sabato 6 aprile 2013

Perossido di azoto

Ecco, io ora devo fare un'ammissione importante! Sono andata a rileggere tutto quello che ho scritto e devo dire che non mi potrei stupire se di me venisse fuori  l'immagine di una persona alquanto strana.
In realtà io non so come sono, nessuno di noi sa come è realmente e tanto meno sa come appare agli altri. Tutto quello che posso dire è che in queste parole liberatorie che di tanto in tanto scrivo ci sono veramente io, con i miei slanci, le mie certezze, le mie insicurezze, la mia malinconia, la mia rabbia, ma anche la mia gioia, la mia fantasia, il mio amore....ebbene sì, perché tutto in me è subordinato al mio amore, perché solo per amore ho vissuto, e ho vissuto per amore semplicemente perché sono incapace di odiare.
Tante volte invidio chi odia , chi odia con tutto se stesso, chi augura il male, chi fa il male. Credo ci sia un profondo piacere nell'odio, più profondo che nell'amore, ma non c'è niente da fare....non mi è mai riuscito di odiare nessuno. E forse è proprio la mancanza di questo sentimento che mi ha portato a fare la conoscenza di un altro sentimento molto più terribile e opaco che si chiama indifferenza. Auguro a tutti  di riuscire a provare un sano odio qualche volta, per poter essere preservati dall'indifferenza.
L'indifferenza io credo che nasca come forma di difesa dal male che gli altri ci fanno, e prima di riuscire a diventare indifferenti bisogna che di male ce ne sia stato fatto tanto, come pestarci tutti i giorni i piedi ruotandoci sopra il tacco, nelle ferite sempre più sanguinolente. Ecco l'indifferenza agisce da anestetico. Possono anche continuare a girare il tacco della scarpa sul tuo piede maciullato, ma tu ormai non senti più il dolore e te ne freghi, anzi, te ne strafreghi, anzi stai a guardare anche con distacco e un sorrisino ironico sulla bocca....fai fai, continua pure, tanto a me!....
Un po' come mi accadde quando andai dal dentista, che è un dentista bravo e paziente, almeno con me è stato così, e per farmi passare il terrore folle che avevo di farmi mettere mani e attrezzi in bocca, mi gasò col perossido di azoto. Ecco l'indifferenza si può chiamare anche perossido di azoto. Tu stai lì a bocca aperta, mentre lui entra tutto dentro la tua bocca con mani, braccia, bisturi, trapano, madonne e quant'altro e tu senti tutto, ma te ne freghi, perché la cosa ti passa sopra, non è per te, è fuori di te.........
Ma non è cosa da augurare a nessuno, perché l'uomo è fatto per i sentimenti forti, quelli viscerali, di pancia, quelli che danno scariche di adrenalina, e non per l'amorfismo dell'indifferenza. Per questo motivo e poi perché l'indifferenza non porta a niente che non l'auguro a nessuno!
Insomma dicevo che qualcuno potrebbe trovarmi un po' strana e senz'altro lo sono, me ne sono resa conto proprio stasera mentre cominciavo a leggere l'ultimo libro di Baricco intitolato Mr. Gwyn. Un personaggio particolare , atipico, che mi sono accorta di conoscere bene, perché mentre leggevo ne anticipavo le mosse e alla fine mi sono resa conto che Mr Gwyn potrei essere io, almeno da quello che ho letto fin'ora.  Decisamente il finale ci ha riavvicinati molto di più di quanto potessi immaginare. Come è bello, anche se solo nelle pagine di un libro, scoprire che esiste qualcuno che vede le cose alla stessa tua maniera. Per un po' la solitudine del tuo modo di essere è meno silenziosa e meno invadente. Mi ci voleva proprio. Felice intuizione la mia che mi ha fatto comprare quel libro, così d'istinto, quell'istinto che poi è sempre quello che guida i miei passi in tutte le cose e molte volte mi fa battere delle musate epiche e apocalittiche.

Recentemente mia cugina Luisa,  mi ha mandato una bella frase, che già conoscevo e che sento molto veritiera.

"Ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un po' di sè e si porta via un po' di noi. Ci sarà chi si è portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla. Questa è la prova evidente che due anime non si incontrano per caso ..."
( J.Luis Borges)

E forse è proprio per questa frase, o forse pensando alle tante persone che ho incontrato nella mia vita e alle altrettante che spero di incontrare,accidentaccio.................................................................................Possibile Possibile che non siamo capaci mai di accorgerci quando abbiamo vicino a noi qualcuno  che ci lascia comunque qualcosa di sé? E poi dopo si piange e si rimpiange...ma ormai non si è più in tempo a dire, a fare, ad agire in tanti modi che potevano essere fatti e non lo sono stati........e ci si chiama intelligenti!!!!

Lo so, lo so, che sono saltata di palo in frasca, ma anche questo è un lato della mia personalità e mi sa tanto che ormai non sono più un grado di migliorarmi.  E comunque fa tutto parte di me, compresa quell'indifferenza che un giorno ho provato e che non voglio mai più provare, a costo di martellarmi tutti i giorni il dito pollice della mia mano sinistra, che è poi la mia preferita.

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