mercoledì 5 giugno 2013

Papera starnazzante


Anche stamani quando mi sono svegliata, tutto mi parlava di mare. Mi sembrava persino di sentire l'odore della salsedine che si confonde con quello della resina dei pini dopo un temporale. Profumo unico che nessun profumiere saprebbe riprodurre ...........
Mi sto chiedendo, ora, proprio mentre scrivo, qual'è la molla che ha fatto scattare così prepotentemente questo desiderio di mare, dei suoi colori, del suo calore, dei suoi suoni. Eh si! perché il mare è anche un grande strumento musicale, un mantice che alimentato dal vento che soffia tra le sue onde, produce una musica strana, struggente, sempre malinconica e a volte vigorosa e terribile come la Cavalcata delle Valchirie, quando la tempesta lo agita e i sentimenti repressi neglia abissi sconosciuti del suo fondale, vengono fuori in tutta la loro violenza. Un pò come per la nostra anima quando si agita e non riesce più a reprimere ciò che è veramente: un abisso insondabile che in certi momenti della vita mostra la sua vera essenza.
Ora questo desiderio di mare, queste immagini di mare che mi scorrono davanti agli occhi mi preoccupano un pò, perché il mare non è il mio elemento naturale, io ho paura del mare, della sua forza, del suo mistero, del suo orizzonte, ma quando tutto questo mi chiama vuol dire che qualcosa comincia ad agitarsi in me e cresce fino a diventare il Maelstrom, il gorgo che gira vorticosamente e attira tutto dentro di sé, a meno che io non riesca a capire prima qual'è la causa di quel vento che mi conduce sempre più velocemente verso di lui.. A volte è successo che non ce l'ho fatta a salvarmi dal Maelstrom e la mia barchetta ne è venuta fuori tutta rotta e a forza di rabbrecciarla è diventata anche più fragile..........Tutto sta nello scoprire che cosa cerco. Ma cosa cerco? E perché devo sempre cercare qualcosa? Lo sapessi perbacco, ora non sarei qui a remare con tutte le mie forze per non essere catturata da quella corrente malefica e tentacolosa che mi attira verso di sé.............................Ovvia! Possibile che si parla tanto di gabbiani e tutti riescono a diventare gabbiani , che non solo resistono a tutte le correnti del cielo e del mare, ma ci si divertono anche, e io invece resto solo una  papera starnazzante? Carino però! Potrebbe essere il mio nome da squaw!
Vorrei......ma non posso! Sono solo una papera starnazzante. Augh!




 NEL VENTO
Nel vento hai seguito
Una strada nuova.
Ad ali spiegate
Hai raggiunto l’orizzonte del mare
E i confine del cielo
Alla ricerca continua di te.
Vola gabbiano
Sui mari blu
E sulle verdi praterie
In cerca di nuove avventure,
mentre la luce sicura della tua stella
guida il tuo volo.
Neanche il calore del sole
Ti può trattenere
Né la dolcezza della luna,
e spinto dal vento
al quale ti affidi
cerchi altre strade
…..altri cieli!

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