La cosa è andata così!
Un pò di tempo fa, Roberto, un mio vicino di casa, mi chiamò, mi mise una tela intonsa in mano e mi disse:" Io l'ho comprata....insomma ci ho provato! Mi potresti dipingere qualcosa?" E così mi ritrovai con una tel nuova di zecca e nessuna idea in testa.
"Ci proverò! -gli risposi - ma non ti so dire quando te la ridarò!" sentendo dentro di me che stavo facendo una promessa e che in qualche modo avrei dovuto mantenerla, ma sentendo anche che la mia risposta era quasi una sfida con me stessa, perché non dipingevo con i colori a olio ormai da oltre tre anni, e non avevo neanche uno stimolo che mi spingesse a farlo nuovamente.
Però nell'arco dei mesi, peché di mesi si è trattato, il tarlo che Roberto aveva saputo insinuare nella dura corteccia del mio essere, ha lavorato e ha lavorato molto devo dire, perché se inizialmnte ogni volta che passavo davanti alla tela bianca, pensavo e basta, poi ho cominciato a toccarla, a passarci sopra la mano, a sentire la sua consistenza, e poi ho cominciato a riguardare i colori, a pulire le spatole, ....................e quando ho cominciato a prepararmi la mia tana in garage, a sgombrare la mia scrivania da inutili orpelli e renderla nuovamente viva con tavolozze, pennelli, e boccette di trementina e di olio di lino, ho capito che ero pronta mentalmente per vedere a che punto ero. All'inizio mi sono sgomentata. Mi sembrava che il mio braccio fosse anchilosato quasi come il mio cervello, per non parlare del mio cuore, ma poi, un pò alla volta nei giorni e nei mesi seguenti, si sono sciolti e hanno ritrovato la voglia di lavorare insieme come una volta. ............e quando, sporca di colore fino ai capelli, mi sono sentita galleggiare sopra il tempo che scorreva sotto di me senza che mi rendessi conto del suo fluire, allora ho capito che forse sarei riuscita a fare ancora qualcosa.

Nessun commento:
Posta un commento