Oggi è il compleanno di mio figlio......di uno dei miei tre figli e quindi per me è una giornata speciale, che ogni volta, vivo in manera diversa e sempre nuova da trentaquattro anni.
Non faccio mai niente di diverso dal solito in questo giorno, ma sento che è un giorno dverso, che ha uno spessore diverso e un tempo diverso, pieno di ricordi e di voci che giungono da lontano...fino a riportarmi al primo vagito della vita................
Un
pomeriggio
Caldo d’estate!
Ricordo una lama di
sole
densa di pulviscolo
dorato
che come laser
bucava la parete
della stanza
E la finestra chiusa
con gli scuri quasi
a toccarsi
come a pregare di
lasciar fuori
il rumore assordante
di rulli di tamburi
e di grida incitanti
la corsa
delle prove del
Palio.
E sudore!
Sudore che intrideva
la leggera camicia
e scorreva in lenti
rivoli
sul mio corpo ormai
senza tabù.
E dolore!
Dolore che cresceva,
che saliva in silenzio
negli occhi che
anelavano
un cielo pieno di
vento e di azzurro
che il soffitto
nemico
respingeva con
barricate di cemento
Mi sentivo lontana
da me
cullata da una voce
leggera
che mi incitava con
parole gentili
E l’attimo!
Un momento,
l’eternità…chissà!
in cui sono stata
sola e sospesa
e fuori da ogni
tempo
nella lotta perpetua
per la vita
Niente e nessuno
esisteva in quell’attimo
se non il lungo
brivido della creazione
Chissà se Dio ha
sofferto e gioito così
quando ha creato
l’Universo?
Chissà se ha
imprecato ed esultato così
quando ha creato
l’uomo?
Un attimo sospeso
nel tempo infinito
e poi sei nato e il
tuo tempo è cominciato
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