martedì 31 dicembre 2013

Il vecchio signore

Il vecchio signore se ne stava seduto sulla panchina vicino alla fermata dell'autobus, forse non sapendo che tutte le corse giornaliere erano terminate. Accanto a lui una piccola valigia, un bastone col pomo d'avorio, un sacchetto di petardi.
Mi sono fermata ad osservarlo da lontano. L'aspetto distinto e curato non ne facevano certo un clochard, ma lo stesso c'era in lui qualcosa di provvisorio, una specie di disagio, di stupore, di incertezza ecco....come se non sapesse quale sarebbe stato il suo domani. 
Mi sono avvicinata e casualmente mi sono seduta accanto a lui, seguendo un istinto al quale non ho saputo dare una giustificazione. In fin dei conti che cosa importava a me di quel vecchio signore? Eppure qualcosa mi diceva che non mi era affatto sconosciuto, anche se al momento non sapevo dargli un nome.
"Buonasera - gli ho detto con un piccolo sorriso- freddino vero?"
"Abbastanza! Ma non tanto da gelare"- mi ha risposto educatamente
"Beh! Per essere la notte di San Silvestro, mi pare che non sia niente male. Vede quei ragazzi là in fondo? Si stanno tutti preprando per andare in Piazza Grande dove verrà acceso il grande falò per dare il benvenuto al nuovo anno che verrà" poi accennando al sacchetto di fuochi artificiali ho aggiunto ridacchiando un pò "Anche lei immagino andrà alla festa. stanotte ci sarà un gran frastuono di petardi e tanti colori in cielo, e speriamo di ingraziarci il nuovo anno, perché di questo qui non ne possiamo proprio più!"
Il vecchio signore mi ha guardato con i suoi occhi discreti e un pò tristi
"Beh! Non credo proprio che andrò a quella festa! Del resto è una festa che viene fatta proprio perché me ne vado, quindi a che scopo dovrei andarci?"
L'ho guarato interdetta. Mica avrà qualche rotella spostata quel buon uomo! Già vedere una persona così vecchia con una valigia, ferma a una stazione degli autobus che è chiusa, da da pensare....fotunatamente intorno c'è gente che gira!
"Non capisco!" mi sono limitata a rispondera.
"Mia cara, lei ha capito benissimo....Io sono l'anno vecchio che sta per partire e attendo un autobus che non è uno di quelli di linea, è un autobus speciale, che mi porterà....non so dove. Non mi crede? Bene! guardi la mia matricola" e si è tirato su il polsino della camicia, dove facevano bella mostra di sé alcuni numeri.....2013.
"Non vorrà farmi credere che un signore come lei è...l'anno vecchio!? " ho detto deglutendo
"Già proprio così! Sono arrivato in fondo al mio compito e ora non mi rimane altro da fare se non aspettare un autobus che mi porterà verso un nuovo destino........"
"Ma guarda un pò! Mi sono domandata tante volte dove vanno a finire gli anni vecchi......e neanche lei mi sa dare una risposta!" ho detto un pò delusa
"Sa mia cara, io in tutto quest'anno, perché tale è stata la durata della mia vita qui sulla terra, mi sono fatto una certa teoria, che però non so se è giusta o se me la dico solo per incoraggiarmi.......Io credo che noi anni vecchi, siamo tutti aspettati  in un luogo dove c'è una grande casa......una specie delle vostre case di riposo, ma una di quelle dove andiamo per essere serviti e riveriti e goderci in pace la nostra pensione insomma .....ed è per questo che mi sono portato dietro anche un pò di fuochi d'artificio e di petardi. Sa! Credo che anche noi festeggeremo il nuovo anno che nasce!"
"Chissà che grande festa farete! Siete talmente tanti e non parlate neanche la stessa lingua! Ma quante esperienze da raccontarvi!" ho detto entusiasta
"Penso proprio di sì! Anch'io ne ho tante da dire, molte brutte purtroppo, però anche alcune belle e due o tre addirittura superlative.......non è d'accordo anche lei mia cara, visto che quest'anno l'ha appena vissuto?" e mi ha guardato con aria buona e una leggera punta di ironia.
"Penso proprio di sì signor 2013" gli ho risposto un pò commossa
"Ah! Guardi! - mi ha interrotto lui -  sta arrivando il mio autobus......vede come è bello?" e mi ha indicato un vecchio autobus tutto decorato di lucine, che stava arrivando saltellando in qua e in là.
"E quello sarebbe l'autobus?............"non ho potuto fare a meno di dire. Se  quell'affare sgangherato è così....figuriamoci la casa come sarà   mi sono detta. 
Ma lui era felice, si vedeva! Andava incontro al suo nuovo destino con la tranquilla fiducia che solo i bambini e le persone semplici sanno avere.
"Allora arrivederci mia cara! E tanti auguri per l'anno che verrà, a lei e ai suoi cari!" e mi ha teso la mano che ho afferrato con entrambe le mie.
"Arrivederci caro signor 2013....e tanti auguri anche a lei.......e mi raccomando faccia attenzione ai fuochi d'artificio. Potrebbero essere pericolosi"
"Sciocchezze! Anzi sa che le dico? A mezzanotte guardi verso la cintura di Orione e vedrà un bellissimo fuoco di un azzurro che lei non ha mai visto. Questo sarà il mio saluto per lei e un modo di dirle che per me è andato tutto secondo i miei desideri!"
"Grazie lo farò senz'altro".
Il signor 2013 è partito e io mi sono alzata dalla panchina guardando i ragazzi che ancora erano lì. Forse il tempo non era scorso durante questa esperienza dal sapore di favola....forse solo la mia fantasia aveva galoppato tra le stelle....forse....ma stanotte a mezzanotte cercherò un magnifico fuoco d'artificio dal colore azzurro.......hai visto mai!!


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