Caro Peter Pan,
l'ultima volta ci siamo lasciati con la
promessa di risentirci e continuare la nostra conversazione
sull''Isola che non c'è. Ricordi? Alla fine della mia lettera ti ho
scritto "Credo che i nostri occhi abbiano molto a che vedere con
la nostra isola". Non è che da allora il mio pensiero sia stato
impegnato in questa riflessione, ma qualche volta ci ho pensato e mi
sono domandata del perché di quelle righe frettolose, scritte dopo
una lettera abbastanza esauriente, o così almeno credevo. Parole che
mi sono uscite così, quasi mio malgrado, facendomi rimettere tutto
in discussione, non permettendomi di dare niente per scontato e per
di più facendomi capire che nessuno di noi ha la verità in tasca,
specialmente nel momento in cui crede di avercela per davvero. E
allora eccomi punto e a capo.
Perché gli occhi? Cosa c'entrano gli
occhi in tutto questo? Francamente non lo so, ma sento fortemente che
invece svolgono un ruolo fondamentale in questa nostra ricerca di
un'isola sperduta chissà dove, alla quale aneliamo senza sapere
perché e che non riusciamo mai a trovare completamente. Io sono
sempre sicura che l'isola siamo noi, ma è il cuore dell'isola che
ancora mi manca, la finalità dell'isola che non riesco ancora a
capire. Mi manca insomma la parte più importante e chssà perché mi
sono venuti in mente gli occhi.
Allora mi sono messa a pensare ai tuoi
occhi Peter, almeno a come li ricordo, perché molte volte la
lontananza fa strani scherzi e ci sembra di vedere cose che invece
non ci sono, quindi se sbaglio mi correggerai nella tua prossima
lettera.
Penso ai tuoi occhi , dicevo, e
continuo a ricordarli sognanti, a tratti scintillanti, a tratti
svuotati di tutto, e comunque sempre occhi di bambino, che non hanno
perso la loro capacità di stupirsi di nuove cose, di nuove
emozioni, nutrendosi allo stesso tempo di ricordi.
Guardo i miei occhi,a volte
disincantati, indagatori, a volte trasparenti, a volte tempestosi,
cattivi, rassegnati, sconfitti. Cosa mi dicono i nostri occhi e gli
occhi delle persone che incontro giornalmente sulla mia strada? Cosa
mi dicono gli sguardi che si incontrano magari per un attimo e poi si
perdono dietro l'ombra delle ciglia, guardiane dei nostri segreti più
intimi?
Gli occhi, si sa, sono tanti laghetti
nei quali si specchia l'anima. Ormai è una frase scontata, una frase
fatta, ma una frase vera.
Ma se tu guardi un pò più
attentamente ti accorgerai che non si tratta di laghi, ma di mari
profondi, di oceani grandiosi che si aprono su abissi insondabili.
Ti sei mai reso conto di avvertire a
volte un senso di inspiegabile disagio quando parli con una persona?
Lei è lì e pala con te, ma se guardi
bene dentro i suoi occhi ti accorgerai che il suo corpo è lì, ma
lei sta solcando il suo mare, forse alla ricerca della sua isola, del
suo mondo, dei suoi sogni. Sogni, sì. O anche ricordi. Sogni di
giorni belli, pieni di sole, di braccia spalancate al vento, per
farsi sollevare e trasportare sulla brezza delle emozioni, dei
sentimenti, del sentirsi liberi e buoni e senza difese. Sogni
appunto!
E poi ricordi!
Sprazzi di immagini che parlano di
giorni passati, che non ci sono più e per quanto ci sforziamo di
ritrovare, saranno sempre più lontani da noi,anche se possono
lasciare una dolce malinconia, come il sogno di una notte di
mezz'estate, destinato a perdersi tra le stelle, ma che ti lascia
qualcosa che ti accompagnerà sempre.
Vita vissuta,ma la vita è fatta di
tanti giorni e ognuno di essi non credi potrebbe essere la nostra
isola veso la quale ogni tanto andiamo per ritrovare noi stessi, le
nostre radici, la parte più importante di noi, quella che non
vogliamo sciupare e che quindi affidiamo a quel mare che è dentro i
nostri occhi? In quel mare dove il cuore è il suo abisso più
profondo e più segreto?
Oddio Peter, non ho più fiato da
quanto ho detto in fretta questa cosa che temevo sfuggisse nel
momento stessoin cui la pensavo!
Ti prego leggila anche te tutta di
corsa, senza riprendere fiato,perché allora capirai perché ora non
mi stupisco più delle parole di un tuo amico che dice di aver
trovato la mia lettera in una bottiglia verde che galleggiava nel
mare! Chissà quante altre ce ne sono nel mare che è dietro i nostri
occhi, un mare in cui galleggiano centinaia di bottiglie nelle quali
sono racchiusi i nostri sogni, le nostre speranze, i nostri muti
s.o.s che nella nostra vita frettolosa nessuno mai raccoglie.
Chissà!
Forse lì, sulla spiaggia di quel mare
ci sarà sempre qualcuno che un giorno aprirà una bottiglia verde,
sfilerà il messaggio che c'è scritto e dopo averlo letto si sentirà
un pò meno solo, o un pò più forte, o dirà che la vita è bella
perché ancora esistono persone che credono nelle favole e non si
arrendono a quelle che le favole non le vedono più.
Ora, ti dico sinceramente, mi è venuta
una gran voglia di andare in riva a quel mare che si vede solo dietro
gli occhi della gente! Mi metterò seduta su quella spiaggia e
aspetterò paziente che qualche bottiglia verde, magari una sola
trasportata da un'onda un pò più impetuosa, alla quale non si
possono porre barriere, arrivi fino a me.
Allora anch'io aprirò quella bottiglia
e leggendo il suo contenuto, imparerò a conoscere meglio l'Uomo.
Questo messaggio mi parlerà comunque di vita, di qualcosa che va
oltre la vita, mi parlerà di amore, di dolore,di delusione, di
speranza, di rabbia, di coraggio, di Dio. Avrò anch'io tanto da
imparare e forse ancora qualcosa da dare.
Quanto durerà la mia attesa?
Settimane? Mesi? Anni? Non lo so amico mio, ma so che resterò in
silenzio ad aspettare, a meno che tu, o qualcuno dei tuoi amici, dei
nostri amici, dopo aver letto il messaggio di una delle tante
bottiglie verdi disseminate sul nostro mare, sentendo il bisogno di
raccontare qualcosa, mi faccia rientrare in gioco.
Il cuore! Questo nostro cuore, che
come un talismano è nascosto nelle profondità del mare che è
dietro i nostri occhi, ecco cos'è l'isola che non c'è.
E dal cuore all'amore il passo è meno
che breve, perché sono la stessa cosa, e su questa cosa che muove il
mondo e le altre stelle, quando avrò qualcosa da dire che valga la
pena di essere detta, ti scriverò.
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