Mia figlia oggi di professione è veterinario, ma fin da piccola si vedeva la sua passione e il suo amore per gli animali, e tra tutti, i gatti, senz'altro i suoi preferiti. Ieri è tornato alla luce un quadernino, uno di quelli, che anche se non sono dissimili dagli altri, portano in sé a caratteri invisibili, stampati sulla copertina la parola 'ricordi'. La poesia che ho copiato qui sotto credo che sia stata la prima in assoluto fatta da mia figlia, all'età di sei anni, ed è la prima che appare sul quadernino, evidentemente trascritta e conservata con tanto affetto anche dalla bambina di quinta elementare, che poi sentì la necessità di avere il suo quaderno di poesie.
Che tenerezza mi ha fatto rivederlo e pensare alla bambina della 5/B che ci scriveva le sue poesie e poi me le veniva a leggere tutta soddisfatta, in attesa dell'elogio che non mancava mai! E chissà perché e da dove è arrivata quell'aria di festa , che per un attimo mi ha fatto pensare "Ma allora c'è ancora da qualche parte il Natale che voglio io!" E qualcuno , sono sicura , mi dirà: "Ma che c'entra questo col Natale?" e io non potrò fare nient'altro che stringermi nelle spalle e rispondere: C'entre, c'entra.....eccome se c'entra!"
Un gattino uscì di casa
per andare a far la spesa
e mentre camminava
la febbre gli arrivò
e svelto a casa ritornò.
Il gattino in fretta e furia
si mise nel lettino
prendendo un cappuccino
Il gattino pian pianino
alfin si addormentò.
e la febbre gli passò.
Il gattino si svegliò
e la febbre riprovò.
Il gattin
si mette il vestitin
e va a fare un girettin.
Il gattino uscì
e un lupino arrivò.
Il gattino scappò
e di corsa a casa ritornò.
Nessun commento:
Posta un commento