domenica 30 giugno 2013

Bungee jumping


Il Bungee jumping, mi affascina veramente, e mi piacciono i temerari che affrontano ponti  e cascate in una sfida con se stessi. Come del resto mi piace il paracadutismo e ho nvidiato  molto mio figlio negli anni in cui fece il corso e poi mi parlò entusiasticamente del suo primo lancio. Uno dei miei desideri è quello di andare in mongolfiera.......ne vedo spesso una nel cielo sopra la mia valle  che mi fa sognare e mi riporta a un altro cielo, a quello di Luxor e alla visione delle mongolfiere che si libravano leggere sulla Valle dei Re. In quel caso mi attiravano, ma mai e poi mai avrei lasciato le meraviglie che stavo vedendo per farmi un viaggio in pallone.......E pensare che io soffro di vertigini e anche in maniera importante! Eppure................Però anch'io sono specializzata in qualcosa di temerario.........già! Ogni tanto mi ritrovo a fare un salto nel buio! I miei salti nel buio, sono di diverse specie.......un pò come è la corsa, che c'è quella dei cento metri, la staffetta, la corsa a ostacoli, la maratona...........Non mi sono mai provata a dar eun nome dei mie salti al buio, ma so che quelli provocano veramente una vertigine, una vertigine tale, che per riprendersi ci vuole non un'ora, ma una vita. i salti al buio di questo genere sono proprio quelli che potrei chiamare scelte di vita. Un attimo prima sei in un modo, un attimo dopo, ti rialzi contusa,dopo esserti sfracellata non si sa dove, perché essendo buio nonsi vede, sei in tutt'altta maniera e ti ritrovi a vivere la stessa vita, guardandola da un angolazione molto diversa, il più delle volte oserei dire ....opposta. Altro che Bungee Jumping, quelli! Sono salti orripilanti......eppure, in qualche modo anche entusiasmanti, anche se quando effettui il salto, sai, perché ne hai la piena consapevolezza, come se qualcuno ti facesse firmare una liberatoria,  che non sarai mai più la stessa persona di prima. Questo tipo di salto nel buio, col quale si affronta l'abisso,  ne genera subito altri, di minore  entità, ma che comunque sono sempre salti nel buio anche quelli. Un esempio per tutti: ritrovarsi a fare dall'oggi al domani un lavoro che non avevi mai fatto in vita tua e affrontarlo mostrando la tranquilla incoscienza di chi sa di non poter pemettersi il lusso di fare diversamente. Ti butti e atterri in una nuova jungla, nella quale cerchi di muoverti piano piano, con tanta paura dentro, cercando di ostentare una sicurezza, che non senti neanche un pò, provando a farti il meno male possibile e alla fine quel tipo di buio si dirada, e puoi scoprire anche che il tipo di posto in cui sei caduto tutto sommato non ti dispiace e riesci  anche  a starci abbastanza bene. ..................................E poi c'è il salto nel buio senza buio, che è un salto veramente subdolo e antipatico, un salto che tu non vuoi mai fare , ma che devi fare perché ti ci ritrovi dentro senza neanche sapere come, e col cuore che ti batte a cento dalla paura. Questo salto ha un nome e ha a che fare con la paura, che diventa proprio panico........e puoi reputarti fortunato se di questo tipo conosci solo il salterello, quello che non ti permette di andare in posti nuovi senza sentirti avvolgere da una specie di vuoto che ti isola per un attimo dagli altri, oppure nei luoghi affollati come nelle stazioni o negli aeroporti...........qualche volta addirittura anche nel familiare supermercato, dove, nei momenti più impensati, ti senti in trappola, e la paura dilaga così forte dentro di te, da non farti più capire dove sei.  Questi sono salti che in genere si risolvono chiamando in soccorso la volontà e poi, sbagliando, in genere restano segreti, perché ti fanno sentire abbastanza scemo e quando decidi di parlarne, significa o che non ne puoi più o che hai deciso di  rompere un tabù e di darti da fare per andare a fare un altro tipo di salto..........magari nel futuro, magari nel tuo mondo fantastico, magari dentro te stesso...........non più ceto al supermercato via! Ci vuole un pò di stile!...........

Nessun commento:

Posta un commento