I miei figli sono nati tutti in mesi estivi con il caldo e la voglia di andare fuori immediatamente dopo........non prima però di aver preso un bel cappuccino con ben due bomboloni. Ricordo ancora la goduria di quel momento, mentre facevo la mia ricca colazione che,....perbacco! ....me l'ero proprio meritata.............e poi ripensare alla nascita di un figlio, anche dopo tanti anni è sempre la stessa emozione........Vorrà dire che anche oggi farò lo stesso sacrificio di allora e mi farò fuori due bomboloni invece di uno, perché i momenti belli vanno sempre festeggiati come si deve!
Mi sentivo sempre più strana e decisi che era meglio
parlarne con mamma.
Fini che ne parlai con entrambi i miei genitori e alla
fine come al solito fu sempre babbo che non finendo mai di stupirmi
mi disse: “Tu fai pure le analisi, ma è evidente che aspetti un
bambino”.
“Un bambino?” Ero trasecolata e anche un po’
vergognosa come se avessi fatto qualcosa di male.
“Certo! Ho visto subito che eri diversa! Hai
un’espressione diversa!”
Babbo aveva diagnosticato giusto! Aspettavo un figlio!
Io aspettavo un figlio! Da me sarebbe nata una nuova vita! Era una
responsabilità enorme e io non sapevo da che parte farmi.
Non si vedeva ancora niente, io non sentivo ancora
niente eppure nell’attimo stesso che mi dissero che sarei diventata
mamma, la mia vita cambiò. Immediatamente subordinai la mia
esistenza a quella dell’esserino che portavo dentro di me, e con
l’istinto naturale che contraddistingue le femmine di ogni specie,
diventai il difensore di quella vita nuova contro tutti. Non era
facile adattarsi al mio nuovo stato, ma era bellissimo e ogni giorno
portava una scoperta e una nuova aspettativa e la consapevolezza che
anch’io servivo a qualcosa, ero capace di fare qualcosa.
Un giorno un battito di ali di farfalla si agitò dentro
di me, per un attimo….forse qualche secondo! Non ho mai più
sentito un fruscio altrettanto bello, altrettanto emozionante. Sapevo
che la vita era dentro di me, ma ora l’avevo sentita
inequivocabilmente; un annuncio melodico e prepotente allo stesso
tempo, atavico come il mondo, pieno di mistero e di fascino. Mio
figlio!
Piero nacque l’undici di luglio,alle otto del mattino,
dopo una notte in cui sono scesa e risalita nel pozzo del dolore non
so più quante volte, e ogni volta mi aggrappavo alle mani
rassicuranti di mia madre che mi era sempre vicino.
da -Fiore di cappero
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