domenica 1 dicembre 2013

Everest

"Non esiste un'unica pareta da scalare per arrivare in vetta all'Everest"
da piccoli Pensieri di Kind Butterfly



Certo io di scalate e di alpinismo in generale non me ne intendo. Mi piace tantissimo guardarle in televisione, e anche lì le seguo con una certa apprensione, perché soffrendo di vertigini, entro in apprensione quando vedo un uomo spalmato su una parete verticale che si affaccia su un vuoto che pare non debba mai finire.

La mia considerazione nasce invece da altri tipi di scalate, che sono quelle verso i propri sogni,  verso la mèta da raggiungere..... faticose, impegnative, ma ne vale sempre la pena, perché è la realizzazione di un sogno che da sapore alla vita, sennò che ci stiamo a fare quaggiù?
I sogni sono quella cosa che ci viene data in dotazione quando si nasce. Qualcuno trova vicino a sé un piccolo pacchetto, altri più grosso, altri addirittura enorme e pesante. 
La vedi la vetta? E' lì ed è tua E ci sono tante pareti da poter scalare per raggiungerla.......
Appena siamo un pò stabili sulle nostre zampette, guardiamo quel pacchetto che è stato posto vicino alla nostra culla e incuriositi l'apriamo.........e meraviglia! dentro c'è una collina, o una montagna, o addirittura l'Everest. ....e senza che nessuno ce lo dica sappiamo di dover fare un corso celere di alpinismo, ancor prima di aver imparato bene a camminare, se vogliamo raggiungere la vetta del nostro regalo, perché proprio in cima a quella vetta c'è il nostro sogno, quello che darà il succo alla nostra vita e le darà, una volta conquistato, il suo vero senso e ci farà dire: "Io sono nato per questo!" e non importa che cos'è il "questo".
 Può anche sembrare che chi ha ricevuto in dono una collina da scalare sia più facilitato nel suo compito. Ma non è mica vero! Perché al solito entrano in gioco tanti fattori, tra i quali quello più importante si chiama volontà.  Per cui molte volte capita che vedendo davanti a sé una collinetta, il suo proprietario si possa dire: "E che ci vuole ad arrivare in cima a quel cucuzzolo? Lo posso fare anche domani, oggi farò un'altra cosa" ed è così che molte volte non si arriva neanche in cima al cocuzzolo più basso.
Ma chi ha ricevuto in dono l'Everest, sa che non può dormirci sopra, sa che il suo sogno, che è un grande sogno, è lassù, dove osano le aquile, sa che non può rimandare e deve cominciare la scalata. Quello che ancora forse non sa è che una montagna come l'Everest non ha una sola parete che può essere scalata, ma tante....... e solo col discernimento, la pazienza, una buona attrezzatura e la visione sempre davanti agli occhi del suo obiettivo,  troverà la sua, e quando l'avrà trovata partirà alla conquista della sua vetta e del suo sogno.   

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