Leggo "Gli apprendisti stregoni", il libro che parla dei padri della bomba atomica e insegna a conoscerne la vita, le idee, e anche le fragilità................e soprattutto l'intelligenza, e lo leggo quasi come se anch'io mi sentissi un'apprendista strega.
E ogni volta che leggo qualcosa del genere mi domando che cosa possa provare un uoma che sa di avere delle facoltà molto superiori alla media. Come sia la sua vita, come riesca in qualche modo a relazionarsi con un mondo dove il gigante vive come Gulliver in un mondo di lillipuziani e proprio come lui il più delle volte ne venga imprigionato. Non è mai molto semplice la vita di queste persone, addirittura molte volte, nonostante i grandi riconoscimenti universali alla loro corteccia cerebrale, è una vita molto solitaria, incompresa, e tutto sommato infelice.
C'è da chiedersi allora se veramente queste persone sono da considerarsi privilegiate, fortunate, oppure no! E' meglio avere una grande intelligenza o vivere felici, di quella felicità dell'uomo comune....della nostra felicità insomma? E non si potrebbe avere entrambe le cose? Senz'altro, ma sembra proprio che non sia possibile!
Eppure!! Eppure se qualcuno dall'alto venisse da me in questo momento e mi dicesse: "Senti! Lassù dove tutto si può, è uscito il tuo numero alla lotteria e ti viene offerta la possibilità di avere l'intelligenza come quella di Einstein , di Oppenhaimer, di Fermi...........che fai l'accetti? Rispondi subito, perchè in caso negativo si passa al secondo numero estratto!".............io so che accettereri subito.................salvo poi pentirmene immediatamente dopo.................anche di questo sono sicura.
Ma di certo non corro questo rischio, a meno che non vada a battere una grossa capocciata che cambi le valli e i promontori del mio cervello, che pare sia fatto attualmente solo per fare sogni ad occhi aperti. Però, però..............se proprio venisse quel qualcuno "e quel!" come direbbero in romagnolo, direi di sì,sì,sì !!!!!!
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