venerdì 26 luglio 2013

Copacabana

"Non capisco le parole usate impropriamente. Perché la nostra attuale Società  viene chiamata del Benessere, quando invece e del Benavere?"
Da piccoli Pensieri di Kind Butterfly


Già! Perché mentirci da soli così spudoratamente? In che parte è coinvolto l'Essere in questa nostra  società? Non riesco proprio a vedere uno spazio che gli tocchi di diritto........ Mentre invece l'Avere dilaga ovunque. Cominciamo la mattina a trovarlo dentro il caffè e non  finiamo  neanche quando andiamo a letto, perché molte volte riaffiora anche nei nostri sogni, specialmente in quelli agitati. E allora perché chiamarla Società del benessere? Chi sono i primi responsabili di questa falsa interpretazione, che così dicendo hanno tirato in ballo l'Essere e hanno fatto credere che l'arrivismo, la prevaricazione, il ladrocinio, il consumismo sfrenato, l'ambizione smodata, l'affermazione incontrastata dell'Io...........fossero tutte cose che portavano al benessere dell'Essere? Dov'è quella gioia che dovrebbe derivare dal benessere?


Mi sposto un attimo a Copacabana, in riva a quella spiaggia celebrata in tutto il mondo, dietro la quale si nascondono le favelas. Su quella spiaggia ierisera, oltre un milione di giovani hanno atteso Francesco e le sue parole. Speranza, Sorpresa, Gioia. Queste parole dette da un papa, che da nuova voce al poverello di Assisi, non hanno certo niente a che vedere con la nostra società del Benavere, ma sono una traccia per i giovani, costruttori del nostro domani, per poter arrivare davvero a quella che dovrebbe essere la società del benessere, nella quale dietro la meraviglia della spiaggia di Copacabana, un mondo di giustizia nasca per tutti, perché dove non c'è giustizia non ci può essere benessere e dove non c'è benessere, che poi vuol dire semplicemente stare bene con sé, non c'è speranza, non c'è attesa di essere sorpresi, non c'è gioia. E questo vale non solo per Copacabana, ma per tutte le spiagge del mondo che sono l'approdo dei sospiri, dei sogni, dei gridi di tutta l'umanità che soffre in questa nostra attuale società.

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