C'è la musica, la musica inconfondibile delle giostre, e la confusione e l'odore dello zucchero filato e del croccante. Ora sono proprio intorno a me e mi avvolgono. Il cielo è azzurro, l'aria tiepida e noi siamo lì, tre bambini e una mamma più bambina di loro. Siamo davanti ai dischi volanti che girano sopra di noi mentre li guardiamo affascinati.
Girava! Ora sono nuovamente qui e sto scrivendo, ma quelle immagini non se ne vogliono andare. Sono qui dentro di me, specie quelle degli occhi dei miei ragazzi con l'espressione di quella gioia autentica, nata da una piccola cosa,dal vento che scompiglia i capelli, dalla sensazione di essere un marziano, dall'emozione del vento che accarezza il viso e porta profumi nuovi di gioventù, di cose proibite, di bisbigli e sguardi furtivi..... quella gioia che vorrei ritrovare nei loro occhi ora, a distanza di tanti anni e di tanta vita. Mi ritrovo a sorridere lentamente. Aprile non è poi così lontano! E ad Aprile le giostre torneranno....le giostre tornano sempre e girano tutto il mondo per la gioia dei bambini e di chi è rimasto bambino dentro di sé. Verranno qui e andranno in America e suoneranno quella musica universale che chiama tutti i bambini, tutti i ragazzi del mondo a essere felici con le piccole cose, specialmente se le condividono con chi li ama.
E' freddo, è inverno, ma dentro di me stamani c'è un pizzico di vento, un folletto che parla di primavera!
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