martedì 22 gennaio 2013

Se anche parlassi.........


Stamani mi sento quasi mistica......mah! E' una gran bella cosa, il problema è che mi dura sempre così poco...............



Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli.........


Quanto sto per raccontare, avrà sicuramente un pò il sapore di una favola, ma non è una favola. Questo è un fatto vero, semplice, e come tutte le cose semplici, di grande umanità e di forte impatto emotivo. Potrebbe sembrare a chi legge, di vivere un pò la storia di San Martino che dona il suo mantello a un povero, ma per me che scrivo il paragone non è possibile, perché mentre anch'io quando ascolto la storia di San Martino, la vedo scorrere davanti al mio immaginario, come una bella favola e do sembianze nobili al cavalier che ha fatto del suo gesto altruistico un simbolo d'amore, mentre scrivo questa storia non posso fare a meno di ritrovare quella realtà che ho avuto il privilegio di vivere anch'io in un momento particolare della mia vita e che ogni tanto mi torna in mente.

Nella mia storia il cavaliere non è affatto un cavaliere, né tantomeno nobile nell'aspetto, ma è semplicemente il nostro Baloo. Chi è Baloo? Semplicemente un capo scout che fa attività con i Lupetti e vive il mondo fantastico della Jungla. Quando i Lupetti crescono e diventano esploratori, anche Baloo, smette di essere tale per loro e diventa l'Assistente del Reparto, poi quello del Clan, poi quello della Comunità Capi e mentre fa queste cose crea anche forti legami con bimbi, ragazzi, giovani, uomini. Insomma proprio una gran bella cosa. E senza alcun dubbio, molto più importante, una gran bella cosa che non finisce mai, perché nel frattempo che Baloo cresce in responsabilità e passa dal gioco alla pioneristica e da quella, alla scelta della strada, e poi diventa serio tra i seri, perché deve essere anche la guida dei Capi, nel frattempo dicevo, entrano nuovi bambini, nuovi lupetti dalle zampe tenere e tutto ricomincia sempre da capo, e si gioca ancora, mentre la ruota della vita gira, gira, gira.........

Ma capita anche che qualche volta questa ruota che gira, gira, gira, trovi un ostacolo inaspettato e debba fermarsi e il Baloo in questione, debba scendere e incamminarsi per una strada diversa, che non è più quella familiare, dove è stato fino a quel momento. Che non è un momento facile quello per nessuno, ma poi ...magari tirando un pò su col naso, che è un modo come l'altro per contrastare l'emozione, qualcuno butta là una battuta, alla quale ne segue un'altra e un altra ancora e l'addio così diventa meno triste, perché tutti sappiamo che non è un addio ma semplicemente l'attuazione di quelle due parole che auguriamo a ognuno di noi quando parte per un'impresa "Buona strada!".

E così abbiamo detto "Buona strada" al nostro Baloo e abbiamo continuato a vivere come prima, sapendo che se anche non era più con noi, i legami che erano stati stretti con nodi che solo noi scout sappiamo fare, ci avrebbero sempre tenuti vicini e ci avrebbero permesso di vivere ancora tanti bei momenti insieme. E così è stato.

E' proprio in uno di questi momenti che è avvenuto il fatto che sto per raccontarvi. Mi direte: "E questo che ci hai detto fin'ora è stato solo un cappello?" Ebbene sì! Perché ciò che è accaduto, come tutte le grandi cose, non ha bisogno di grande trama per compiersi. Quanto tempo credete che ci abbia messo San Martino per dare il suo mantello?Un minuto? Toh! Facciamo due proprio per essere magnanimi.



Era una fredda notte di Gennaio e il nostro Baloo era tornato tra di noi per due giorni. Due giorni intensi da vivere cercando di raccontarsi e di raccontarci. Quante cose avevamo sempre da dirci! Per l'occasione gli avevamo fatto anche un regalo. Una giacca a vento nuova di zecca, ma non una semplice giacca a vento ma proprio un piumino con quelle impalpabili piume d'oca che tengono un caldo! Avevamo visto la volta precedente che era venuto ,che la sua giacca era alquanto lisa, usurata dal tempo e così.........

"Gliela diamo stasera , quando ci troviamo, almeno la mette subito e poi ce ne andiamo tutti insieme a mangiare la pizza" aveva proposto il capogruppo. E tutti avevamo annuito.

In cinque minuti il regalo era stato scartato e indossato, la vecchia giacca lasciata nell'attaccapanni della nostra sede e tutti contenti eravamo usciti nel freddo che parlava di sottozero, e ci eravamo incamminati verso il ristorante. Avevamo fatto si e no duecento metri quando all'improvviso si era materializzato davanti a noi. Era un povero, uno di quelli che conoscevamo da tempo e che conosceva molto bene anche il nostro Baloo, ma era un povero diverso dagli altri che venivano abitualmente a suonare il campanello della nostra sede. Questo aveva una specie di dignità tutta sua. Non arrivava mai a mani vuote. Ci chiedeva un pò di soldi, e in cambio ci regalava sempre qualcosa: un pò di frutta ammaccata, le castagne selvatiche, un cavolo mezzo mangiato dalle lumache.Non avevamo mai verificato la provenienza dei suoi regali ma....qualche dubbio l'avevamo! Quella sera però non aveva niente, proprio niente, neanche una sciarpa per ripararsi un pò da quel freddo micidiale....era in maniche di camicia e noi avevamo freddo stretti nei nostri piumini e avvolti nelle lunghe sciarpe che ci riparavano fino agli occhi.

"E dove dormi stanotte? - gli dicemmo dopo avergli dato qualche spicciolo perché andasse a comprarsi qualcosa da mangiare e da bere.Si strinse nelle spalle, poi additò il supermercato, che aveva una tettoia sotto la quale il vento si insinuava con sibili prolungati

Mi piacerebbe essere così.........
"Dormo lì!"

A quel punto il nostro Baloo lo prese per un braccio e lo tirò un pò in disparte. Parlarono per un minuto e poi assistemmo alla scena che non dimenticherò mai.Intravedemmo passare qualche banconota che andò rapida nelle tasche dei pantaloni del poveretto, ma questo non ci stupì più di tanto, eravamo abituati a quei passaggi furtivi, poi Baloo si sganciò la giacca a vento, la sfilò e la mise sulle spalle del povero, che cercava di tirarsi indietro, perché non voleva che il nostro Baloo si esponesse in quel modo al freddo...per lui. Non è giusto! Non è giusto! Diceva.......e la sua voce non era la voce di sempre e neanche quella di prima. Non c'era abituato evidentemente a quel genere di riguardi e non riusciva a credere ai suoi occhi. Ma non ci fu niente da fare, perché il nostro Baloo, potrà non essere un uomo grande , ma sicuramente è un grande Baloo, e quando Baloo decide con la sua mitezza che è più forte di ogni cosa, la Jungla gli da retta, perché sa di trovarsi davanti a chi conosce il vero significato della Carità.

Noi eravamo ammutoliti, commossi, e orgogliosi di avere la sua amicizia.



Che vi dicevo? Ci vuole un minuto, due al massimo per fare un bel gesto,ma la sua risonanza non si esaurisce nel breve arco temporale di un giorno, né di un mese, né di un anno, né di dieci anni. Rimane semplicemente, e ogni tanto riaffiora nel ricordo e specialmente quando ci sentiamo giù di corda o pensiamo che la vita con noi sia tiranna, tornare a quelle mani tese, una per ricevere l'altra per donare, porta tanta dolcezza dentro il cuore.





ma sono molto di più così............
ma non avessi la carità, sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante. ......................................

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