lunedì 10 giugno 2013

A proposito di anima

Lo sapevate che certe spore di  un fungo che nasce nello sterco dei cavalli, quando scoppiano, lo fanno a una velocità talmente elevata , da risultare invisibili? No? Neanche io. L'ho imparato da un documentario molto bello, del quale non conosco neanche il titolo, perché quando l'ho guardato era già cominciato. E questa velocità se la sono dovuta inventare nel tempo, per raggiungere l'erba che mangia il cavallo, il quale, bontà sua, non ama mangiare vicino allo sterco, neanche fosse quello suo. L'unica possibilità di sopravvivenza dei funghi dello sterco è dunque quella di sparare le spore almeno tre metri più in là dal luogo natio.
L'occhio umano non percepisce il lancio delle spore, semplicemente perché non ce la fa, è limitato, però se il tutto viene ripreso da una telecamera e proiettato al rallentatore, allora si assiste a una scena grandiosa, quale potrebbe essere un lancio di un missile nello spazio.................o il lancio dell'anima?
Già, perché appena ho visto questa scena, mi sono detta che anche per noi la cosa potrebbe funzionare alla stessa maniera.
La nostra anima viene catapultata a velocità indescrivibile,verso altri cieli dei quali noi non possiamo renderci conto, perché se è la nostra, siamo morti, e se è quella degli altri, non la possiamo vedere per la stessa ragione per cui non vediamo le spore. La nostra vista è limitata. E siccome è l'unica maniera per poter uscire dallo sterco in cui l'uomo ha sempre vissuto e cercare di sopravvivere, l'anima  ha dovuto inventarsi una velocità maggiore per raggiungere il luogo ameno in cui porrà nuovamente dimora. Ciò logicamente l'ha resa invisibile, ma non per questo meno esistente. Non fa una piega vero? 
Di qui in avanti dovrò avere più considerazione della mia anima, non fosse altro che per il fatto che lei corre molto più veloce di me.
 

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