Con oggi le feste del Natale terminano. L'Epifania è una festa strana, o almeno è diventata nel corso del tempo una festa strana, della quale abbiamo finito per perdere il vero significato religioso, e i Re Magi sono stati relegati in second'ordine, pur restando personaggi affascinanti e misteriosi, per privilegiare anche qui una simpatica vecchietta he porta cenere e carbone per ricordarci che non siamo buoni e qualche dolcetto per invitarci a migliorare.
E' una giornata strana, perché la fine di qualcosa, ha sempre un sapore che sa di rimpianto, che parla di passato e che ci riporta di punto in bianco ai problemi di tutti i giorni, alle tasse da pagare, alle scelte da fare, ai soldi che non bastano mai. Da domani scompariranno le lucine e i fili d'argento, i fiocchi rossi e gli animaletti nordici venuti di moda in questi ultimi anni. L'albero di Natale finto tornerà nella sua scatola e quello vero se ha avuto la fortuna di sopravvivere grazie alle cure del suo proprietario o alla più probabile incuria, sarà piantato da qualche parte con un bell'in bocca al lupo per la sua sopravvivenza, o sarà abbandonato ai piedi di un cassonetto.
Io avevo contato così tanto su queste feste...non per i regali, anche se mi piace scartar eun pacchettino, ma proprio per riuscire a ritrovare quello spirito del Natale, che una volta sentivo veramente tanto. Forse la mia aspettativa è stata troppo esigente, forse mi sono impegnata troppo a cercare di creare la cornice perché ciò accadesse, e così sono rimasta delusa, a parte un breve momento che ho già scritto, in cui sono stata di notte vicino al mio cane che non c'è più. Troppo poco? Forse sì! Ma intanto ringrazio di aver avuto quel momento. Il Natale prossimo andrà meglio e forse quell'attimo di gioia intensa che attendo ad ogni Natale, la vivrò vicino ai miei cari, o forse la coglierò in un attimo in cui sono sola, immersa nella natura e nel buio di una notte stellata, o magari calpestando la candida neve che scendendo dal cielo, arriverà a portarmi il messaggio del natale anche dentro il cuore. Chissà! Che sarà tra un anno non lo posso certo sapere, ma siccome mi conosco, so che la delusione di quest'anno non mi impedirà di sognare e di fare nuovi progetti. Io sono fatta così! E a questo punto dico per fortuna! Perché sennò la vita sarebbe veramente grigia, se non ci fossero i sogni ad alimentarla. Se poi questi sogni sono destinati a rimanere sempre tali, non importa, perché alla fine anche loro vanno a fare parte dei ricordi, e nel tempo che passa, si mischiano alle cose vere, sino a diventare parte di una realtà nebulosa che crediamo di aver vissuto davvero. Chi si contenta gode!
Intanto la commedia è arrivata al suo ultimo atto e anche a me non è rimasto altro da fare che entrare in scena, di notte , cavalcando la mia vecchia scopa,da brava befana che non rinuncia alla sua parte di dispensatrice di chicchi e di carbone. Lo spettacolo deve continuare!!
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