La pizza non poteva attendere e così mi sono messa a prepararla, con uno spirito tutto particolare: mi sembrava di preparare una cena per festeggiare chi non sarebbe stato con noi fisicamente, ma con lo spirito senz'altro. Laurea e pizza vanno a braccetto insieme, specialmente se accanto c'è anche la coca cola e una nipoina che parla italiano, è vero, ma con un accento decisamente americano, mentre l'altro nipotino, appena più grande con la sua calata decisamente toscana, riequilibrava il tutto. Ero in Italia o ero negli Stati Uniti? Mi sembrava che fossero scomparsi tutti i confini e che il grande oceano fosse ridotto a una misera pozzanghera che potevo attraversare a mio piacimento, mentre facevo la spola dalla cucina al discorso di Obama, del quale non capivo un'acca, ma che comunque mi piaceva lo stesso.A un certo punto mia madre mi ha chiamato: "Ha finito di parlare!" quello era il segnale che mi doveva dare....e invece anche in America sono come in Italia......fanno vedere i grandi e gli altri ce li dobbiamo immaginare, per cui siamo rimaste con un palmo di naso. Fortunatamente poi è arrivato un filmino, girato in proprio, naturalmente, dove ho potuto levarmi la soddisfazione di vedere il mio figliolo toscano vestito con i colori degli States.
La pizza era decisamente buona, per non parlare delle ciaccine fritte che abbiamo mangiato con stracchino e gorgonzola alla sua salute.........e anche a quella di Obama. Per non parlare della Sacher Torte, che essendo viennese non c'entra niente né con l'Italia né con gli USA, ma tanto io avevo già deciso che per quella sera sarei stata cittadina del mondo.........
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