mercoledì 31 ottobre 2012

Il piede sbagliato

Vi è mai capitato di svegliarvi, e di accorgervi che la vostra testa è vuota? Nente voglia di pensare niente voglia di fare, niente voglia di mettersi in cammino, niente voglia di parlare, ..............................Questi sintomi riconducono tutti a una breve citazione che mi è venuta in mente ora ora: "Se ti alzi con il piede sbagliato, torna a letto e quando ti rialzi fallo con quello giusto!" Questa però è una massima che non fa una piega,  per carità, ma abbastanza riduttiva perché a letto ci può tornare solo chi può farlo e io guarda caso sono invece tra quelli che non lo possono fare.
"Ora mi passa!" mi sono detta e sono andata a farmi il caffé, contando sul suo effetto.....macché. Questa strana apatia è rimasta dentro di me e anche quando mi sono messa davanti al computer , per scrivere qualcosa che per me è diventato un esercizio molto importante, ho sentito che le idee che erano dentro di me non volevano materializzarsi, ma restavano inchiodate e cristallizzate sulla mia corteccia cerebrale. 
Mai andare contro segnali così forti! Che mi dicono che oggi non è giornata!!!
Allora, senza andare a trovare per forza qualcosa di cui parlare per dare il benvenuto a questa nuova giornata, prenderò al balzo l'occasione che mi sono data da me quattro righi sopra.
Quanto è diventato importante per me scrivere in questo blog!
Lo è davvero e non perché io sia una di quelle persone che non hanno niente da fare e quindi devono impegnare il loro tempo in qualche cosa che le distragga. Le mie giornate sono strapiene, di lavoro, di interessi  familiari e sociali, di interessi culturali, di hooby, di letture. Molte volte anzi mi dico che il giorno è troppo corto. No, non è questo, ma qualcos'altro che mi spinge a scrivere, a svuotarmi, nei limiti della buona educazione e di una riservatezza che mi è congeniale, a parlare di me, delle mie esperienze, a cercare il contatto con gli altri, continuando a restare il tipo solitario che sono. Forse posso farlo capire attraverso queste parole......


 
 
Perché ho scelto di raccontarmi? Ma semplicemente perché questo racconto libero è intriso di amore, anche quando l'amore sembra che non ci sia e il suo posto sia stato occupato da uno sconosciuto neanche tanto simpatico. E' un amore che senz'altro si esprime in mille sfumature ognuna delle quali va a formare un tassello del mosaico della mia vita. La mia vita, fatta inizialmente di tanta teoria, che potrei chiamare ideali, alla fine si è risolta con la pratica del vivere quotidiano.
Teoria e pratica comunque non mi hanno fatto capire neanche un po' a che punto sono del mio cammino, perché ad ogni curva il paesaggio cambia e io mi ritrovo sempre davanti a scenari imprevedibili che alcune volte mi annichiliscono, altre mi amareggiano in sommo grado altri ancora per fortuna mi fanno sognare cose nuove.
Questa mia vita mi ha dato tanto anche se io non me ne sono accorta fino a non molto tempo fa e allora vorrei restituire un po' di quell'amore che l'ha pervasa anche alle persone che mi sono care ma non solo a quelle, anche alle persone che conosco ma non solo a quelle, anche alle persone che attraversano la mia strada ma non solo a quelle, anche alle persone che mi sono sconosciute ma non solo a quelle, anche alle persone che detesto cordialmente ma non solo a quelle
.............
un momento!!!
forse se dicevo a tutto il mondo facevo prima?
(Tratto da -That's amore)


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