martedì 8 gennaio 2013

Come un Pierrot

Per chi non lo sapesse , vi informo che ancora non  siamo entrati in carnevale. Pare che quest'anno il carnevale avrà inizio il 27 gennaio per terminare il 12 febbraio. Un carnevale corto dunque e forse è proprio per questo che i prodromi dei suoi eventi si vedono fin da ora e ho detto prodromi, perché è il termine giusto da usare per parlare di anticipazioni sfavorevoli, lugubri, indesiderate La grande carnevalata purtroppo non sarà nei giorni clou del carnevale, ma avverrà in piena quaresima, quando noi, saremo già mesti, digiuni, in penitenza, e quindi pronti per accogliere il grande evento della resurrezione politica dell'Italia.
Prima però ci saranno  sfilate, carri allegorici, nei quali quest'anno saliranno colori diversi e incompatibli tra sé da sempre, ma si farà di necessità virtù, e sfileranno tra la gente in visibilio, .........o sarà finalmente incavolata questa gente, irridente, sarà finalmente spernacchiante e invece di coriandoli avrà pomodori in mano, anche se i pomodori sono fuori stagione e dunque costeranno cari? Potranno le tasche della gente permettersi il loro aquisto? Niente paura, ci sono sempre le uova e se si vuole spendere di meno va bene anche il cavolo lesso, lasciato a stagionare per qualche giorno. Ha una triplice azione garantita: costa poco, puzza tanto, e il suo effetto è prolungato.
Ma prima di tutto questo, prima delle sfilate pubbliche a braccetto col nemico ritrovato, o dell'ospite indesiderato, o quantomeno di colui o coloro che non sceglieremmo mai come amici e compagni di merende, che mi fa venire in mente le parole della canzone di Mia Martini........sai la gente è strana, prima si odia e poi si ama................prima di questo c'è la preparazione, la costruzione delle maschere, che deve essere fatta rigorosamente di carta pesta. Perché? Semplicemente perché poi potrà essere ritoccata, cambiata, potrà diventare altra cosa, restando comunque sempre maschera. Per chi pensasse che fare una maschera di carnevale, sia cosa da poco, vorrei dire che invece è roba da artisti. La maschera deve avere una sua fisionomia particolare, perché deve essere irridente, non sorridente, ma deve avere quell'irridenza bonaria, accattivante, che mena per il naso chi la sta guardando, in modo che spinga a ridere con buonumore e faccia dire "Ma guarda ....in fin dei conti è una brava persona!" E' importante la maschera, è l'essenza la maschera, e alla fine la più bella verrà premiata nel giubilo generale, e il suo ingresso trionfante verso lo scranno più ambito, sarà preceduto da voci corali che riporteranno l'esortazione che si legge nei primi versi di Ifigonia che cominciano così: "Popol bruto.........." il resto è solo pura, bellissima, verissima goliardia, che di tanto in tanto mi vado a rileggere per tirarmi su il morale. Chi la vuole leggere basta che la cerchi in internet. E' scurrile, ma terribilmente liberatoria.



Perché vieni Carnevale?
Per farci indossare una maschera?
Ma la portiamo tutti i giorni!
Tutti i giorni ci nascondiamo
dietro veli, sotto mentite spoglie!
Siamo tristi? Allora ridiamo,
ridiamo, ridiamo, non si deve sapere
la nostra tristezza!
E se piangiamo....è senz'altro di gioia!
Siamo tanti Pierrot
con gli occhi bistrati di rimmel
che piangono lacrime finte
e ridono in faccia alla gente
con bocche ridenti di solo rossetto.
Perché vieni allora?
Per beffarti di noi? Dei nostri affanni?
Per darci un momento di oblio?
Per farci girare e girare e ogni volta
ritrovarci più stanchi?
Coperti di stelle filanti aliene di ogni fulgore
di effimere gocce di luce tirate a manciate.
Chi sei carnevale? Sei allegro e innocente bambino?
O sei il cavaliere vestito di nero che ride di gioia
perché ci travolge col suo fosco destriero
che scalpita, freme, vuol farci provare
l'effimera gioia di una libertà che non c'è?
Ma falla finita! Sei solo un pierrot come noi,
che ride, che piange, che canta e che balla
un giro di valzer per farti sfuggire
al conto del tempo che incalza la vita.


Non darò altro tributo al Carnevale. L'ho sempre detestato fin da quando ero bambina, e non ho cambiato parere

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