"E fu sera e fu mattina......ma tra loro c'era il Tempo "
da Piccoli Pensieri di Kind Butterfly
Io l'ho scritto e ci credo anche a quello che ho scritto, ma mica mi riesce di spiegare bene il perché.
Comunque come tutto quello che scrivo, anche questo brevissimo aforisma nasce da una mia esperienza sensoriale. Un'esperienza che si ripete ad ogni mio risveglio, un'esperienza programmata, senza un preciso motivo, ma alla quale oggi rinuncerei malvolentieri.
Tutto cominciò quando decisi che la mattina avrei messo la sveglia alle sei, per alzarmi e andare a fare una passeggiata. Le prime mattine funzionò davvero così, ma dopo un pò le sei divennero le sei e un quarto e poi le sei e mezzo e poi.........la sveglia comunque rimase sempre programmata per le sei e dopo anni questo rituale mi è piaciuto e piano piano mi ha condotto alla scoperta di una dimensione nuova del tempo, un momento sospeso della durata di un ora....o di una vita?, nel quale in uno stato di dormiveglia, vedo passare davanti a me i miei ricordi, le mie esperienze, il mio vissuto, mentre io mi cullo nel mare di un nulla che però non mi fa paura. So che non è un sogno, so che non è realtà, so che è lasciare la mente libera di andare verso dove vuole lei, senza porle freni né condizioni, mentre da lontano cominciano ad arrivare i primi input della giornata che sta per cominciare. .........lentamente, senza ansia, senza farmi balzare sul letto e dire "Oddio! Oggi devo fare questo...ho da pagare quest'altro...!" La sera e la mattina si incontrano in questo mare...o è una morbida nuvola di ovatta? Nera però....perché nel Tempo di mezzo non ci sono colori e tuttto è silenzio, anche quando dentro di me sento parole che vengono da lontano e altre che cominciano a chiamarmi verso il futuro prossimo venturo. E' solo pace nel Tempo di mezzo, e anche gli episodi più dolorosi che inevitabilmente riaffiorano come monoliti di ingombrante presenza, .....sono pace che lentamente si dissolve nel rumore che alla fine giunge inevitabilmente a ricordarmi che un altro giorno è cominciato, tutto da vivere e proprio in virtù di questa esperienza che non so se mi sono costruita con le mie mani, o mi è stata regalata dal destino mi alzo con la voglia di andare incontro ad ogni mio nuovo giorno con serenità e ottimismo. Poi le cose andranno chissà come e forse a sera sarò arrabbiata, delusa, stanca, ma quel primo momento in cui esco dal Tempo di mezzo e appoggio i piedi in terra, è solo autentica, piccolissima, sincera gioia per il nuovo giorno che mi è stato regalato.
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