
Da ciò la derivazione del nome Kuki, contrazione popolare di tanto famoso antenato.
Matricola di Kuki: 45 28 17 74 83 61.

La prima reazione di Kuki dopo la lettura di quel documento fu un gesto di incredulità, seguito da un altro di aperta ribellione,(però nel frattempo si faceva anche strada in un angolo della sua mente l'idea di giocare i numeri della sua matricola al superenalotto)e poi mentre si preparava ad una serie di improperi da rivolgere a chi l'aveva catalogato nei 'serpi insopportabili', chissà perché gli venne in mente Maga Magò quando dice a Merlino "Avevo forse detto draghi viola?" e questo pensiero lo mise di buon umore anche se non sapeva spiegarsi il motivo.
Decise che mentre pensava al perché dei draghi viola, avrebbe dato una sbirciatina al suo aspetto, perché non riusciva a vedere se stesso in veste di serpente e si immaginò inguainato in una tuta verde un po' cangiante, quando aveva trent'anni di meno. Se al tutto poi ci aggiungeva una musichina alla Roger Rabbit il risultato migliorava ancora. Non si dispiacque per niente e anzi col pensiero riandò a un paio di sandali della sua mamma che erano di camoscio nero col tacco altissimo e come vezzo avevano solo la punta di serpente. Erano stati comprati in un negozio di classe ed erano sempre stati tenuti in grande considerazione da tutta la famiglia, perché provenivano dal negozio più lussuoso di tutta la città. Gli passò fuggevolmente per la testa anche l'immagine di un coccodrillo tramutato in borsa rossa che il suo babbo gli aveva regalato per festeggiare un momento importante, comprato nel negozio più chic di allora. Il suo babbo pensando di fare cosa gradita l'aveva fatta incartare ,e l'aveva riportata a casa .(Ops! Scusate!  Mi ero scordata di dire che Kuki era una femmina di serpente)
Si guardò attentamente allo specchio per capire qualcosa di più di sé .Ma allora chi era in definitiva? Apparteneva alla specie umana o a quella dei rettili?
Gli tornò alla mente un documentario in cui si ipotizzava l'evoluzione dei rettili e dei sauri in generale, se le glaciazioni, o qualche evento cosmico non li avessero estinti. Il risultato finale li facevano vedere molto simili a ciò che siamo oggi.
Lo specchio infatti gli restituì l'immagine di sempre e cominciò a sentirsi un po' rinfrancato. A questo punto permise che Maga Magò tornasse nei suoi pensieri, e neanche a farlo apposta immediatamente a questa si associò l'immagine di Bis, il serpente dormiglione di Robin Hood. Quante risate si era fatto insieme ai suoi cuccioli a guardare quelle immagini. Per simpatia pensò anche all'Anaconda che è un serpente che si avvolge lentamente, e anche al serpente che vien giù dai monti che fa la danza per ritrovare la sua coda. Da lì ad arrivare a Kaa, non ci volle neanche una frazione di secondo, e anche lui quanti ricordi meravigliosi gli fece rivivere!

La cosa stava diventando interessante e Kuki capì, che il serpente era qualcosa di più di quello che lui aveva immaginato quando si era sentito atterrito solo all'idea di esserlo.
A quel punto la curiosità e la voglia di sapere, così tipica di Kuki lo spinse a fare ricerche più approfondite che si spinsero dal dollaro come simbolo e come banconota al caduceo di Esculapio, dal segno del potere dei Faraoni a quello dei Veda, dai miti delle religioni antiche alle spirali delle galassie studiate dai telescopi e dalle sonde spaziali, finché arrivò alla sua religione e alla scoperta sensazionale che in alcuni casi Cristo è crocifisso sotto forma di serpente e qui ci sarebbe tanto da parlare e da capire.

Cominciò a sentire nascere in sé un senso di onnipotenza che rischiò di farlo sentire un supereroe, finché non andò a sbattere in una frase che lo riportò immediatamente con i piedi per terra. 'Siate candidi come le colombe e prudenti come i serpenti'.

E Kuki seppe di voler essere così. Tenere insieme la sua duplice natura, proseguendo il cammino che aveva cominciato a percorrere da diversi anni per vivere la sua vita nel miglior modo possibile senza far del male agli altri e con la prudenza di farsi una filosofia tutta sua che lo salvaguardasse proprio dagli stessi altri ai quali non voleva fare del male.

A quel punto e solo a questo punto la sua giornata riprese i ritmi di sempre, con un bel po' di esperienza in più e si disse che era giusto andarsi a mangiar un bel bombolone per cominciare quella nuova giornata.

".....e su questo argomento non ho altro da aggiungere!" Come disse Forrest Gump.





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