venerdì 2 maggio 2014

1° Maggio

Ieri! Giornata campale! Alle sei di mattina ero già in postazione di lavoro, e il lavoro si è protratto senza interruzioni fino alle otto di sera. Ma era il primo di maggio e il primo di maggio da noi funziona così, come una festa dentro la festa. Infatti c'era la fiera, che quest'anno è stata veramente partecipata, chissà! Forse la grande crisi ha fatto sì che molte persone abbiano rinunciato a divertimenti più lontani e più costosi, per ritrovare i sapori e le senzazioni  di una volta. La nostra festa invece si svolgeva all'interno del chiostro, dove sono stati allestiti rinfreschi, dalle otto di mattina fino alle tre del pomeriggio. C'era di tutto lì dentro ieri. Sacro e profano, allegramente  mischiati insieme, e tutti che ruotavano intorno al nuovo vescovo, chi per farsi presentare, chi per presentarsi da solo, chi per curiosità, chi per vero interesse. E lui ha avuto una parola gentile per tutti e ha mangiato allegramente insieme agli altri, mischiandosi insieme agli altri, ridendo e scherzando.
Ierisera alle otto, quando alla fine abbiamo chiuso i battenti, ero stanca ......ma di quella stanchezza che si sopporta volentieri. Mi ero impegnata al massimo, come del resto avevano fatto gli altri ed ero contenta di me..... una volta tanto. Nel frattempo un grosso nuvolone, era venuto a fare da cappello sulla cucuzza del nostro paese....un nuvolone strano, bianco e nero, che poi lasciava vedere dietro l'azurro del cielo. E' arrivato e lì si è fermato  per due ore, forse godendo anche lui della vitalità improvvia della nostra cittadina, che ogni tanto si risveglia dal sonne della bella addormentata. 
Alle otto ho detto: "Ciao a tutti io me ne vado a casa!" ed è caduto il primo gocciolone.
"Ma dove vai!" mi hanno risposto "Tra un poco viene giù il diluvio!"
"Non importa!" ho risposto mostrando il mio ombrello sgangherato........mica potevo dire che camminare sotto la pioggia per me è uno dei piaceri più belli che ricavo dalla natura!!!!!
E così mi sono avviata, mentre l'acqua cominciava a scendere copiosa, e il sacchetto dei brigidini che avevo appena comprato per mia madre, penzolava dal manico dell'ombrello, il posto più sicuro per non farli bagnare, godendo a tal punto dell'aria improvvisamente profumata di pioggia e di fiori che si spandeva intorno, da non sentire più neanche un filo di stanchezza. Chi si contenta gode!

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