La vita è fatta di momenti......a volte di 'lunghi momenti'. In effetti, andando avanti con gli anni, mi accorgo di ritrovarmi sempre di più nelle parole di Qoèlet, quelle insomma che dicono "C'è un tempo per ........" insomma, c'è un tempo proprio per tutto........basta sapergli trovare il nome giusto.
Io ancora, al tempo che sto vivendo in questo momento, non sono ancora riuscita a dargli il suo nome e infatti lo chiamo solamente 'strano', ma sono sicura che quando avrò capito, il nome verrà da sé.
Insomma mi trovo in quella fase in cui si trovano in genere tutti gli adolescenti , dei quali diciamo che non sono 'né carne , né pesce'..............solo che quando siamo adolescenti, neanche ci domandiamo che cosa significhi non essere nè carne nè pesce, proprio ce ne strafeghiamo, presi come siamo da tutte le nuove scoperte ormonali, quelle che fanno venire i brufoli, ingrossano il naso e il min ai maschietti, fanno spuntare le tette insieme ai peli oibò alle gringhelle, e ci fanno passare per la testa pensieri nuovi e proibiti, che giungono improvvisi come refoli di vento primaverile. Bella la parola refolo vero? Quello è l'unico momento della nostra vita, per chi non se ne fosse mai accorto, che dentro di noi abbiamo la consapevolezza di essere eterni, ma siccome lo sappiamo naturalmente, non ce ne frega proprio niente di soffermarcisi sopra a filosofeggiare, perché abbiamo ben altro da fare, presi come siamo dalla nostra nuova onnipotenza, che se anche ci disorienta non poco, ci attira oltre ogni dire, specialmente verso le cose proibite. In quel tempo, siamo proprio tosti, duri in ogni parte di noi stessi, sia nel corpo, che nella mente.....per non parlare dello spirito. E cominciamo ad usare una parola che fino al giorno prima, quando eravamo bambini, non conoscevamo: contestazione. E contestiamo tutto ciò che ci circonda, perché noi siamo il rinnovamento, quello che cambierà le sorti del mondo. Non è che vogliamo farlo....dobbiamo farlo, perché se così non fosse l'uomo sarebbe ancora vestito di pelli, vivrebbe nelle grotte, e porterebbe la clava.................. poi la vita segue il suo corso e per riassumerla in due parole, salvo mirabili eccezioni diventiamo da incendiari ,tutti pompieri.
Ecco! Io sto vivendo un'adolescenza a rovescio, nel senso che non sono più né carne né pesce e tutto in me, seguendo la legge di gravità è stato attirato inesorabilmente, irrimediabilmente, verso il basso.......l'unica cosa che ho rimasto in comune con un adolescente, non è la consapevolezza della mia eternità, eh no!, purtroppo quella certezza istintiva si ha solo in un determinato momento della vita che è quello in cui la natura ci prepara alla procreazione, poi si trasforma in filosofia, anche alta filosofia, per qualcuno in teologia, per i più in speranza, per altri in fede....................No! l'unica cosa che accomuna la mia adolescenza al contrario, a quella vera, è la contestazione. Oggi, esattamente come tanti tanti anni fa, io mi sento di contestare, e sono contenta di farlo, come allora, modi di essere e di vivere, modi di governare e di imporre un pensiero religioso come il solo vero, l'ingiustizia e la discriminazione ...........e oggi più di sempre c'è pane per i miei denti e per tutti quelli di coloro che non vogliono accettare un mondo che regala privilegi a pochi e privazioni agli altri. E visto che è venuta fuori la parola 'pane' voglio terminare con questo aforisma di un uomo che ho sempre ammirato:
Un sociologo americano mi ha detto: "Se si dovesse nutrire un topo con ciò che mangia un uomo del Bengala, il topo morirebbe di fame."
Roul Follerau
Queste cose non devono esistere e vanno assolutamente "CONTESTATE"dagli 'adolescenti' giovani e vecchi di tutto il mondo, quelli che non essendo né carne né pesce, non hanno ancora o non hanno più uno 'status' in cui si identificano.
Nessun commento:
Posta un commento