giovedì 10 ottobre 2013

Il Ponte

Ci ho pensato ieri, per tutto il pomeriggio e continuo a pensarci anche stamani....al fatto strano che noto dentro di me da un pò di tempo e al quale non riesco a dare una spiegazione logica.
 Il fattaccio è che dentro di me continuo a sentirmi una ragazza di vent'anni e le mie idee, il più delle volte prudentemente non confessate a nessuno, a rischio di sentirmi dire che ho un principio di Alzheimer, sono rivoluzionarie, contestatrici, innovative, piene di freschezza e di quello strtano fuoco che si ha dentro solo a vent'anni, quando pensiamo che niente sia impossibile e che si possa cambiare il mondo.
Ecco! E' come se io in questo periodo della mia vita mi fossi riallacciata alla mia verde età e avessi costruito un ponte che mi ha fatto oltrepassare gli anni centrali della mia esistenza Sotto questo ponte si è snodato tutto il rimanente fiume del mio essere, un fiume il quale per un lungo periodo è scorso  imbrigliato dentro rigidi argini nei quali l'acqua scorreva lenta, seguendo una direzione imposta che l'ha portato verso un precipizio, una cascata........e un altro periodo in cui il suo corso è stato deviato in terre inesplorate nelle quali ha dovuto con tanta fatica, con le unghie e con i denti, ricostruirsi un nuovo letto e nuovi argini. 
Io soffro prepotentemente di vertigini
Non c'era freschezza, nei pensieri di allora, ma solo fatica, una lunga, lunghissima fatica, dalle mille sfaccettature.......che alla fine comunque come qualsiasi vetro, anche se non è diamante, ha i suoi bagliori. E così anch'io ho avuto i miei bagliori che posso tradurre in attimi felici e se mi guardo indietro non mi dico mai : "Ah se fosse andata in un altro modo!" E' andata così punto e basta!
Ma questa cosa del ponte proprio ormai non me l'aspettavo più. E invece c'è. Sicuramente è un miraggio, ma non importa, io su quel ponte ci passo lo stesso, non voglio limitarmi a guardarlo da sotto, voglio esserci sopra e vedere il tempo dei miei vent'anni e quello dei miei sessanta che si incontrano al centro. Chissà che cosa avranno da dirsi e più che altro che avranno da dire a me, sperando di capirci qualcosa! L'unica cosa che mi auguro è che non sia un ponte come quello dell'immagine che ho messo in questo post, perché io soffro prepotentemente di vertigini....ecco mi piacerebbe che fosse come il ponte della Pia dei Tolomei, il bellissimo ponte che è a Rosia, piccolo paese nel quale ho vissuto quando ero molto piccola e che fa parte dei miei ricordi onirici........anche se anche questo come salto non è niente male!
Ora però capisco perché la sera quando vado a letto sono così stanca! Sfido chiunque a tirarsi dietro idee di vent'anni con un corpo di sessanta (e passa). Altro che stanchezza..........

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