sabato 1 giugno 2013

Il barattolo

Mi rigiro pensosa,  un barattolo di latta tra le mani. Un barattolo di pomodori pelati svuotato e lavato, ma sempre barattolo. .........e mi chiedo come potrà mai essere qualcosa che fa bella figura in un disegno. Mi chiedo tra l'altro se il vento lo porterà via, allo stesso modo in cui porterà via le bottiglie di plastica, i tappini, i giornali........................mi chiedo che mi è preso quando ho detto che queste cose potevano diventare ottime per fare una magnifica cornice al quadro di centoquaranta metri quadrati per non parlare del disegno naturalmente, fatto tutto di carta (almeno quella è incollata) e di caffè..................e scuoto la testa.
che meraviglia eh!
Lo so! Questa è l'ansia della viglilia, di ogni vigilia in cui si fa qualcosa che si reputa molto al di sopra delle nostre possibilità............ ma un barattolo.....ma dai!!!!
Me lo sogno di notte il risultato mostruoso che sarà questa impresa, ma nonostante questo niente mi ha fatto desistere dal voler provare questa esperienza.  Le immagini più brutte sono passate davanti ai miei occhi in tutti questi giorni, ma tutto ciò non ha fatto altro che mettere in moto le rotelle del mio cervello per cercare nuove soluzioni, nuovi modi per arrivare a fare  almeno una magra figura invece di una figuraccia vera e propria.Se non per me, almeno per i ragazzi via!
La vigilia, ogni vigilia di qualcosa di impegnativo in effetti è un giorno strano. E' quel giorno in cui ci si dice sempre la verità e si ammettono i nostri limiti, le nostre mancanze....e  più di ogni cosa senza e senza riserve il lato peggiore del nostro carattere. Per me, in questo caso è quello della sfida.
Ma sfida contro chi o contro che? Lo sapessi! Questo probabilmente me lo saprebbe dire Freud.!
Io mi limito a rigirarmi tra le mani un barattolo, pensando a frenetiche ed ultime soluzioni, ma sempre decisa ad andare incontro alla battaglia con il gigante che si chiama 'Infiorata' con la mia fionda e il mio sasso......anzi il mio barattolo.

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