martedì 2 aprile 2013

Una manciata di ciliegie

Stanotte mi sono svegliata perché avevo caldo e mi sono resa conto che avevo caldo perché i termosifoni erano ripartiti, non si sa per quale arcano motivo e insomma in casa si scoppiava! Figuriamoci a letto tutta rimbacuccata sotto le coperte. Inutile dire che il primo pensiero è andato al portafoglio, e il secondo al fatto che non mi sarei riaddormentata. Ed è stato proprio così! Per cui rassegnata ho continuato la mia lettura del libro che fa parte della trilogia Century di Ken Follett, che è proprio bello e mi sono immersa nei fatti che hanno preceduto l'avvento della  seconda guerra mondiale.
Da lì a tornare col pensiero alle vicende vere che mi hanno racontato i miei genitori sulla seconda guerra mondiale, è stato veramente un attimo e a quel punt invece di continuare a leggere in posizione scomoda ho preferito appoggiare nuovamente la testa sul cuscino e leggere mentalmente il libro delle vicende dei miei genitori e di tante altre persone che hanno fatto la stessa triste, lunga esperienza di vita. 
Mi è passato davanti agli occhi il libretto di prigionia del mio babbo, che si è fatto tre anni in un campo di concentramento , del quale ora non ricordo il nome e non posso andare a guardarlo, perché è in camera della mia mamma, gelosamente conservato dentro un cassetto. Però ricordo il colore di quel libretto che è di un rosa acceso sulla cui copertina è stamata l'aquila e la svastica. Mi è caro quel libretto che ho sfogliato diverse volte anche insieme ai miei figli, leggendo ciò che il loro nonno vi aveva annotato per non dimenticare mai....dal giorno della cattura a quello della liberazione. Quante cose mi ha raccontato mio padre quando ero piccina e io, seduta vicinio  lui gli dicevo "Ancora babbo! Ancora un pochino!" Per me ciò che mi diceva era come una favola e davanti agli occhi mi scorrevano le immagini dei suoi giorni difficili, che pure lui raccontava con una luce particolare negli occhi. Mi diceva della fame e del freddo, dei tentativi di fuga e delle punizioni, ma anche di alcune guardie più umane e di una famiglia di contadini che lo nutriva insieme agli altri, quando li mandavano a lavorare nella ferrovia che era accanto ai loro campi. Mi parlava di una ragazza tedesca, della quale conservo ancora la fotografia, che l'aiutò dopo la liberazione a salvarsi..........insomma episodi che parlano di crudeltà ma anche di bontà che si trova sempre in ogni luogo, e magari dove meno ci si aspetta.La mamma viveva in un paesino, dove pareva impossibile che la guerra arrivasse con la sua devastazione, ma era sulla Linea Gotica e la guerra arrivò con bombardamenti e distruzioni. Mi ha sempre raccontato di una volta che mentre passavano gli aerei americani e sganciavano bombe, lei era sopra un ciliegio a rimpinzarsi e neanche la paura delle bombe che cadevano riusci a farla desistere dal continuare  a mangiare i dolci frutti. Aveva fame! Fame!
Del loro paese a guerra finita l'unica casa che rimase in piedi fu la casa del mio nonno e quindi del mio babbo, anche la casa di mamma si salvò perché era in campagna e fuori dalla rotta degli aerei che avevano fatto raid continui per distruggere la ferrovia. Invece distrussero il paese e la ferrovia rimase intatta.
Mi ha sempre raccontato mio padre che quando finalmente riuscì a raggiungere il suo paese, quando vide lo stato in cui si trovava, prima di presentarsi a casa, si nascose tra le macerie e pianse. Era la prima volta che piangeva da quando l'avevano fatto prigioniero.
E con queste memorie sono arrivata a stamani e me ne sono accorta perché ho sentito cinguettare gli uccellini. Mi è sembrato un richiamo alla vita e mi sono alzata subito ........e non sono neanche stanca, ma dentro di me ho come una dolcezza che mi ha fatto guardare con occhi diversi la mia mamma quando si è alzata e lentamente, con fatica, appoggiandosi al bastone è andata a sedersi in poltrona in attesa che le portassi il caffè mattutino. ....................e nei suoi occhi per un attimo ho ritrovato la ragazza che in un giorno di giugno salutava gli aerei che sganciavano bombe sul mondo e intanto mangiava ciliegie!

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