Eravamo andati a cena in un paesino a pochi chilometri da qui. Una cenetta improvvisata tra quattro amici, e all'ultimo momento invece di salutarci avevamo detto"Perché non andiamo a mangiare qualcosa insieme?.....Conosco un posticino!......." E là! Eravamo partiti, avevamo cenato, avevamo parlato di tante cose, ricordato un sacco di episodi accaduti, fatto nuovi progetti...... una cena tranquilla insomma, terminata in breve tempo.
Poi eravamo risaliti in macchina per tornare a casa.
La serata! Non ricordo bene in che periodo fosse, ma ho ancora davanti a me l'immagine di quella sera. Cielo stupendo pieno di stelle, aria tiepida e lo scenario incantevole della valle pieno di mille luci di vita. Noi continuavamo a parlare , a ricordare, a ridere, a stare bene insieme.
Fu allora che dalla radio, che fino a quel momento aveva suonato una musica soft, scaturì un'arietta ritmata che induceva a muovere le gambe, cosa, che indipendentemente l'uno dall'altro cominciammo a fare, battendo i piedi prima leggermente, poi sempre più forte.
Non ci fu niente da fare. La macchina si fermò come per magia, le portiere si aprirono e la nostra danza continuò sulla strada, girando ritmicamente intorno alla nostra vettura dalla quale l'orchestra continuava a suonare. Alla fine anche il più serio di noi, il più restio, quello che non si lasciava mai andare, non resistette e si aggiunse alla nostra danza tribale.
Dalle vetture che passavano, scorgevamo sguardi stupiti, ma anche divertiti, e noi incuranti di tutti continuavamo il nostro carosello intorno alla macchina sentendoci liberi, leggeri, fuori per un attimo dai soliti schemi della vita di tutti i giorni.
Ricordo ancora e credo ricorderò sempre, quell'attimo di rumorosa pace interiore, fatta di niente e al tempo stesso così completa, così appagante!
Non ci vuole molto per essere felici, basta solo essere disposti a farsi catturare dalla felicità delle piccole cose.
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