domenica 30 gennaio 2022

Il Patriota

 

 

Nella tempesta il girasole non si arrende e continua a cercare il sole

 

Era stato auspicato che il nuovo Presidente della Repubblica fosse un patriota, e questo desiderio si è realizzato.

 Ieri sera è stato eletto il Patriota.

Non è stato votato per fare contento il popolo italiano, che sin dalla fine del suo mandato voleva  riavere il suo Presidente, perché  aveva restituito all' Italia quella dignità persa per troppo tempo.  Sarebbe stato troppo bello!

No! Questo risultato si deve all'incapacità politica dimostrata durante i giorni delle votazioni, della quale, anche se lo sospettavamo ormai da molto tempo,ne abbiamo dovuto prendere atto senza se e senza ma. Fortunatamente per noi, se ne sono accorti anche diversi grandi elettori, forse più lungimiranti, magari spinti dai motivi più disparati, per cui il nome di Mattarella è cominciato a venir fuori dapprima in sordina e poi sempre con maggior  insistenza e consistenza.E noi italiani oggi lo abbiamo nuovamente e siamo contenti come i figli che quando vedono il padre vicino a loro, si sentono rassicurati, incoraggiati, pronti ad affrontare il futuro con più energia. Ci è stato fatto un dono che cercheremo di meritare, con lo stesso affetto che gli abbiamo tributato fino ad oggi.


E chi più di lui, di Sergio Mattarella, che si è fatto nuovamente carico di un'Italia politicamente a pezzi, per traghettarla verso lidi più sicuri, può meritare il titolo di Patriota?

Un patriota vero, stanco, ma determinato a fare quanto sta in lui per il bene del suo Paese.

Tanto di cappello a lei,  Signor Presidente, buona strada e che Dio l'aiuti nel suo difficile cammino!



 

 

 

 

 

 

 

 

 

martedì 25 gennaio 2022

Tutti gli uomini delPresidente

C'era una volta Aurora,.......... la Bella Addormentata nel bosco, ma quella era solo una favola.

Oggi la favola è un'altra, molto poco favolosa e purtroppo ben più reale.

Ricomincio daccapo.

C'è oggi Pòlis..... La Bella Addormentata in un bosco, ma questa non è una favola.

Ma come posso io parlare di politica, io che la politica non solo non la digerisco, ma neanche la mastico, proprio perché so che poi mi rimarrà sullo stomaco e mi farà fare brutti sogni di notte?

Eppure anche io ieri, da brava cittadina, e non solo io,  ho seguito la diretta della prima votazione per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, perché ho sentito la necessità di farlo, visto la situazione italiana, che tra pandemia, debito pubblico, green pass,  PNRR e anche la votazione del nuovo Presidente della Repubblica, è abbastanza effervescente. Non che mi aspettassi che il nuovo Presidente fosse eletto alla prima 'Chiama' come si dice in burocratese, ma di sicuro mi aspettavo che perlomeno alcuni giochi politici fossero stati fatti, che ci fossero già delle alleanze, e invece.............

Invece questa prima votazione è stata vissuta molto di più all'esterno dove c'è stato un brusco risveglio e la presa di coscienza da parte dei politici di essere arrivati "alle porte co' sassi" del tutto impreparati e con una strada ancora tutta in salita da percorrere...e anche in fretta. Nella redazione del Tg1, che ha fatto una maratona di sette ore per far avere in diretta tutta la votazione, che  sapevano non avrebbe fatto il Presidente, ma era importante perché del tutto atipica nella nuova gestione pandemica,arrivavano continuamente twitt che documentavano un gran fermento fuori dall'aula di Montecitorio, segno evidente che la Bella Addormentata si era improvvisamente risvegliata ed era tornata nel mondo reale. E per tutto il pomeriggio è stato un continuo riferire di telefonate e di incontri fra le vari tendenze, che cercavano alleanze e proponevano nomi, che logicamente nessuno ha svelato, ma ha fatto intravedere. Si sono alternati continuamente momenti di sollievo ad altri di delusione, finiti in un tramonto nuvoloso di nuvole basse e di nebbia fitta, dove speriamo,gli addetti ai lavori  siano riusciti a tenere in mano il bandolo della matassa per poter continuare a fare il gomitolo delle idee, delle richieste, delle concessioni....e di che altro ancora?   Dopo sette ore, la conduttrice e i giornalisti della diretta erano stremati, gli inviati pure, e anche io che ho seguito da casa tutto l'ambaradan a un certo punto, non ho potuto evitare  di dire al mio cane  "sono un pò stanchina!" con la stessa espressione di Forrest Gump e la stessa barba lunga. Nel frattempo le votazioni continuavano, in un'aula rinnovata in onore della Pandemia. I catafalchi sono stati sostituiti con moderne cabine rosse, ma le urne dette familiarmente insalatiere, sono rimaste, e l'aula doverosamente semivuota sempre per le norme di sicurezza, è sembrata molto più austera di sempre, senza i capannelli che di solito vengono fatti dai grandi elettori. Alcuni parlamentari sembravano intimiditi da questo cordone sanitario e anche spaesati, Molti di loro dopo aver consegnato la scheda,domandavano prima a se stessi guardando in qua e in là "e ora che faccio?", e poi  chiedevano se dovevano rimanere o se ne dovevano andare, facendo poi logicamente la seconda cosa.

Tutto è stato perfetto nell'organizzazione, e tanto di cappello, perché credo non sia stato facile per niente, specialmente organizzare anche il Drive in esterno, dove dovevano votare obbligatoriamente anche i positivi al Covid e i Novax solo se in possesso di un tampone. Chi non l'aveva è stato respinto.

A votazione finita le schede sono state riunite, solo dopo aver sanificato quelle positive con gli UVA, ed è cominciato il conteggio, dove la scheda bianca è stata con un bel pò di ironia,  eletta Presidente perché ha raggiunto proprio la maggioranza dei voti richiesti, né uno più, né uno meno,  per diventare Presidente.

Dopo questa cronaca, fatta da una cittadina inesperta, come ho già anticipato, però mi ci scappa anche qualche considerazione da semplice persona. Piccola, per carità, ma talmente istintiva che non posso fare a meno di dirla.

Si sente parlare dell'elezione del nuovo Presidente quasi da un anno. Tutti i politici sono stati intervistati una, due, tre, ......dieci, venti volte, hanno partecipato ai dibattiti in televisione, si sono  fatti i complimenti al vetriolo, e la parola "IO" è quella che è stata usata più volte. Solo un piccolo partito, mi è stato detto ha usato "NOI" ....insomma hanno tutti parlato come se avessero già costruito una bella impalcatura e mancasse solo di andare a votare. E noi "popol bruto" non potendo fare niente,visto che in Italia il Presidente viene eletto dal Parlamento e non dal popolo,  abbiamo continuato a fare le nostre, in attesa di poter tornare a votare.

Eppure, proprio ieri, nell'organizzazione pratica dell'Evento, che garantisse sicurezza e tranquillità a tutti, l'Italia è stata insuperabile, come del resto lo è in tante altre cose. E allora viene da chiedersi "Perché?" 

Perché  un evento  così importante, il più importante della nostra Costituzione, che dovrebbe essere pensato, preparato, perfezionato, mesi e mesi prima, visto che è noto che la carica di Presidente della Repubblica è un settennio, e dovrebbe essere fatto con serietà, impegno...... perché, ripeto, ci si deve accontentare di compromessi, di arrangiamenti fatti all'ultimo minuto, visto che gli Italiani, e anche i parlamentari sono italiani, hanno non solo l'intelligenza, ma anche l'arguzia e la capacità di guardare lontano?

Oggi ci dicono verrà presentata la "rosa" di coloro che potrebbero essere eletti.

Per me il richiamo a Il nome della Rosa di Umberto Eco è stato fortissimo. 

 

 stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus

(di  difficile e multiforme interpretazione)

 

Quello che invece è di facile interpretazione è che gli  Italiani, che ci rappresentano, sono le donne e gli uomini che in questo momento diventano "tutti gli uomini del Presidente", quelli che lo eleggeranno. Un compito e un onore che vanno usati bene, perché solo a pochi sono concessi.

sabato 1 gennaio 2022

La vita è meravigliosa

 

Che Capodanno strano è stato questo. Più o meno una giornata normale che doveva vestirsi a festa, più per usanza che convinzione. Fino a due ore fa.

Sono stata tentata per tutto il giorno di decidere di festeggiarlo in un altra data, proprio come avevo fatto una volta con un mio compleanno non riuscito. Fu in quell'occasione che presi a prestito, anche quella volta Alice nel paese delle meraviglie e decisi che avrei festeggiato un noncompleanno, in data da destinarsi, quando avessi trovato il giorno proprio adatto a me. Quel giorno arrivò e tutto andò benissimo.

Del resto come potevo accettare un Capodanno così anonimo, senza un'emozione, senza qualcosa che mi facesse andare  col pensiero ai giorni a venire, per cercare dentro di me di fare progetti per il futuro? Sarebbero stati solo sogni e magari niente si sarebbe avverato? Non importava, non è mai importato in tutti i Capodanni della mia vita, a me è sempre bastato sognare e pensare che qualcosa nell'arco di trecentosessantacinque giorni avrebbe potuto prendere forma, uscire dal sogno e diventare realtà.

Ma oggi non era possibile e la noiosa quotidianità incombeva sul mio umore rendendolo di quel colore grigio topo che lo rendeva insopportabile.

Alle nove di sera ormai avevo deciso che per me questo non era Capodanno, gli altri facessero come volevano, io il mio l'avrei festeggiato in altro giorno, anche da sola, che importanza aveva?

Invece dopo pochi minuti si è materializzata mia figlia che aveva qualcosa in mano e mi ha detto: "Vuoi vedere La vita è meravigliosa?" Tra l'altro questo CD insieme a Piccole Donne era stato il suo regalo di Natale.

4 Film di Natale o quasi, per le vostre pigre serate invernaliHo annuito, subito rasserenata e quando le prime immagini in bianco e nero sono apparse sullo schermo, la mia stanza si è riempita di colore. Sembra impossibile vero? Ma è proprio così. Avrò visto questo film non so quante volte, ho perso il conto, ma ogni volta che lo guardo per me è come se fosse la prima volta. Fa scaturire in me tante sensazioni, tutte positive, mi fa vedere come io vorrei che fosse la vita, anche se so che è solo una favola, mi insegna ad apprezzare quello che ho, e che nei miei momenti bui non riesco più a vedere, mi fa capire che la vita è un dono, che non bisogna mai arrendersi,che bisogna sempre continuare a lottare, a progettare, a sognare,  perché in definitiva la vita è meravigliosa.

Questo è il mio Capodanno, che sto vivendo anche ora, mentre scrivo, e sento che la pace e la serenità sono scese dentro di me. Questo è il Capodanno che vorrei che tutti avessero, e non mi  importa niente di pranzi, veglioni, fuochi d'artificio. 

Verranno giorni belli e giorni meno belli in questo nuovo anno che è appena cominciato, che sarà come  ogni altro anno, che avrà le sue cime tempestose, il suo buio oltre la siepe e la sua  quiete dopo la tempesta. Sarà vita,solo semplicemente vita, ma sempre meravigliosa.