Antoni Gaudi
Io con Gaudi ho fatto la stessa cosa che a suo tempo feci con p. Pio............. e cioè sono passata a cambiare completamente opinione. Avevo una profonda avversione per p. Pio, che mi era decisamente antipatico, poi un giorno improvvisamente quest'uomo entrò nella mia vita e da allora non ne è più uscito e nei miei momenti di ansia, di solitudine, di abbattimento,mi rivolgo a lui sentendolo vicino a me come un amico, ma un amico vero, l'amico che mi striglia a dovere, non mi compatisce, ma mi esorta sempre ad aver fiducia.
Per Gaudi era un altro tipo di avversione.......un'avversione artistica ecco, potrei chiamarla così! Poi un giorno mi capitò tra le mani una rivista fatta molto bene, con un servizio fotografico sulla 'Sagrada Familia' accurato fin nei minimi particolari e fu come se mi si fosse spalancato un abisso davanti agli occhi. Entrai in quell'abisso e non ne sono più uscita e da allora Gaudi continua a rivelarmi il suo pensiero in ciascuna delle sue opere e fa volare il mio spirito.
Ed è così che quando ho trovato questo suo aforisma che ho appena trascritto, l'ho fato subito mio, perché in tre parole ha detto quello che è il succo della mia vita.
In effetti nella mia vita non ho tantissime certezze, solo tre, ma sono fortissime, inossidabili presenze in ogni giorno della mia esistenza: i miei Figli, la mia Patria, il mio Dio. I Figli e la Patria sono due linee rette, la linea curva è Dio.........e siccome non posso fare a meno di visualizare il mio pensiero, lo porto in un quadro sul quale dipingo un binario che scompare all'orizzonte sovrastato da un arcob.aleno.
BALI |
La mia Patria, per me è stata sempre importante, indispensabile, insostituibile, anche nel lungo periodo in cui l'amore per il proprio Paese, non andava più di moda ed era deriso. Anche questa è una linea retta, che mi ha portato ad amare anche con dolore molte volte questa mia Patria così bistrattata, derisa, umiliata. Ma è la mia Patria e guai a chi me la tocca!
Il mio Dio.....presenza indispensabile nella mia vita, linea curva che mi abbraccia e nella quale vado a rifugiarmi nei miei momenti importanti, non solo quelli brutti, ma anche i pochi belli, veramente belli che ho avuto. Non potrei stare senza quell'arcobaleno che mi da speranza, mi mette voglia di andarlo a toccare e anche se molte volte, ci discuto, mi arrabbio, e come i bambini gli dico che non parlerò mai più con lui, non è vero niente e anzi....io sono molto credente, poco osservante, per nulla bigotta. Ma così io e il mio Dio ci intendiamo a meraviglia e guai a chi me lo tocca!
La cosa strana è che io stamani avrei voluto scrivere tutt'altra cosa........e invece così va la vita....mi sono ritrovata a parlare di geometria.........io, proprio io, che non ho mai avuto la pazienza di usare righe, squadre e compassi!!
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