venerdì 25 ottobre 2013

Buon giorno Principessa!

"Buon giorno Principessa!" Era questo il modo in cui mi salutava una persona tanti anni fa, proprio agli esordi del 'La vita è bella'. Era un modo carino per cominciare la giornata con una risata, specialmente per l'accento con cui mi venivano dette queste parole, visto che il mio interlocutore era straniero.
Nella mia vita ci sono 




fortunatamente sempre state cose di questo genere e per anni e anni sono stata anche molto somigliante a una principessa vera e siccome me l'hanno detto in tanti alla fine ho finito per crederci anch'io.....ma andiamo per ordine.
Avevo sedici o diciassette anni quando tutti cominciarono a trovare una strana somiglianza tra il mio viso e quello di Gigliola Cinquetti. Stessi occhi, stessi capelli lunghissimi, stessa faccia da brava bambina e tutti a dirmi, a cominciare dai miei genitori "Ma quanto le somigli!" o meglio i miei gentitori dicevano "Ma quanto ti somiglia!", perché per loro era lei che aveva la fortuna di somigliare a me. Una mattina andando alla messa, mi capitò persino di sentir bisbigliare da un gruppetto di persone, evidentemente turisti per caso......."è lei è lei.....ti dico che è lei, perché non vai a chiederle un autografo?", cosa che mi fece entrare velocemente in chiesa e ringraziare il cielo che la messa fosse già cominciata. A quei tempi ero molto timida!
Crescendo questa somiglianza diminuì, e oggi lei è una bella donna dai capelli tinti, io una donna con i capelli bianchi.
Ma il mio vero tormento cominciò veramente quando Diana Spencer, sposò Carlo d'Inghilterra. Credo che ad oggi la cerimonia di quel matrimonio sia stato uno degli eventi mediatici più seguiti e Diana fu ripresa in tutte le maniere ed entrò nelle case e nei cuori degli italiani che l'amarono senza riserve .....e da quel giorno io diventai Lady D. Io ero più grande di lei e non di pochi anni, ma il mio aspetto era veramente giovanile, la mia pettinatura, per un semplice caso, identica alla sua......ed evidentemente quello che rese la cosa più veritiera furono gli occhi, o meglio la loro espressione. Per anni e anni  mi sono sentita dire ovunque andassi di questa mia incredibile somiglianza con Diana d'Inghilterra e alla fine la cosa mi fece piacere, perché mi piaceva come persona, mi piaceva il suo tentativo di essere se stessa, il suo anticonformismo, la sua voglia di vivere...........ricordo che quando uscì un suo libro, lei apparve in copertina con un taglio di capelli corto, un maglioncino nero e un paio di fuseau. Mi piacque incredibilmente e decisi che anch'io sarei stata così. E così feci, accrescendo in quel momento ancora di più la mia somiglianza con lei. Mi divertivo e in qualche momento anch'io mi sentivo un pò principessa.
Poi tutto terminò nella maniera che tutti sanno. Chissà se oggi le somiglierei ancora? Nello spirito credo di sì!
Non somiglio a Nicoletta Braschi, ma chi mi salutava in maniera così carina, mi diceva che anche con lei era l'espressione degli occhi a stabilire una somiglianza. Bah! Non so che dire! Ciascuno vede le cose come le vuol vedere. io credo di avere sempre avuto occhi molto comuni, eppure mi è anche capitato di essere paragonata, sempre per via dei miei occhi alla Madonna di Duccio Buoninsegna.........per una donna moderna non so se è un complimento ahahah! ma quei due che discutevano animatamente  nel bar dove io già da allora facevo in pace la mia colazione con bombolone e cappuccino, vennero a chiedermi se potevano guardare più da vicino i miei occhi........ non erano interessati a me, ma all'arte e dopo alcuni entusiastici "E' vero ber bacco è vero" mi lasciarono in pace e io continuai la difficile operazione di mangiare un bombolone senza sporcarmi con la crema. Tornata a casa non seppi resistere alla tentazione e con una punta di vanità andai a cercare il ritratto della Madonna di Duccio........e quando me lo vidi davanti l'unica cosa che seppi dire fu "Ma io non ho mica questa espressione a pesce lesso!" a riprova che la vanità feminile non esita neanche per un attimo a distruggere un'opera disublime bellezza, se questa non corrisponde ai canoni che vuole per se stessa!
Oggi forse somiglio solo a me stessa e la cosa non mi dispiace, anche se qualcuno continua a dirmi che ho il sorriso della Gioconda. L'importante, specialmente da qui in avanti è che un bambino qualsiasi (e i bimbi piccoli dicono sempre la verità) un giorno incontrandomi per strada non dica alla sua mamma "Mamma guarda quella lì è Maga Magò!"

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