giovedì 9 maggio 2013

Scrivere il futuro

Non sono mai stata una persona che desidera soldi, vestiti, oggetti di lusso, vacanze costose. I miei desideri immediati, sono sempre stati pochi, semplici e di facile realizzazione. Tutti fuorché uno. Anch'io ho sempre avuto un sogno nel cassetto, un desiderio grande, ambizioso e ben preciso.
Mi piacerebbe scrivere il futuro. Non leggere, ma scrivere e non scrivere per caso, come capita molte volte,ma proprio in virtù di un'intelligenza e di una creatività che ha qualcosa di nuovo da dire e da dare. La mia intelligenza.  Non è un sogno di ora....anzi! Ormai non è quasi più neanche più un sogno, perché purtroppo la mia vita è scorsa in maniera anonima e per lunghi periodi anche coercizzata..............ma insomma, nel profondo c'è...c'è ancora.
Fin da piccola mentre gli altri sognavano giocattoli e divertimenti io sognavo di poter scoprire qualcosa di nuovo o per lo meno inventare qualcosa di nuovo. Dice che anche il mio babbo fosse così, e a quello che so io, se ne è andato col suo sogno nel cassetto..............insomma nel mio caso pare che sia una questione ereditaria! Crescendo, i sogni dei miei coetanei diventavano di altro genere, ma io continuavo a desiderare di poter scrivere una pagina di futuro.  E così fino ad oggi e accorgersi che invece non sono stata capace neanche di inventare una salsa come la besciamella , che deve la sua notorietrà al marchese Louis de Bechamel, o forse viceversa, .....non è una cosa confortante per chi ha sempre aspirato a scrivere il futuro.
La questione è che anche se so fare diverse cosette, non ne so fare una in maniera completa.
Dipingo, è vero, ma solo abbastanza bene. Scrivo, è vero, ma solo in maniera passabile. Cucino ,è vero, ma in maniera sommaria e arbitraria, ho una buona dose di fantasia, è vero, ma insufficiente evidentemente per 
acchiappare il mio sogno e renderlo realtà. 
Insomma, sono proprio una frana! E mi sa tanto che dovrò contentarmi di leggere il futuro scritto dagli altri, che è una cosa bella ed entusiasmante anche quella, ma non proprio come farlo in prima persona. Però anche mentre scrivo questa rassegnata ammissione sento che dentro di me non demordo. Chissà! Forse domani..............

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