giovedì 2 maggio 2013

Bene, grazie!

La mia mamma mi ha sempre detto che fin da quando ho imparato a parlare, se qualcuno mi chiedeva come stavo io imperturbabile rispondevo "Bene, grazie!" anche se avevo la febbre a quaranta. 
Non ho perso l'abitudine neanche ora che ho imparato a parlare ormai da un bel pezzo e che di bischerate ne ho dette tante. 
Posso essere triste, posso sentirmi sfuggire il terreno sotto i piedi, posso stare raccogliendo i cocci della mia vita, posso.....................................................fare qualsiasi cosa, ma se qualcuno in quel momento mi chiede come sto io continuo a rispondere "Bene grazie!".
Forse il mio è un tentativo di esorcizzare la sfiga, che è sempre stata così presente nella mia vita, forse un tentativo ancora più ampio di aggirare il destino, forse è semplicemente una tensione all'ottimismo, forse ancora più semplicemente è una preghiera rivolta al cielo con il seguente discorsetto sottinteso"Guarda io dico che va bene, perché ti ringrazio che sono qui, che ho avuto il dono della vita.....ma tu mettici qualche volta una manina affinché questo "Bene, grazie" non sia sempre una bugia.........."
E devo dire che qualche volta quello lassù mi ha ascoltato e la manina ce l'ha messa veramente per cui ci sono stati anche dei "Bene, grazie" che erano proprio veri e molto sinceri.
E siamo a oggi e oggi piove, per cui lo spirito è soggetto alla malinconia quasi cortituzionalmente. Quando capitano mattine così autunnali in un contesto primaverile in cui tutto dovrebbe parlare di rinascita, di colore, di profumo, senti che qualcosa non va per il verso giusto. E quando questa mattinata capita in un periodo che per te non è tento bello, è normale che lo spirito si afflosci e che tu ti senta fregato anche dalla primavera e dalla speranza che porta con sé. Tutti si sentirebbero così e sarebbe normale....tutti ma non io.                                 
Primo, perché a me queste mattinate piacciono tantissimo, mi infondono dolcezza, mi trasmettono quel tepore che si sente sotto le coperte..........come se la primavera che è sotto una coltre di nuvole, mi riscaldasse senza aggredirmi; secondo perché il mio "Bene, grazie" riassume in due parole quell'aforisma che lessi per la prima volta tanti anni fa e che feci mio:"Bello il girasole che nonostante ogni tempesta continua caparbiamente a girarsi verso il sole!". 
E mi accorgo che non solo vado comunque incontro alla vita, ma che ci vado con immutata speranza e più che altro mi accorgo che se un giorno ho scritto che per me gli aforiasmi sono i Bignami dell'esperienza, sono riuscita anche a sintetizzare un aforisma in due parole e quindi a fare il Bignami di un Bignami. Ragazzi! Questo è un motivo per essere contenti per il resto della giornata, se non viene niente di meglio naturalmente..............

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