venerdì 25 marzo 2022

Va pensiero

 

 L'ho scritta un po' di tempo fa, inseguendo il mio pensiero che vagava  su questo nostro mondo che gira e si muove verso altri luoghi che noi non conosciamo e dei quali siamo totalmente inconsapevoli. Oggi, rileggendola nel difficile momento che stiamo vivendo, e che altri stanno vivendo molto più di noi, la riscriverei nella stessa maniera

  Va pensiero: all'Arena del Sole di Bologna la storia di un vigile “scomodo”  - Ordine Giornalisti Emilia-Romagna

 

 

Vivere è lasciarsi bagnare dalla pioggia
correre incontro al domani
inseguire i propri sogni

Vivere è sbagliare e perdere
rialzarsi e ricominciare
credere ancora che il bello ci sarà

Vivere è ridere per chi si ama
piangere per chi si ama 
andare incontro a chi si ama

Vivere è distruggere le barriere
costruire ponti invisibili
progettare un mondo nuovo

Vivere è non cullarsi nell'odio
non essere indifferenti
capire fino in fondo cos'è la libertà

Vivere è lasciarsi inondare dal sole
capire che l'aria è di tutti
che la terra non è mia né tua ma è nostra

Vivere è sapere che ogni uomo è vita
che non è né mio né tuo né nostro
essere consapevoli che l'uomo è di se stesso

Vivere è guardarsi negli occhi
e nonostante il tempo che passa 
riconoscersi per uomini veri

Tutto il resto è solo esistere

K. B.

 

E' solo un pensiero che vagando da me agli altri si è tradotto in parole, senza avere la pretesa di insegnare niente a nessuno.

 Mi è piaciuto condividerlo nuovamente, pur sapendo io per prima, quanto sia difficile VIVERE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 


 

 

 


lunedì 14 marzo 2022

I Giganti

Ci inchiniamo riverenti davanti a queste persone, sia che abbiano fatto grande il mondo, sia che lo abbiano brutalizzato.

Oggi se non siamo dei Giganti, non siamo nessuno.

La nostra ammirazione incondizionata va ai giganti, di qualsiasi tipo, purché siano Giganti.

E così guardiamo ammirati i giganti della tecnologia, quelli della scienza, quelli della medicina, quelli della ricerca, quelli della musica,quelli della fede, quelli dell'arte, quelli della guerra, quelli dello sport.

Il bello è che  anche nelle nefandezze i Giganti rimangono tali e noi ci sentiamo e sappiamo di essere atomi spendibili per la loro grandezza presente e futura, quella che verrà letta nei libri, dove la storia sarà svenduta sotto forme diverse a seconda delle diverse ideologie, ma dove i Giganti rimarranno sempre tali e verranno catalogati nel bene o nel male, sempre  a seconda da che punto di vista si legge.

Ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre tanti Giganti la cui missione sarà quella di dare nuove vie al mondo, di capovolgere equilibri,di distruggere, di salvare vite, di fare grandi scoperte, di far ripartire la vita su strade diverse, con prospettive diverse e nuovi orizzonti.

Tra tutti questi Giganti ci sono i Giganti. E chi sono questi Giganti?

Erano un Gruppo Beat della mia beata gioventù, che allora fecero questa Proposta

Mettete dei fiori nei vostri cannoni
Perché non vogliamo mai nel cielo
Molecole malate, ma note musicali che formino gli accordi
Per una ballata di pace, di pace, di pace.

Eh sì! Anche in quei giorni squinternati degli ultimi anni '60 e dei primi anni '70, nei tempi del cambiamento, della minigonna, dell'amore libero,  dell'isola di Wight, della Guerra del Vietnam, si alzarono voci per cantare la Pace e un mondo migliore, dove non ci fossero più guerre, e queste voci si sublimarono  nel capolavoro, di John Lennon, un Gigante che non ha avuto il tempo di accorgersi di essere tale.

Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us, only sky
Imagine all the people
Livin' for today
Ah
Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion, too
Imagine all the people
Livin' life in peace
You
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one
Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world
You
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will live as one


 

Anche oggi, a distanza di tanti anni Imagine è il simbolo della Pace, di quella Pace che ci siamo illusi di aver raggiunta e che invece è ancora lontana, come Ultima Thule

sabato 5 marzo 2022

lassù qualcuno ci ama

 Ieri mattina l'Europa si è svegliata e ha preso atto di essere scampata a una catastrofe nucleare, a paragone della quale Chernobyl sarebbe stata poco più del vento che è smosso dal  battito delle ali di una farfalla.

La guerra è infuriata intorno ai reattori della più grande centrale nucleare europea, quella di Zaporizhzhia , è scoppiato un incendio vicino a uno dei reattori, sono passate ore prima che i vigili del fuoco potessero spengerlo e.....non è successo niente.

Per noi è cominciato un giorno come tutti gli altri, perché non è successo ....niente.In cielo – Una (P)parola condivisa

L'abbiamo letta come una notizia, una buona notizia, e abbiamo continuato il nostro tran tran. Almeno io ho fatto così.

Poi la calma quasi indifferente che avevo sentito dentro di me, e che mi aveva stupito, fino al punto di farmi chiedere se ero diventata una fatalista, ha cominciato a sgretolarsi, e nelle sue crepe sono cominciate a entrare tante domande, che penso siano state le domande che tutti si sono fatti.

E' stata rischiata una catastrofe gigantesca, che avrebbe colpito tutta l'Europa, primi tra tutti proprio quelli che combattono questa insensata guerra, e ciò non è ancora motivo per dire basta?

La stoltezza umana non avrà mai fine, questo è certo, e viene da dire che se oggi siamo ancora vivi, forse è perché lassù Qualcuno ci ama.

mercoledì 2 marzo 2022

In nome dei miei

 Io non ho mai visto la guerra, se non in televisione. Ho vissuto il boom economico, vero o falso che sia stato, ho vissuto il dialogo tra i popoli degli Stati Europei, ho vissuto l'inizio dell'Unione Europea, ma più che altro ho vissuto la Libertà, scevra da ogni forma di dittatura. Sono potuta entrare liberamente in altre Nazioni e ho visto cittadini di altre Nazioni entrare liberamente nella mia. Ho potuto esprimere la mia idea e sono andata a votare, con la consapevolezza di avere avuto un diritto regalatomi da uomini e donne che hanno vissuto prima di me. Attraverso il mio Paese ho dato e ricevuto  solidarietà con altri Paesi . Ho visto pensieri diversi e diverse culture scontrarsi e poi cercare il dialogo e l'amalgama per  costruire una crescita più ampia. Ho imparato ad amare la Pace, perché la Pace, che altri hanno costruito mi ha permesso di vivere bene, senza sentirmi oppressa, e senza opprimere altri popoli. Sono arrivata ad oggi, sapendo di aver attraversato un periodo sereno, con la speranza e con l'illusoria certezza che non sarebbe mai finito. E come me, penso, tanti altri hanno creduto la stessa cosa. E di questo ho  ringraziato senza neanche accorgermene quel Dio Universale, che è da sempre dentro di me, e l'ho ringraziato perché dalla bocca di mio nonno che ha fatto la Prima Guerra Mondiale e dai miei genitori che hanno vissuto la Seconda Guerra Mondiale, chi in un modo , chi in un altro, non sono mai venute parole di odio, ma di speranza, di futuro. E fino ad oggi mi sono sentita fortunata, perché non ho vissuto quello che invece hanno dovuto vivere loro.

E le loro guerre io le ho solo attraversate fin da bambina ascoltando i tanti racconti che mi hanno fatto e che sono rimasti indelebilmente dentro di me. 

Così, i miei occhi bambini hanno visto attraverso il racconto sempre pacato di mio nonno le trincee melmose e piene d'acqua sporca di sangue dei ragazzi che stavano morendo senza nessun soccorso che non poteva arrivare se non a notte inoltrata, hanno  rivisto il campo di concentramento dove è stato internato mio padre nello Stalag 7 di Moosburg,un sottocampo di Dachau, per due lunghissimi anni, dal quale è uscito con la salute minata dai patimenti sofferti, ma mai con una parola di odio; ho visto mia madre scappare sotto i bombardamenti che hanno distrutto il suo paese e che hanno provocato tanti morti e tantissimi feriti......e allora non in nome mio, che la guerra l'ho vista solo in televisione e nei film rievocatori e propagandistici , ma in nome dei miei, che le guerre le hanno vissute sulla loro pelle, ora sento di poter aggiungere a pieno diritto la mia voce a tutte quelle persone che oggi si uniscono per chiedere la Pace!

La Pace che sembrava un diritto al quale non facevamo neanche più caso, è la condizione essenziale e necessaria per essere popoli liberi.

Se è vero che i popoli felici sono quelli che non hanno Storia, noi che di Storia già in questo momento ne abbiamo così tanta, speriamo almeno  che i popoli liberi siano costruiti dagli uomini che ci guidano in questi terribili giorni e che lo facciano con intelligenza,  volontà e lungimiranza, per dare a chi soffre in questo momento una  Storia nuova e un futuro migliore.