La creazione del mio 'mondo' procede......e anche più speditamente di quello che pensassi. Sono già arrivata a centoquaranta centimetri di diametro e ancora non sono stanca. Sto parlando del mondo dell'infiorata ovviamente, che ora occupa tutto il tavolo del biliardo e già comincia a debordare. In un impeto di onnipotenza ho deciso di arrivare a due metri, ma i sessanta centimetri di diametro che ancora mi mancano, saranno veramente una prova di resistenza. Non voglio pensare al dopo e cioè a quando dovrò sollevare il mio mondo per portarlo fuori e adagiarlo al centro del disegno che sarà steso in piazza. Non voglio pensarci, perché non so come farò,.......anzi questo tarlo comincia a entrare ora nel mio cervellino, proprio mentre scrivo. Chissà come ha fatto il buon dio a portare il suo mondo fuori dal cantiere?Boh! Vuol dire che mi affiderò a lui, quando sarà giunto il momento. Intanto mi sto godendo questo momento creativo, che non è affatto sterile come pensavo. Il mio mondo di carta, fatto con i giornali è comunque pieno dell'uomo in tutte le sue diverse manifestazioni. In ogni pagina arrotolata e inserita l'una dentro l'altra, c'è davvero tutto l'uomo nei suoi molteplici aspetti. Nel mio mondo c'è la pubblicità, la politica, la ricerca, la natura, il gossip, la statistica, ......c'è anche l'enigmistica. Insomma alla fine sta diventando un mondo un pò come il nostro, che pensiamo di conoscere, e invece rimane sempre criptico. E mentre giro intorno al mio mondo, come una luna sfasata, mi capita spesso di trasporre il mio pensiero, pieno dei nostri avvenimenti, su quel cerchio di carta che si sta compiendo e di chiedermi se il vero mondo è così fragile come il mio, che può bastare un attimo per distruggerlo. Nel mio mondo, basta che ci sia un rotolino di carta più spessa, per trovare difficoltà con la colla e creare delle anse che poi dovranno essere compresse nel giro successivo................forse anche nel nostro mondo succede la stessa cosa ed è solo grazie all'intervento dell'artefice, che continuamente lo sorveglia e lo riaggiusta, che continua ad esistere e ad essere bello. Speriamo che non perda mai la pazienza e continui a guardare il suo mondo come io sto guardando il mio......con amore....anche se il mio è solo un mondo di carta! Ieri quando dicevo queste cose a una persona, questa si è messa a ridere e quando l'ho guardata perplessa mi ha detto: "Rido perché a sentire quello che dici mi sembri poco meno che Dio!" Anch'io mi sono messa ridere e ho detto subito: "No, no! Troppa responsabilità!"
mercoledì 21 maggio 2014
Poco meno che Dio
La creazione del mio 'mondo' procede......e anche più speditamente di quello che pensassi. Sono già arrivata a centoquaranta centimetri di diametro e ancora non sono stanca. Sto parlando del mondo dell'infiorata ovviamente, che ora occupa tutto il tavolo del biliardo e già comincia a debordare. In un impeto di onnipotenza ho deciso di arrivare a due metri, ma i sessanta centimetri di diametro che ancora mi mancano, saranno veramente una prova di resistenza. Non voglio pensare al dopo e cioè a quando dovrò sollevare il mio mondo per portarlo fuori e adagiarlo al centro del disegno che sarà steso in piazza. Non voglio pensarci, perché non so come farò,.......anzi questo tarlo comincia a entrare ora nel mio cervellino, proprio mentre scrivo. Chissà come ha fatto il buon dio a portare il suo mondo fuori dal cantiere?Boh! Vuol dire che mi affiderò a lui, quando sarà giunto il momento. Intanto mi sto godendo questo momento creativo, che non è affatto sterile come pensavo. Il mio mondo di carta, fatto con i giornali è comunque pieno dell'uomo in tutte le sue diverse manifestazioni. In ogni pagina arrotolata e inserita l'una dentro l'altra, c'è davvero tutto l'uomo nei suoi molteplici aspetti. Nel mio mondo c'è la pubblicità, la politica, la ricerca, la natura, il gossip, la statistica, ......c'è anche l'enigmistica. Insomma alla fine sta diventando un mondo un pò come il nostro, che pensiamo di conoscere, e invece rimane sempre criptico. E mentre giro intorno al mio mondo, come una luna sfasata, mi capita spesso di trasporre il mio pensiero, pieno dei nostri avvenimenti, su quel cerchio di carta che si sta compiendo e di chiedermi se il vero mondo è così fragile come il mio, che può bastare un attimo per distruggerlo. Nel mio mondo, basta che ci sia un rotolino di carta più spessa, per trovare difficoltà con la colla e creare delle anse che poi dovranno essere compresse nel giro successivo................forse anche nel nostro mondo succede la stessa cosa ed è solo grazie all'intervento dell'artefice, che continuamente lo sorveglia e lo riaggiusta, che continua ad esistere e ad essere bello. Speriamo che non perda mai la pazienza e continui a guardare il suo mondo come io sto guardando il mio......con amore....anche se il mio è solo un mondo di carta! Ieri quando dicevo queste cose a una persona, questa si è messa a ridere e quando l'ho guardata perplessa mi ha detto: "Rido perché a sentire quello che dici mi sembri poco meno che Dio!" Anch'io mi sono messa ridere e ho detto subito: "No, no! Troppa responsabilità!"
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