sabato 3 maggio 2014

Semplicità




"Bisogna vivere con semplicità e pensare con grandezza"
William Wordsworth






Ma come mi è piaciuto questo aforisma! Mi è piaciuto subito, appena l'ho letto, perché l'ho sentito mio. Poi mi sono domandata immediatamente: "Ma se tu avessi avuto i mezzi per vivere più sfarzosamente, ti sarebbe andato bene comunque?" e la risposta è stata subito "Sì", perché c'è stato un breve tempo nella mia vita in cui  avrei potuto farlo, ma sono rimasta semplice e questo è dovuto non tanto a me, quanto a una bella lezione che mi dette allora mio padre.


Ero da poco sposata allora. Ero entrata in una grande famiglia piena di cognate e tutte molto eleganti e sempre con qualche vestito da rinnovare. A me, fino a quel momento, salvo qualche rara eccezione e salvo i jeans, che comunque erano il mio abbigliamento usuale, i vestiti me li aveva sempre cuciti la mia mamma. Mi sentivo a disagio in mezzo a tutta quell'eleganza e a quelle firme, per cui decisi di adeguarmi al mio nuovo stato e cominciai a vestirmi in maniera diversa, e più che altro a mettermi collane e braccialetti, anelli,  ......insomma....come posso dire.... a tenere a me stessa. Non che in questo ci sia qualcosa di male. Assolutamente! ma non faceva parte della mia natura e io non volevo capirlo. Finché un giorno mi ritrovai a tu per tu col mio babbo, che mi squadrò da capo a piedi e senza mezzi termini mi disse: "Io avevo una figliola che mi piaceva tanto.....questa che ho davanti non la riconosco più!" . 
Se mi avesse dato uno schiaffo, mi avrebbe fatto meno male, ma quelle parole ebbero un effetto immediato su di me. Mi sentìì improvvisamente carica di fronzoli inutili e avvolta di vesti che non mi rappersentavano. Non dissi niente, ma una volta tornata a casa mi guardai allo specchio e finalmente non mi piacqui! Mi levai quei vestiti, che erano solo la parte rappesentativa della mia nuova condizione sociale, e mi rimisi i miei jeans e le mie magliette e finalmente tornai ad essere me stessa in tutti i sensi.....una persona semplice. Anche oggi ringrazio silenziosamente mio padre per questa lezione di vita, perché è proprio grazie a quelle brevi parole, che capii che la vita è altro, grazie a quelle parole   che fui in grado di affrontare con una certa serenità gli anni bui che vennero  dopo e che cominciai a comprendere che la semplicità apriva le porte alla mente, dalla quale il pensiero poteva uscire per rincorrere grandi sogni, specialmente rivolti al futuro dei miei figli.

Nessun commento:

Posta un commento