Si rischia tanto a credere troppo quanto a credere troppo poco.
-- Denis Diderot
Questo aforisma l'ho appena inviato per posta, ma per come l'intendo io l'ho mandato col vento che ora lo sta lasciando sul tavolino della persona a cui è indirizzato. Il vento non ha limiti! Entra anche dalla più piccola fessura, dai camini, dalle porte socchiuse, dalle feritoie delle buche della posta..........ma non è quello che volevo dire perbacco!
Quello che volevo dire è che questo aforisma l'ho sentito proprio adatto a me che in periodi della mia vita ho creduto troppo e in altri troppo poco. Mi riferisco a tutto, proprio a tutto. Ho creduto troppo nell'uomo e ho creduto troppo in Dio ....e poi ho creduto troppo poco nell'uomo e troppo poco in Dio passando anche attraverso fasi in cui ho creduto nell'uomo e non in Dio e viceversa. Che casino vero? ......Ma credo che tutti possano capire ciò che ho detto, perché è un casino nel quale penso, siamo entrati tutti, chi più, chi meno, ma insomma è di conoscenza e frequentazione comune.
Questo casino però ha anche una stanza segreta, una stanza dove c'è scritto 'privato-non entrare' e già questo induce a voler sapere che cosa c'è in questa stanza. io ci sono entrata ormai da un bel pezzo e mi ci sono trovata così bene che non ne sono più voluta uscire, perchè in quella stanza c'è il 'dubbio' e mi sono accorta che stranamente ciò è diventato pane per i miei denti,perchè mi fa diventare curiosa, indagatrice, sospettosa e mi fa usare il cervello, molto di più di quando credevo totalmente o non credevo affatto.
Quindi concludo dicendo che oggi io 'Dubito, ergo cogito, ergo sum' e in questo aforisma mi ci trovo proprio bene
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