Ho ripreso a dipingere e fortunatamente l'età, non ha cambiato l'entusiasmo e il modo di fare, per cui mi ritrovo ancora tutta imbrattata di colore dalla testa ai piedi, e da ciò ho capito che sono ancora io, che c'è ancora lo spirito giusto, perché le poche volte in cui invece non mi è successo, non ero io, ma una persona che ha provato a fare una cosa senza riuscire a liberarsi oltre le apparenze.
Quando dipingo ho bisogno di essere assolutamente sola, e così mi sono preparata il mio 'studio' in garage, ritagliandomi uno spazio esiguo sotto la bicicletta di mio figlio, che appesa in alto, incombe letteralmente sul mio tavolo, contornata da vanghe e pale che uso nell'orto, scatole e scatoloni pieni di tutto ciò che mettiamo abitualmente nei garage, quando questi diventano rimesse e la macchina è stata sfrattata e dorme fuori come un clochard.. Ma su quel tavolino ci sono già tre paesaggi dai colori irreali e due volti di donna, strani, ma così strani, ma così strni, che alla fine esercitano su di me uno fascino, strano anche quello, che mi fa venire voglia di farne degli altri. Del resto dipingo per me, e quindi posso permetermi il lusso di fare quello che mi pare, di dipingere e di cancellare, di riprendere in mano una tela dove avevo fatto un campo di fiori, che non mi ha mai convinto e farla diventare un paesaggio nuovo, nel quale ho lasciato una piccola parte del campo fiorito, in primo piano, per cui le spatolate rabbiose dei fiori che quel giorno lontano usvcirono dalla mia tavolozza e dal mio stato d'animo, evidentemente non molto sereno, ora si posano in un contesto più morbido , ma dai colori sempre strani e tempestosi, perchè io serena non sarò mai quando dipingo, perché allora non sentirei l'urgenza di scaricare le tempeste che ho dentro di me e quindi non avrei motivo di dipingere. Per dipingere ho bisogno di stati d'animo forti, non negativi, o non solo negativi comunque, ma decisamente forti. La stessa cosa mi succede quando scrivo, anche se il fatto di scrivere anche articoli per un giornalino, ha dovuto in qualche maniera farmi adattare alle esigenze del momento. Sono contenta della mia nuova 'Boheme',così piena di idee, di ideali, di sogni, così scarsa di quattrini, di possibilità,
sono contenta del mio nuovo vestito da pittrice, un green dall'orribile colore rosso fegato, che mia figlia ha scartato subito perché era decisamente troppo brutto anche per andare a curare gli animali, e soprattutto enorme, perché le taglie americane non corrispondono alle nostre e specialmente i pantaloni sarebbero stati bene a Shrek..........Io invece in questi cenci, mi ci beo e mi ci strofino le mani sporche di colore, sentendo la piacevole sensazione di libertà che provano i bambini quando si sbrodolano tutti mangiando un gelato..................................... evivendo questa nuova boheme, come dicevo, anche se invece che 'tra i i cieli bigi' la mia ha preso forma in un garage. Insomma mi sto reinventando e questa cosa mi piace oltremodo e..............speriamo che duri almeno fino a novembre, e non perché poi vengono meno le idee, ma perché viene il freddo e si congela tutto......anche le idee e in questo caso che la boheme sia tra i cieli bigi, o in un fondo ha ben poca differenza perché il risultato non cambia. Si gela e basta!
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