Al momento non ho ancora tra le mie mani l'oggetto, la cosa, il quid, che dovrà trasformarsi in un bell'albero di natale. Funziona sempre così. E' lui che deve cercare me, deve farsi trovare, mi deve capitare davanti agli occhi o tra i piedi e solo così io saprò che quello è proprio il mio albero. Ricordo ancora le facce stupefatte di chi era con me il giorno in cui, passando per una stradina, inciampai su una vecchia scopa di 'scopo', quella che usano gli spazzini, per pulire le strade. Aveva il manico rotto ed era stata abbandonata sul ciglio della strada. "Ecco il mio albero!" dissi tutta contenta e in barba a chi mi guardava pensando o che scherzassi o che mi fossi bevuta il cervello, la presi e naturalmente lavorandoci sopra, la tramutai in un albero splendido. O almeno splendido ai miei occhi, era il fatto che qualcosa ormai reputato inutile diventasse ancora non solo utile, ma bello, capace di suscitare emozioni negli altri....una scopa che non aveva fatto altro che spazzare strade, tramutata improvvisamente in un simbolo, sul quale tanto è stato scritto nell'arco dei secoli! Altre volte si è trattato di rami secchi, di filo di ferro.....una volta addirittura di una damigiana.... di un trepiedi...mah! Sapevo di essere un pò strana, ma scrivendolo mi sembra die esserlo anche di più!E così oggi, non so dove, non so quando, non so come né perché, sento che ci sarà qualcosa che vorrà diventare il mio albero di natale, lo sento perché anche quest'anno avevo trovato una piccola scopa di scopo, e l'ho presa e l'ho agghindata, ma ho capito che non sarebbe stata lei l'albero che mi stava cercando....lui è ancora non so dove e la sua storia non è ancora la mia. Speriamo solo che si faccia trovare!
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