domenica 27 gennaio 2013

L'aria brillava

Ma che giornata oggi! Fredda senz'altro, ma con un cielo, un cielo come non vedevo da tanto tempo. L'aria brillava non so se di ghiaccio o di sole o di entrambi, ma era come se vi fossero sospesi tanti brillanti....una cosa stupenda. Dunque! Stamani  ero già pronta per andare al lavoro, ma all'ultimo momento mi sono ricordata che non avevo buttato via la spazzatura per cui sono andata di corsa ai cassonetti, ma quell'aria così buona e quel cielo così bello erano una sinfonia irresistibile per cui ho fatto quasi senza rendermene conto come fece Pinocchio che invece di andare a scuola se ne andò al teatro dei burattini. "Sai che faccio ora?" mi sono detta tutta contenta "Vado a piedi a far colazione......e anche nel bar più bello del paese" e senza starci a ripensare mi sono avviata di buon passo per fare i buoni due chilometri che mi attendevano. Andavo spedita e allegra e la mia allegria si doveva vedere bene, perché tutti i cani che incontravo mi salutavano mentre alzavano la zampa posteriore per fare il bisognino mattutino e mi dicevano "Bella giornata vero?" e io rispondevo "Bellissima!" e respiravo l'aria gelida del mattino e tiravo oltre. I miei piedi andavano veloci come non mi capitava più da tempo, perché queste giornate inducono a fare un passo dietro l'altro e tu vai senza neanche sapere dove vai...l'importante è andare, perché il mondo ti aspetta e sono sicura che se con me ci fosse stata la mia amica Cristina mi avrebbe detto: "Che ne dici? Si fa un salto fino in Perù?" e io le avrei risposto: "E' da tanto che te lo chiedo!" e un passo dopo l'altro e chiacchierando come solo due amiche sanno fare, sono sicura che ci saremmo arrivate. Invece sono arrivata al bar e ho preso il mio bombolone e un bel caffé e mentre me lo gustavo dicendomi che in fin dei conti la vita è bella, o non è entrato un amico che non vedevo da anni e anni? Ci siamo fatti una gran festa ed è andata a finire che la mia colazione l'ha pagata lui e io ho avuto un motivo in più per essere felice. Poi sono scappata perché dovevo tornare a casa a prendere la mia strepitosa punto bianca e stavolta andare veramente al lavoro. Ma l'aria era sempre la stessa e gli uccellini, quelli più temerari che osavano sfidare il freddo mi passavano svolazzando davanti e mi dicevano: "Non ti sembra che sia davvero una giornata perfetta?" e io rispondevo "E' meravigliosa ragazzi!" e continuavo a camminare. E' stato allora che l'ho visto ed era perfetto anche lui. Un cipresso meraviglioso, unico, distante il giusto dagli altri cipressi, distante quel tanto che bastava per fare di lui un quadro speciale. ma di questo non parlerò ora, perché il vederlo mi ha spinto a fare una lunga riflessione, che non si addice alla leggerezza frizzante di questo giorno. Un giorno speciale. E che lo era me ne sono accorta quando ritornata a casa dopo il lavoro, ha squillato il telefono e dall'altra parte la voce di mia figlia mi ha detto: "Ci potresti venire a prendere ai Cappuccini? Ci si è rotto il furgone!" "Senz'altro!" ho detto contenta di poter tornare subito fuori e poi a i Cappuccini, che è un posto bellissimo, uno di quei posti in cui deve essere andato Dio quando ha deciso di buttare giù il suo progetto per costruire il mondo. E una volta arrivata...... aria di sole, aria di gelo, aria di salsicce cotte alla brace, aria di buono, aria di pulito........ insomma aria che piace a me ieri, oggi, domani, sempre..............................

1 commento:

  1. .... la prossima volta, chiamami!!!! Allo splendore di questa giornata mancava solo il nostro incontro. Ti abbraccio

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