venerdì 12 aprile 2013

La gioia

Ieri aspettavo una gioia e la gioia finalmente è arrivata. E' arrivata alle sette di sera su skype, dopo un giorno intero di attesa e di ansia, è arrivata attraverso le parole di mio figlio  e del raggiungimento di un sogno che è costato anni di duro lavoro e di fatica.
Che cos'è la gioia vera? Io non trovo le parole per descriverla, perché non è benessere, non è uno stato mentale, non è soddisfazione, che pure da lontano può anche somigliarle. No! La gioia è qualcosa di ineffabile, di non catalogabile, è un guizzo, una luce, un lampo che non riesci a catturare e neanche a trattenere. La gioia è libera. Viene, ti accarezza e se ne va. Poi rimane tutto il resto, la soddisfazione, come ho già detto,  il sorriso, il pensiero che va al domani, la voglia rinnovata di fare progetti.....e tutte queste sono sensazioni bellissime, ma non sono più la gioia. La gioia è corta come il suo nome e talmente intensa che se perdurasse potrebbe esserci fatale, perché evidentemente ancora non siamo fatti per comprenderla in pieno e vivere in essa. Bisogna contentarsi del suo brivido intenso che ci dilata l'anima e ci fa intravedere dimensioni sconosciute, e poi tornare nella realtà della nostra luce che prevede sempre l'ombra.
Ma quell'attimo è un regalo, è un talismano che  col suo ricordo ci accompagna lungo il cammino e che ci aiuta nel nostro andare, una fiammella inestinguibile che resterà sempre nella mente e nel cuore, insieme alle altre che abbiamo avuto la fortuna di provare nel tempo. Il ricordo di ogni gioia che abbiamo la fortuna di vivere rimane dentro di noi anche quando il sole va  a dormire e rinasce nel nuovo giorno perché è un regalo eterno. E' libera la gioia, per questo è bella. E' in ogni cosa ma è invisibile, la cerchi sempre ma la trovi solo per brevi attimi, non sai che forma ha...........però la conosci! Che sia quella farfalla che sta volando leggera di fiore in fiore?

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