lunedì 23 dicembre 2013

Il vecchio Natale


C’era una volta
il vecchio Natale
c’era una volta
il tempo
che fu
c’era l’attesa
di un giorno speciale
c’era l’arrivo
del bimbo Gesù
Ora che c’è
se non panettoni
luci fasulle
effimeri doni?
Per molti ormai son finiti anche quelli
e tutto ciò che parlava poesia,
ormai è rimasto alla fin nostalgia,
di un tempo passato 
che ormai non c’è più,……………… di rimpianto per un bel momento che abbiamo sostituito con uno vissuto con valori bugiardi e senza futuro. Oggi c’è solo la prosa che parla di un domani incerto nel quale l’uomo è solo con se stesso, senza neanche la luce che veniva da un’umile capanna. DOVE CERCHERAI ORA UOMO LA LUCE DELLA SPERANZA? Forse nelle luminarie dei centri commerciali che appagano la bramosia dell’avere? O nei pranzi luculliani che parlano solo di benessere materiale? O nello sballo di una notte con fuochi artificiali per tutti i gusti e tutte le tendenze? GUAI A CHI UCCIDE LA POESIA! O forse questa crisi che stai vivendo, ti porterà a riscoprire la vecchia e sempre nuova attesa di una notte speciale che ti arriva al cuore e ti fa riscoprire la poesia del Natale,
perché è lì, proprio lì, dentro il tuo cuore,
nel quale c’è ancora un mondo di amore
anche se credi che non ci sia più
che nasce di nuovo il bambino Gesù………. 


Ebbene sì! Questa è la retrocopertina del nostro giornalino e io l'ho riempita con questa stucchevole poesia, che però lì è rimasta perché niente e nessuno mi avrebbe impedito di pubblicarla ......Perchééé? Ma semplicemente perché sentivo che ci doveva stare, perché l'avevo scritta con una sorprendente e ritrovata semplicità e pensando proprio alle cose che scrivevo,  con quella dolcezza e quella tenerezza che qualche volta caratterizza anche la poesia di chi non è più bambina, ma si sente piccola piccola dentro di sé.....

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