lunedì 8 luglio 2013

blackout

Ieri mattina, appena mi sono alzata,la prima cosa che ho fatto è stata quella di accendere la luce in cucina per prepararmi al consueto rito del caffè......ma la luce non si è accesa. Essendo ancora abbastanza addormentata ho pensato di non aver pigiato bene l'interruttore e ci ho riprovato....ma la luce non si è accesa.............e così mi sono ritrovata improvvisamente privata di ciò che considero un bel momento: quello di iniziare la mia giornata scrivendo! Siamo rimasti, si fa per dire, al buio fino all'ora di pranzo, e dopo la giornata ha preso una piega diversa, e non c'è stato né tempo, né voglia di scrivere. 
Ma di pensare sì!
E pensavo a quanto diamo per scontate le cose che abbiamo, come la luce in casa, e l'acqua in casa e il gas in casa................e sapere che fino a cento anni fa ancora molta gente non ce l'aveva! E pensavo anche, ritornando indietro nel tempo, a quando andavo a Marradi d'estate, e nella casa dei nonni, quella proprio in campagna, mi divertivo ad andare  a prendere l'acqua con la brocca in un luogo fuori di casa, che non riesco più a inquadrare, ma che ricordo bene per il peso che portavo quando tornavo  con la brocca piena.....mentre invece nella casa degli altri nonni, l'acqua l'andavo a prendere a una fonte di acqua sorgiva che era proprio di fronte . Mi vengono in mente dei flash e rivedo la mia mamma davanti all'acquaio della cucina che lavava i piatti usando quest'acqua che prendeva dalle brocche ed io che non ero abituata a quel modo di vivere, visto che invece nelle case che ho abitato nei vari spostamenti che ha fatto mio padre, c'era sempre l'acqua in casa, guardavo incuriosita, stupita e anche affascinata quel modo di gestire l'acqua con parsimonia ed accortezza, anche se era gratis, e capivo che questa attenzione era proporzionale alla fatica che si faceva per approvvigionare continuamente la casa di acqua. 
Non ho ricordi invece di mancanza di luce elettrica, salvo che in alcune stanze di rimessa, dove ancora non era stato fatto l'impianto e nelle quali ci si doveva servire dei lumi a petrolio o dell'acetilene. A me allora appariva tutto meraviglioso....quasi una favola e non riuscivo a capire l'importanza del lavoro di chi con la propria mente aveva dato forma via via al progresso e alla tecnologia.........................ma oggi mi considero fortunata di aver potuto vedere un modo di vivere diverso da quello attuale, proprio perché Marradi, che è un paese tra i monti, come è naturale è arrivato più tardi al progresso, che poi invece nel giro di pochissimo tempo arrivò anche lì ........anche se sempre con più fatica. Ricordo infatti che nell'avvento dell'era della televisione, lì si è vista molto più tardi e solo quando sono stati fatti numerosi ripetitori, che a volte funzionavano e a volte no..........il secondo canale si vide solo dopo parecchio tempo. Stessa cosa è stata per i cellulari e anche per internet, anche se con tempi molto più brevi si è giunti ad avere tutto e anche di più, visto che la gente di Marradi è comunque piena della caparbietà dei montanari e dell'apertura mentale di tutti  romagnoli.
Ieri, quando c'è stato questo black out, mi sono ritrovata anche a pensare all'intelligenza dell'uomo, che ha dato la possibilità di inventare tanti macchinari che ora sono indispensabili anche per la vita ,..... basti pensare agli ospedali, alle sale operatorie e a tutto ciò che può decidere della vita, che ha dato la possibilità di mettersi in contatto non solo uditivo, ma anche visivo, con chi sta oltreoceano, dandoci la possibilità di sentire meno la lontnanza e di poter seguire i nostri cari anche se solo attraverso uno schermo.  Io  che sono una di quelle persone che utilizza  skype proprio per essere in contatto con chi mi è caro, quando c'è  un guasto al computer, o semplicemente  va via la luce come ieri, mi sento tagliata fuori da una parte della mia vita, proprio perché in quei momenti ho la consapevolezza del grande oceano che ci divide.............e mi sento di considerare l'energia elettrica, la luce, come la chiamiamo in sintesi, alla stregua di un piccolo sole, che diamo per scontato, proprio come diamo per scontato il sole vero. Cosa sia il sole per noi lo può capire solo chi come me ha avuto la fortuna di assistere ad un'eclissi totale. Avevo dieci anni allora, ma sono attimi che rimangono per sempre indelebili  e ridimensionano l'onnipotenza di qualsiasi uomo, anche quella di un bambino che ancora non si pone domande e si limita a vivere pensando che tutto sia così perché deve essere così. Bastano pochi attimi e tutto diventa diverso e....freddo.........e allora sulla tua pelle, capisci l'importanza del sole.

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