lunedì 8 ottobre 2012

Dell'importanza della ciaccina

Ieri è stata una giornata particolare. Praticamente dalle otto fino alle tredici ho impastato e fritto ciaccine......alla fine mi sentivo anch'io una di quelle amabili donzelle (come vengono anche chiamate queste piccole semplici squisitezze) che poi sono finite sui tavoli delle persone che sono intervenute al pranzo della 'solidarietà'. Né mi sono lamentata di questo. E' stata una mia scelta quella di lavorare in solitudine, in un'altra cucina, per una mattinata intera. E non me ne sono certo pentita, perché quella che è cominciata come una giornata di lavoro è diventata invece un lungo momento di riflessione e di introspezione. 
Io amo la solitudine, specialmenti in particolari momenti della mia vita, ma credo che nessuno disdegni qualche ora con la sola compagnia di se stesso. In linguaggio scout si dice che facciamo 'deserto' e in questo deserto facciamo il punto della situazione della nostra vita. Niente di trascendentale , per carità! Non è che si entra nel deserto con una frusta per darcela sulle gambe e mentre ce le suoniamo di santa ragione ci diciamo anche 'non ci ho capito niente nella mia vita.....sono proprio un imbecille....ho buttato via tempo meraviglioso..'.ed altre amenità del genere. Nossignori! Quando si entra in un deserto qualsiasi, anche se è un desereto di ciaccine, ci si entra con lo spirito giusto, che è quello della curiosità benevola verso se stessi che poi ci fa dire "Ma guarda quanto sono stato fesso! Avrei potuto fare questo e questo e quest'altro....e invece ho fatto quello, quello e quell'altro!" E andando avanti, mentre si mangia una ciaccina appena uscita dalla padella, calda e croccante sempre con tanta benevola condiscendenza verso noi stessi ci si domanda: "E ora come potrei fare per fare tutto ciò che non ho fatto? Quanto tempo mi rimane ancora per dare il vero senso alla mia vita? E più che altro qual'è il vero senso della mia vita?"
E allora dopo queste ore di profonda  meditazione si estrapola un nuovo teorema. E' strano che certi teoremi nascano così rapidamente, mentre per altri ci vogliono tempi lunghissimi....ma tant'è. In onore della' Teoria dei Quanti', il mio nuovo teorema si è chiamato immediatamente 'Teoria dei Questi' dove i Questi sono particelle infenitesimali che hanno il compito non tanto di distruggere i Quelli, che ormai ci sono e fanno parte del nostro vissuto, quanto di renderli inoffensivi.
E quando, andando più a fondo nel pensiero, ben nutrito dalle mie ciaccine, che ogni tanto, quasi indipendentemente da me, mi saltavano in bocca, sono riuscita a capire che cos'erano i Questi che io volevo, ho sintetizzato il tutto ed è venuto fuori un enunciato brevissimo: "La vita semplice".
"Bella forza!" Mi dirà qualcuno...con ragione. La vita semplice ci è sempre stata strombazzata da tutte le parti, ma mi va di rispondere che  un conto è sentirla dire, così tanto per dire e sentire qualcosa, un conto è capire che è proprio quello che vuoi, perché ti sei reso conto che quella felicità che cerchi, non è negli onori, nel successo, nella ricchezza, o forse più semplicemente ti sei rassegnato, perché facendo il punto della situazione ti accorgi che onori non ne hai, successo tantomeno e di ricchezza non se ne parla manco per niente. Allora ti dici che forse vale la pena considerare che la vita è anche altro e che la vita semplice alla fine ti può dare oltre che un'indigestione da ciaccine, anche delle belle soddisfazioni, perché te la fa considerare senza onori, gloria, ricchezza, successo, ma con una bella carica di ironia verso te stesso e il resto del mondo e forse è per questo, che arrivata a questo punto della mia riflessione, alla persona che era venuta a chiedermi un foglio di carta e un pennarello per scriverci 'tavolo riservato alle autorità civili ed ecclesiastiche' gli ho riso in faccia e gli ho detto"Ma sei impazzito? Questo è il pranzo della solidarietà e a questo pranzo sindaco, assessori, vescovo, preti si siedono tutti insieme all'altra gente....si mischiano, parlano con tutti invece che solo tra di sé......e sennò che solidarietà è, me lo dici? Se si comincia fin dalle ciaccine a mettere divisori e paletti?" e l'altro che poi era un assessore, prima mi ha guardato interdetto ma poi mi ha risposto  "hai ragione, la penso proprio come te" e invece del foglio se ne andato via con una ciaccina.....e sicuramente ci ha guadagnato!!!!!

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