mercoledì 3 ottobre 2012

Ai ragazzi di ieri

Ho appena terminato di rileggere la poesia di Rocco e ora sono qui, davanti alla pagina bianca, in attesa che il pensiero mi invii le immagini che attendo...............................
Eccole! Sono qui.....E' qui il grande orizzonte di una giornata qualsiasi del mondo, un orizzonte ancora vuoto fatto di cielo e di terra. Ma poi.....è bastato un battito di ciglia e il lasciarsi andare completamente alle emozioni ....ed eccoli, stanno arrivando, da tutte le parti. 
rSono i ragazzi di ieri, e sono tanti. In prima fila tre bambini,....i miei bambini, come erano tanti anni fa, con i loro perché, le loro risate, le tante
 domande e la gioia della vita......e poi gli altri.....C'è chi arriva da solo, chi in gruppo e tutti si fermano insieme, come davanti a un palcoscenico aspettando qualcosa che deve cominciare. Sono tutti lì i ragazzi di allora ma, evidentemente c'è dell'altro, perché continuano ad arrivare altri ragazzi e sono tanti e li guardo meravigliata non riuscendo a credere ai miei occhi....ecco Garrone e il muratorino! C'è Giulio, il piccolo scrivano fiorentino........e poi più in là, quasi in delegazione arrivano i ragazzi della via Pal, e subito dopo quattro piccole donne, mentre in lontananza si sta delineando la figura disarticolata di Pinocchio.
 Capisco che anche loro sono tutti i miei ragazzi di ieri, perché anche i ragazzi che vengono dai libri, fanno parte della mia vita e hanno contribuito a fare di me ciò che sono oggi............Ragazzi di ieri che per me saranno sempre ragazzi di oggi.

Intanto, un brusio mi risveglia dalla mia fantasticheria, e riaprendo gli occhi vedo Pinocchio che dopo aver raggiunto gli altri, passa tra di loro e continuando sale su quello che è davvero un palcoscnico. E' il palcoscenico della vita e lì lui continuerà a recitare la rappresentazione del nostro vivere, nel quale tra le tante cose negative c'è anche questa cosa bellissima che è l'amicizia.
 

Tanti anni fa
Ho aperto le porte del cuore
Ai ragazzi
Non sapendo cosa avrei trovato
E ho scoperto un linguaggio comune
Senza tante parole
Ma ricco di emozioni
E la voglia di condividere
Il bello, il buono, l’amicizia
E i confini si sono ravvicinati
Ho trovato porte aperte
Anch’io
E la buona volontà
Di trovare insieme
Le cose che possono accumunarci
Noi così lontani e così vicini
Che le parole diventano superflue
E lasciano il campo alle immagini
Ai ricordi
Continuiamo a sognare
Davanti al tramonto dello stesso sole
E a renderci partecipi delle stesse emozioni
Questo basta per scaldarci il cuore
Perché se vogliamo essere vicini col pensiero
Io penso che lo siamo già
Perché siamo stretti in un grande abbraccio
Grazie ragazzi
Per essere così vicini
E così presenti

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